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Dall'Italia e dal Mondo

Domani presentazione di “Fuori dal G7”, forum nazionale contro il WTO

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Siracusa – Domani nella Chiesa del quartiere popolare di Siracusa Bosco Minniti, si terrà la conferenza stampa di Alleanza Sociale per la Sovranità Alimentare nella quale saranno presentati i contenuti di “Fuori dal G7 con gli 8 miliardi di uomini e donne difendendo la Terra” la tre giorni che si terrà a Siracusa in coincidenza con il G7 Agricoltura da domani 26 settembre fino al 28 settembre. Sarà rilanciato l’appello di Via Campesina internazionale contro gli accordi di libero scambio il WTO e la crisi dell’agricoltura e il 28 settembre sarà prodotto e pubblicato un documento alternativo a quello che sarà stilato dai ministri dell’agricoltura del G7.

Simbolicamente, venerdì 27 settembre a Riva Forte Gallo sarà organizzato un atto di denuncia contro la crii agricola, con la manifestazione di protesta “Te lo do io il Made in Italy”: un corteo funebre in memoria delle migliaia di aziende agricole e della pesca che in questi anni hanno chiuso i battenti. Per i dettagli di questo evento si veda il link https://sovranitalimentare.it/fuoridalg7/luoghi-e-ospitalita/

Nei tre giorni, nella Chiesa parrocchiale di Maria della Chiesa e nei locali attigui, localizzati in via Alessandro Specchi, 96 a Siracusa, nel quartiere di Bosco Minniti, si terrà il Forum, grazie al supporto della comunità parrocchiale fortemente impegnata nell’impegno civile e sociale. Sempre nella Chiesa si tengono anche gli eventi con il cibo (le cene popolari) e i concerti.

Durante la conferenza stampa, Gianni Fabbris (portavoce dell’Alleanza) e coordinatore nazionale del sindacato Altragricoltura, illustrerà il programma della tre giorni di Forum (con interventi nazionali e internazionali), eventi, azioni e rilancerà l’appello di Via Campesina contro il Wto, gli accordi di libero scambio e la crisi dell’agricoltura che ne consegue, per altro ribadita il 4 settembre scorso anche a Bruxelles con la presentazione della relazione finale del dialogo strategico sul futuro dell’agricoltura alla Commissione europea.

Proprio l’appello di Via Campesina a tenere nel mondo un intero mese di mobilitazioni contro il WTO e gli Accordi di Libero Scambio, verrà posto da Altragricoltura (che ha aderito alla campagna internazionale) a base del Forum finale con l’obiettivo di proporre un documento unitario e una risoluzione su cui avviare una campagna nazionale. Alla Conferenza stampa di presentazione parteciperanno alcuni dei protagonisti della tre giorni.

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In arrivo fondi per ammodernare conservatori e accademie di Sicilia

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Roma – In arrivo fondi per ammodernare conservatori e accademie di Sicilia.

«Quasi 40 milioni dal MIUR per restaurare e ammodernare i Conservatori e le Accademie di Sicilia. Voglio esprimere un plauso al ministro Anna Maria Bernini per la scelta compiuta e il significativo sostegno riservato alle nostre istituzioni musicali e artistiche.

Da tempo si chiedeva di intervenire anche strutturalmente sulle sedi siciliane, noi stessi avevamo raccolto le richieste delle diverse governance, portandole a Roma. Il centrodestra, con un ministero a guida Forza Italia, investe con i fatti sull’educazione e la formazione, stando vicino a istituzioni che ogni anno dotano migliaia di giovani di talento di professionalità ed elevata preparazione»‭.

Così l’eurodeputato Marco Falcone, vice capo delegazione di Forza Italia a Bruxelles e Strasburgo, a proposito dello stanziamento da 39.862.819 di euro per l’ammodernamento strutturale e tecnologico delle istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica della Sicilia, decretato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

A beneficiare del finanziamento sono l’Accademia di Belle Arti di Catania (8.500.000), l’Accademia di Belle Arti di Palermo (2.077.796), il Conservatorio statale di musica di Catania “Vincenzo Bellini” (8.410.000), il Conservatorio statale di musica di Caltanissetta “Vincenzo Bellini” (3.500.700), il Conservatorio statale di musica di Ribera (AG) “Arturo Toscanini” (7.379.323) e il Conservatorio statale di musica di Palermo “Alessandro Scarlatti” (9.995.000).

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L’abuso delle apparecchiature digitali dei bambini e adolescenti

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Roma – Alla Camera dei deputati un convegno per fare il punto sulle conseguenze dell’abuso delle apparecchiature digitali da parte di bambini e adolescenti. A Palazzo dei Normanni intanto è stato presentato un emendamento per avviare la campagna mediatica sui rischi dell’uso distorto dei device digitali soprattutto in tenerissima età.

