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Cronaca

Finanziaria: chi esulta e chi mugugna

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PALERMO. «Il collegato si è trasformato opportunamente in una vera e propria manovra, quasi di variazione di bilancio, e ciò è stato possibile grazie all’azione risanatrice dei conti- intrapresa dal precedente governo regionale e proseguita ottimamente da questo- che ha consentito di avere la disponibilità di ulteriori risorse». Lo afferma Giorgio Assenza, capogruppo all’Ars di Fratelli d’Italia, commentando l’approvazione del Collegato ter e aggiungendo: «Tra i capisaldi di questa manovra ci sono un maggiore trasferimento di risorse agli enti locali, il sostegno alle famiglie che non riescono a fare fronte all’aggravio dei mutui, l’attenzione agli Asu e gli interventi per porre fine alla vergogna del pagamento annuo di decine di milioni di euro per fitti di immobili che prima erano della Regione. Importante anche l’incremento di risorse per gli assessorati, così come il sostegno ai singoli territori della Sicilia per opere pubbliche e iniziative sociali e culturali. Noi qui all’Ars siamo rappresentanti di una comunità che ci ha scelti con il voto- peraltro di preferenza- pertanto non dobbiamo vergognarci di rispondere alle legittime esigenze dei territori, anzi dobbiamo esserne orgogliosi. Ringrazio per l’approvazione di questa manovra tutti i colleghi deputati, tuttavia sembra paradossale e farisaico che dall’opposizione dopo avere condiviso quasi tutti gli articoli previsti dal Collegato- “incassando” politicamente tutto quello che c’era da incassare- abbiano invece alla fine espresso voto contrario. Ritengo che una benevola astensione sarebbe stata meno contraddittoria».

Il M5S non ci sta all’abolizione della distanza minima degli impianti rifiuti dai centri abitati è inaccettabile. “Ci siamo opposti energicamente  in tutte le sedi per farla stralciare, ma gli altri partiti non hanno avuto il coraggio di prendere una posizione chiara. Si poteva modificare, l’abolizione tout court rischia di farci buttare il bambino con l’acqua sporca. Bene lo stralcio della salva ineleggibili cui siamo sempre stati contrari. Nel testo non ci dovevano essere norme ordinamentali, come stabilito in capigruppo, ma le regole di ingaggio devono essere osservate anche dal governo, non solo dall’aula”.

E’ questo il commento del capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, al collegato ter approvato dall’aula con il voto contrario dei Cinquestelle.

“Testo deficitario, in perfetto stile Schifani – dice Antonio de Luca. –  Non solo, i tempi per consentire ai Comuni di utilizzare le somme derivanti dalle norme approvate sono troppo risicati, così rischiano di diventare carta straccia. Il governo ne prenda atto e si attrezzi per il futuro a portare le norme finanziarie in aula in tempi accettabili”.

Per questo collegato – continua – noi abbiamo dato il nostro contributo, rimanendo in commissione bilancio fino all’ultimo per migliorare un testo che comunque è rimasto non condivisibile e per questo abbiamo votato contro”.

Nel suo intervento in aula, Antonio De Luca ha anche inviato un messaggio al governo per la prossima finanziaria.

“A parte alcune somme per consentire alle aziende sanitarie di coprire i debiti – ha detto – non ci sono fondi per la sanità e questo è totalmente inaccettabile, considerato lo stato comatoso in cui essa si trova. Se il testo non cambierà, noi siamo pronti a fare le barricate”.

