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Politica

Elezioni comunali il 12 giugno in Sicilia

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L’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, ha firmato stamane il decreto di indizione dei comizi per le elezioni amministrative che si terranno in Sicilia domenica 12 giugno, così

come deciso qualche giorno fa dal governo Musumeci. A essere interessati dalle consultazioni elettorali sono 120 Comuni, 107 con il sistema maggioritario (fino a 15 mila abitanti) e 13 con quello proporzionale (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno). I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. La popolazione coinvolta è di 1.710.451 abitanti, di cui 900.823 anche per le elezioni dei presidenti di circoscrizione e dei Consigli circoscrizionali (657.561 a Palermo e 243.262 a Messina). Nella sola città di Messina si voterà anche per il referendum sull’istituzione del nuovo Comune “Montemare”, formato da dodici villaggi della fascia collinare e costiera tirrenica del capoluogo. Le urne saranno aperte solamente domenica, dalle 7 alle 23. L’elettore – sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale – può esprimere una o due preferenze della stessa lista, ma di genere diverso: una femminile e una maschile. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto “effetto trascinamento”. Prevista anche la possibilità del “voto disgiunto”, che rende libero l’elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata. Le liste dei candidati a sindaco, al Consiglio comunale, a presidente di circoscrizione e al Consiglio circoscrizionale vanno presentate da venerdì 13 a mercoledì 18 maggio (alle ore 12). Durante le operazioni di voto, sul sito istituzionale della Regione, saranno pubblicate tre rilevazioni (alle 12.30, 19.30 e 23.30) sull’affluenza degli elettori alle urne, con il raffronto dei dati rispetto alle ultime elezioni amministrative dei Comuni interessati. Lo scrutinio avrà inizio dopo il completamento delle operazioni di spoglio delle schede relative ai cinque referendum sulla giustizia, che si terranno nello stesso giorno. I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell’assessorato dell’Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale. Si vota in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le 8 circoscrizioni di Palermo e le 6 di Messina. Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa; Avola, nel Siracusano; Erice in provincia di Trapani. Questo l’elenco dei Comuni interessati al voto nelle varie province.   Agrigento (10 Comuni): Aragona (sistema maggioritario, 12 consiglieri da eleggere, 14 sezioni elettorali), Bivona (maggioritario, 12, 5), Campobello di Licata (maggioritario, 16, 11), Cattolica Eraclea (maggioritario, 12, 7), Comitini (maggioritario, 10, 2), Lampedusa e Linosa (maggioritario, 12, 5), Palma di Montechiaro (proporzionale, 16, 24), Santa Margherita di Belice (maggioritario, 12, 7), Sciacca (proporzionale, 24, 42) e Villafranca Sicula (maggioritario, 10, 2). Caltanissetta (7 Comuni): Acquaviva Platani (maggioritario, 10, 3), Butera (maggioritario, 12, 6), Campofranco (maggioritario, 12, 4), Marianopoli (maggioritario, 10, 3), Niscemi (proporzionale, 16, 25), Resuttano (maggioritario, 10, 3) e Sommatino (maggioritario, 12, 10)

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Una foto di gruppo, i sorrisi e lo slogan pro Terenziano:cosi il Pd cerca di nascondere i suoi malanni

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Una bella foto di gruppo dopo la riunione interna, i sorrisi e lo slogan “Tutti con Terenziano”: così il Pd tenta di disinnescare la bomba interna stentendo un velo sugli episodi degli ultimi giorni.

Gaetano Orlando non si sarebbe lamentato della guida della Ghelas e non avrebbe detto alla riunione dei capigruppo che il PD la convenzione della Ghelas la firma solo dopo che il sindaco nomina un nuovo amministratore

In sostanza i capigruppo di M5s e Una buona idea che erano presenti non hanno capito nulla.È la naturale deduzione che si fa di fronte al capogruppo Dem Orlando che invece nega ai suoi di aver fatto quelle considerazioni.Ma che Orlando non ha digerito ancora la mancata assegnazione della presidenza del consiglio, che poi ritiene che il PD debba esprimere la nuova guida della Ghelas è un dato che continua ad emergere.