Telefoni cellulari e pericoli per i minori, l’allarme degli esperti: “Quasi al punto di non ritorno”. Gilistro (M5S Ars): “In questa Finanziaria un milione di euro per una massiccia campagna di informazione sui rischi”.

“Siamo quasi a un punto di non ritorno. I nostri bambini rischiano grosso, va fatta qualcosa al più presto. Già parecchi i danni fatti, cerchiamo di evitarne altri”.È risuonato forte ieri a Montecitorio il grido di allarme di pediatri, psichiatri, sociologi, giornalisti e parlamentari sull’abuso delle apparecchiature digitali da parte dei minori nel corso del convegno “Smartphone e minori, i rischi e le prospettive”, tenuto nella sala Matteotti alla Camera e organizzato dal deputato M5S Filippo Scerra, che a Montecitorio ha presentato un ddl che mira a vietare fino a tre anni i dispositivi digitali e a imitarne l’uso fino a 12.

La proposta di legge romana ha comunque la sua origine all’Ars, in Sicilia, dove il deputato-pediatra M5S, Carlo Gilistro, ha depositato un analogo disegno di legge- voto che ha avuto già il via libera in commissione Salute”.“Dalla Sicilia – dice Gilistro – con la decisiva collaborazione dell’istituto scolastico regionale e la partecipazione di centinaia di scuole è partita una forte spinta alla presa di coscienza collettiva della pericolosità del fenomeno, le cui nefaste conseguenze, io, da pediatra, purtroppo osservo quotidianamente e con crescente frequenza. Purtroppo questa pericolosità è ignorata da tantissimi genitori che affidano ai propri figli cellulari e tablet per tenerli tranquilli, non sapendo che rischiano di creare loro enormi problemi.

Le famiglie devono essere informate di questi enormi rischi in modo da poter mettere al sicuro l’incolumità psico-fisica dei loro ragazzi. Per questo va avviata una massiccia campagna di informazione rivolta alle famiglie e i cui primi passi potrebbero essere fatti già nell’immediato futuro. A tale scopo nella Finanziaria in discussione in queste ore all’Ars ho presentato un emendamento per destinare un milione di euro per realizzare una campagna mediatica su giornali, tv e web incentrata sul pericolo dell’uso distorto di cellulari e degli altri apparecchi digitali in tenera età e in età adolescenziale”.

A Roma sul tema hanno preso la parola numerosi esperti, tutti concordi nel ritenere che sul pericolo dell’abuso del digitale da parte dei bambini vanno accesi potenti riflettori.“Quella che vogliamo portare avanti noi – dice Gilistro – non è, come è stato sottolineato benissimo ieri al convegno, una legge per limitare. Al contrario, è una legge di liberazione, dobbiamo liberare i bambini dalla schiavitù dei cellulari, perché, purtroppo, di questo si tratta. I bambini sono ormai schiavizzati da questi apparecchi, li usano perfino la notte e le conseguenze negative sono poi inevitabili, a cominciare da pessimi rendimenti scolastici causati dalla perdita di sonno ristoratore.

E questo per non parlare degli altri contraccolpi, come ansia, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti, disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali. Gran parte di questi contraccolpi si possono evitare con una buona campagna di informazione su questa tematica. Sono sicuro che se i genitori fossero informati di tutti questi potenziali pericoli cui espongono i propri figli mettendogli in mano un cellulare solo per tenerli tranquilli un paio d’ore, magari mentre loro conversano con gli amici in pizzeria, si guarderebbero bene dal farlo”.

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Rischio alluvioni: 70 Comuni senza mappatura

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Strasburgo – L’europarlamentare siciliano Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione parlamentare alla Commissione Europea per fare luce sull’inerzia decennale della Regione Siciliana nell’utilizzo dei fondi destinati alla mappatura dei rischi idraulici in 70 comuni.

Una situazione grave che espone la popolazione e il territorio a rischi crescenti legati ad alluvioni e frane, in netto contrasto con gli obiettivi della Direttiva 2007/60/CE sulla gestione del rischio di alluvioni.

“Le mappe di pericolosità idraulica sono strumenti fondamentali per prevenire tragedie, eppure in Sicilia rimangono ferme al palo – dichiara Antoci. Questa inerzia è inaccettabile, soprattutto alla luce degli eventi climatici estremi sempre più frequenti – continua Antoci.

“L’interrogazione vuole anche sottolineare la necessità di strumenti europei per una gestione più coordinata dei rischi naturali. È una questione di sicurezza pubblica e di responsabilità istituzionale. Non possiamo permettere – conclude Antoci – che l’inerzia amministrativa continui a mettere a rischio vite umane e il nostro territorio”.

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