La proroga fino al 31 gennaio 2024 per il cosiddetto straccia bollo, la norma che permetteva di regolarizzarsi con la tassa evitando di pagare sanzioni e interessi, era praticamene cosa fatta. Quasi tutta  l’aula era d’accordo a far entrare nella legge il mio emendamento che prorogava la legge, ma occorreva l’unanimità per farlo. “All’ultimo si è levata una voce contraria e l’emendamento è stato stoppato. Ho avuto comunque rassicurazioni che la legge sarà approvata con la Finanziaria imminente. Praticamente è solo questione di poco tempo”
Lo afferma la deputata regionale M5S Roberta Schillaci firmataria dell’emendamento stoppato in zona Cesarini.  
 “In un momento storico in cui le famiglie sono vessate da rincari e incertezze e senza sostegni al reddito, poter pagare il bollo arretrato della propria auto senza le sanzioni risulta certamente un alleggerimento della pressione fiscale. Per questa ragione avevamo chiesto un’ulteriore proroga della norma straccia bollo portandola fino a gennaio 2024.

“Oggi in aula la variazione di bilancio con una manovra complessiva di circa 600 milioni di euro.

Sud chiama Nord ha votato contro questa manovra. Riteniamo infatti che ci siano più aspetti che non convincevano. 

Abbiamo chiesto chiarezza riguardo ai fondi extraregionali sollevando legittimi dubbi sulla coerenza tra il trasferimento di questi fondi e la loro effettiva destinazione per gli interventi territoriali. 

Abbiamo apprezzato l’iniziativa dell’Assessore Falcone riguardo alle anticipazioni ai comuni. Questo è un passo positivo per semplificare il flusso di liquidità verso i comuni, garantendo una gestione finanziaria più efficiente.

Avevamo posto la questione in commissione bilancio affermando che era assurdo che la regione tenesse in cassa la liquidità mettendo i comuni nella condizione di dover ricorrere all’anticipazione di tesoreria.

L’aspetto certamente più “cupo” di questa manovra è rappresentato dall’operazione relativa ai 70 milioni del fondo immobiliare per riacquistare gli immobili che la Regione aveva venduto nel 2007, restando però come affittuaria. Abbiamo chiesto una valutazione accurata dei rischi associati a questa operazione e la massima trasparenza.

È un’operazione molto azzardata quella portata avanti dal Governo in termini ragionieristici. Non vogliamo dire che il Presidente di allora Cuffaro ha svenduto i beni immobili e suo fratello oggi li ha ricomprati, ma chiediamo chiarezza su ciò che ai più appare come una vera e propria “sola”.

Ad acquistare nel 2007 infatti fu il fondo Pirelli Real Estate, poi trasformatosi nell’attuale Prelios. La Regione targata Cuffaro si impegnò a vendere e a riaffittare subito i palazzi per un canone annuo di 20,9 milioni. Oggi la svolta.. la Regione decide di riacquistare.

In aula noi abbiamo portato emendamenti che abbiamo difeso fino alla fine. Nonostante il voto contrario abbiamo ottenuto dei risultati concreti. 

Purtroppo dobbiamo constatare ancora una volta che manca una visione strategica!”

Lo dichiara il capogruppo di Sud chiama Nord Matteo Sciotto a nome del gruppo parlamentare

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Cronaca

Nella commissione c’erano politici: il Tar annulla il concorso dell’Asp di Agrigento

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Nel 2022 l’Asp di Agrigento ha bandito un concorso pubblico per la copertura a tempo indeterminato di diversi posti vacanti nell’ambito di distinti profili professionali, tra cui n. 7 posti di Tecnico Sanitario di Radiologia Medica, cat. D.

All’esito della prima prova scritta relativa al suddetto concorso, l’ASP di Agrigento rendeva pubblico l’elenco dei candidati non ammessi alle successive prove.

A fronte di ciò, alcuni dei candidati risultati non idonei alla prova scritta, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Giuseppe Impiduglia e Giuseppe Gatto, hanno proposto un ricorso volto ad ottenere l’annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti posti in essere dalla Commissione di concorso. Con il ricorso, gli avv.ti Rubino Impiduglia e Gatto hanno rilevato come, nel caso di specie, un Commissario – il dott. Nobile –  prima di essere nominato quale componente della Commissione esaminatrice, era stato eletto Consigliere Comunale di Ravanusa; ed ancora hanno dedotto che il Presidente della Commissione  – Dott. Trigona – successivamente a tale nomina era stato nominato Assessore nel Comune di Licata.   