Dopo gli stracci ( e non solo) volati tra esponenti della maggioranza, struttura commissariale, assessori e consiglieri confezionano con foto e sorrisi la versione del “tutto a posto, tutti con Terenziano”.La stessa di 4 giorni prima quando hanno chiesto un incontro con il sindaco che li ha ricevuti.Ma fino a quando i Dem riusciranno a non far scoppiare la pentola a pressione?

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Incontro chiarificatore sul corto circuito a 5 stelle

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In casa Cinquestelle riunione d’urgenza per fare luce sul caso scoppiato ieri sera in aula consiliare quando la consigliera Lucia Lupo ha votato con l’opposizione una mozione contro il passaggio pedonale dal parcheggio Arena al municipio voluto dall’assessore del suo stesso partito. Il capogruppo del M5s Francesco Castellana è uscito poi dall’aula facendo mancare il numero legale nel momento in cui si trattava una mozione della Lupo.Un cortocircuito a 5 stelle.

Oggi il chiarimento. Lucia Lupo ha voluto lanciare con quel voto un segnale chiaro soprattutto all’assessore Morgana.Forse tra i due c’è stato qualche malinteso.E ha anche motivi per lamentare uno scarso coinvolgimento.Francesco Castellana ha detto che è uscito dall’aula perché non si aspettava il voto contro della collega Lupo.

“C’eravamo visti fino a qualche ora prima e non aveva mostrato interesse a votare la mozione dell’opposizione.Quando è successo ho ritenuto di dover bloccare i lavori d’aula per chiarire la cosa”.

Dopo la bufera il chiarimento è arrivato oggi pomeriggio.

“In politica bisogna mediare- dice il capogruppo pentastellato – e io credo che questo sia avvenuto.Si tratta di chiarire le proprie posizioni e dialogare.Lucia Lupo non ha espresso volontà di lasciare il gruppo.Si va avanti insieme appoggiando convintamente il sindaco e la sua Giunta”.

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L’opposizione accusa la maggioranza di agire per partito preso non per gli interessi della città

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La mozione della consigliera Grazia Cosentino contro il passaggio pedonale dal parcheggio Arena al municipio fa scattare scintille politiche. La consigliera Lupo che vota contro un’iniziativa dell’assessore del suo partito e l’opposizione che ne approfitta per dire che alla maggioranza non interessa il bene della città.

“Questa opposizione non può di certo esser tacciata di fare il bastian contrario a prescindere , se non altro perché – e i fatti parlano chiaro- in aula non abbiamo mai fatto mancare il nostro sostegno alla città per gli atti che abbiamo ritenuto importanti come tutte le variazioni di bilancio votate e molte mozioni della maggioranza”- si legge in una nota dell’opposizione.


“Non possiamo dire lo stesso della maggioranza che ieri ha bocciato la nostra mozione e lo ha fatto solo in ragione del principio della contestazione a prescindere. Lo stesso non possiamo dire del Consigliere Lucia Lupo che, invece , dimostrando la sua onestà intellettuale, nonostante sia stata eletta nelle fila della maggioranza , ha scelto di votare secondo la sua coscienza dimostrando di essere scevra da condizionamenti politici e per questo le facciamo i nostri complimenti”.

Poi le considerazioni sul percorso pedonale che per l’opposizione rappresenta la concretizzazione di una violazione del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42. Codice dei beni culturali e del paesaggio,
nonché la concretizzazione di una imperdonabile mancanza di rispetto nei confronti dei residenti che , a quanto pare, non sono nei pensieri della maggioranza.
Ma c’è di più e ha a che vedere semplicemente con la bellezza. Ci chiediamo come sia possibile, infatti, che la maggioranza che ha inteso bocciare la nostra mozione, faccia finta di non vedere come e quanto il nuovo percorso pedonale faccia a pugni sia con il prospetto del Palazzo Municipale sia con l’opera riqualificata di Viale Mediterraneo.
Sappiamo che quel che pensiamo, sul punto, è condiviso da molti ma evidentemente chiedere alla maggioranza di non essere, per partito preso, di parte è come chiedere un miracolo”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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