Filctem Cgil espone le criticità dell’area gelese

Un esame delle criticità nello scenario nazionale poi un’ampia relazione sulla situazione locale sono state fatte dal segretario generale della Filctem Cgil Rosario Catalano  durante l’assemblea dei c...

A cura di Redazione Redazione
28 settembre 2023 21:02
Filctem Cgil espone le criticità dell’area gelese -
Condividi

Un esame delle criticità nello scenario nazionale poi un’ampia relazione sulla situazione locale sono state fatte dal segretario generale della Filctem Cgil Rosario Catalano  durante l’assemblea dei chimici.

<La transizione energetica sembra avere avuto una battuta d’arresto – ha detto il segretario- la corsa iniziale per accaparrarsi i soldi del PNRR per la transizione energetica sembra finita, e nel frattempo che abbiamo chiuso la raffineria tradizionale, l’Inghilterra e la Germania hanno appena dichiarato di continuare, ancora per qualche decennio, con i combustibili tradizionali per evitare l’impoverimento della popolazione; Insomma, se qualcuno cambia le regole del gioco, Noi rischiamo di rimanere al palo. Abbiamo accettato la sfida e pagato un prezzo su questo territorio per la riconversione, verso la Just Transition, ed è corretto che si prosegua con gli investimenti sulle rinnovabili e dei biocarburanti, dove la raffineria di Gela gioca un ruolo da attore principale, legato anche allo sviluppo del Gas con il progetto Argo-Cassiopea, che permetterà di avere una autonomia energetica, anche se limitata, quando ritorneranno le crisi energetiche come quella russa-ucraina. Se serve, siamo anche disponibili a riscrivere il protocollo Gela del 2014, migliorandolo alle esigenze post pandemica ed energetica, all’evoluzione tecnologica e digitale, ma sempre con lo stesso obiettivo:consolidare e aumentare il lavoro e i lavoratori sul nostro territorio>. Sul versante energetico non va meglio. La  produzione e distribuzione di energia elettrica vive un momento di difficoltà e il   nuovo management di Enel, usa la scure per tagliare gli investimenti, gli straordinari dei lavoratori, i mezzi da lavoro, aumentando le esternalizzazioni.

<Eni, Enel con le innumerevoli società create ad hoc, stanno cercando di confonderci le idee, e renderci la vita difficile> - ha sottolineato Catalano.  Altre criticità: Enirewind che, garantisce l’operatività dei biologici urbani e industriali, sembra non poter continuare più in tale attività, salvo cambi di rotta da parte della proprietà, che è pubblica, ovvero la Regione Siciliana., le aziende di Staff Eni Safety Competence Center, Support & Function continuano ad affidare lavori all’esterno attraverso una rete di aziende e consulenti pagati profumatamente, senza effettuare una sola  assunzione sul territorio. Nell’indotto il  campanello d’allarme è Medi Group  poi c’è il il caso della Eco-rigen e dell’impianto Uco-Rugo per la rigenerazione degli oli combustibili, non più utile al business Eni, e che si sta trasformando in un contezioso legale tra aziende.  

Ed ancora I  casi Riva e Mariani, Sirai e Sicoi nel mondo della coibentazione che non potendo garantire continuità lavorativa chiedono di ricorrere periodicamente alla cassa integrazione! Inoltre per alcune aziende di quest’ultime, si è arenato il rinnovo del contratto collettivo, che prevedevano 120 euro nel triennio, oggi divenute 140 euro, e di cui le OO.SS.LL. hanno contestato l’importo.

Nel settore gas acqua si arranca: l’aumento del costo dell’energia senza un conseguente adeguamento delle tariffe da parte dell’ARERA, rischia di fare saltare il banco. <Siamo riusciti a far erogare un premio di produzione grazie al nostro impegno e costanza, ma c’è ancora molto da fare. Basta pensare che molti lavoratori preferiscono affidarsi agli avvocati, anziché continuare sul confronto sindacale> - ha detto Catalano. Il prossimo 2 ottobre nella sala mensa della raffineria è fissata l'assemblea dei lavoratori.

Segui Il Gazzettino di Gela