Gli avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto hanno rilevato come, nel caso di specie, tali soggetti non avrebbero potuto svolgere, contemporaneamente, entrambe le predette funzioni, ovvero quella di commissari d’esame e di politici, sicchè, avrebbe dovuto considerarsi palese l’illegittimità della composizione della Commissione esaminatrice e, conseguentemente, si sarebbero dovuti ritenere manifestatamente illegittimi tutti gli atti posti in essere dalla stessa. 

Con ordinanza del 06.09.2024, condividendo le tesi difensive sostenute dagli Avv.ti Rubino, Impiduglia e Gatto, il TAR ha sospeso gli atti della proceduraCon successiva sentenza del 1° luglio 2025, il TAR ha annullato gli atti del sopra citato concorso, rilevando che i ruoli “politici ricoperti da due dei tre commissari della procedura selettiva di cui si discute non consentono di escludere che la titolarità della loro carica politica, svolta in costanza dello svolgimento del concorso, possa aver interferito con il regolare svolgimento della procedura, pregiudicando le garanzie di imparzialità necessarie a garantire il rispetto della par condicio tra i partecipanti, considerato anche il ristretto numero dei commissari e il limitato ambito territoriale dell’ASP di Agrigento”. 

Tenuto conto della possibile sussistenza di profili di danno erariale a seguito dell’annullamento della suddetta procedura (e sua successiva riedizione), il TAR ha disposto la trasmissione della sentenza alla Procura Regionale della Corte dei Conti di Palermo. Inoltre, il TAR ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento per le opportune valutazioniInfine, il TAR ha condannato Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento al pagamento delle spese di N. 00991/2024 che liquida complessivamente in curo 3.000 (tremila/00), oltre accessori di legge e restituzione del contributo unificato.

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Sorveglianza speciale a Genova per affiliato a Cosa Nostra nissena

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La Direzione Investigativa Antimafia di Genova ha eseguito un decreto di applicazione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per tre anni nei confronti di un soggetto già condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Genova – Sezione Misure di Prevenzione – su proposta della Procura Distrettuale e della Dia, con la collaborazione della Divisione Anticrimine della Questura.

L’uomo, attualmente agli arresti domiciliari, è considerato ancora oggi socialmente pericoloso. Sottoposto in passato anche alla confisca dei beni, vanta un lungo curriculum giudiziario a partire dagli anni ’90. Tra le condanne figurano il favoreggiamento continuato della prostituzione (1999) e, soprattutto, una pesante sentenza emessa nel 2004 per associazione mafiosa, riconducibile alla sua affiliazione alla cosca guidata da Salvatore Fiandaca, legata al boss Giuseppe “Piddu” Madonia, figura apicale di Cosa Nostra nella provincia di Caltanissetta.

Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe diretto una “decina” mafiosa nel capoluogo ligure, occupandosi di attività illecite come il gioco clandestino del lotto e del totocalcio, assieme ad altri affiliati originari della Sicilia.

A conferma della sua pericolosità, la Dia ricorda anche la recente condanna definitiva del marzo 2025 per reati commessi tra il 2012 e il 2017, tra cui interposizione fittizia di beni, favoreggiamento e falsità ideologica.

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Scontro con un’auto, parrucchiera gelese muore nel Ravennate

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Gela piange la scomparsa della parrucchiera Valentina Farruggia, vittima venerdì scorso di un incidente stradale che si è verificato lungo la strada che collega Lugo a Fusignano, nel Ravennate. 

Valentina era in sella allo scooter T-Max condotto dal marito, quando si è registrato lo scontro con una Chevrolet Spark guidata da una donna di 45 anni. Trasportata al trauma center dell’ospedale ‘Bufalini’ di Cesena per la quarantaduenne gelese, che risiedeva a Fusignano,non c’è stato nulla da fare. I funerali si terranno oggi alle 16. 

foto Il Resto del Carlino

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