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Fratelli d’Italia accusa le tre consigliere progressiste di incoerenza e ambiguità

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Reazioni dure del centrodestra che sta all’opposizione verso le tre consigliere Ascia, Farruggia e Giudice che non firmando la mozione di sfiducia a Greco hanno impedito che venisse trattata in aula.

Da Fratelli d’Italia arriva una lezione sulla coerenza politica rispetto al mandato ricevuto dagli elettori e accuse di ambiguità. Questo il testo diffuso dal gruppo consiliare di Fratelli d’Italia:

“Fratelli d’Italia alle ultime elezioni amministrative ha ricevuto dai propri elettori il chiaro mandato di collocarsi all’opposizione dell’amministrazione Greco.
E questa posizione il partito ha assunto e mantenuto fin dal primo giorno, onorando il ruolo a cui i cittadini l’hanno destinato, e coerentemente il gruppo consiliare ha condiviso tale impostazione.
Il rispetto del mandato dato al partito, seppur esistente solo sotto il profilo morale, è il modo di ricambiare la fiducia accordataci e non lascia spazio ad alcun tipo di ambiguità, al di là di quanto possa paventare qualche detrattore politico, maestro di sceneggiate, che mai ha brillato per coerenza e rispetto verso gli elettori.
La vicenda relativa al bilancio di previsione del Comune di Gela che, come noto, ha ricevuto il parere negativo da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, è stata fin da subito oggetto di attenta riflessione ed approfondimento tecnico – politico da parte del gruppo consiliare e del partito tutto.
A tal riguardo, il nostro gruppo consiliare ha depositato presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio una mozione finalizzata ad impegnare l’Amministrazione Comunale a ritirare lo schema di bilancio preventivo precedentemente approvato dalla Giunta ed a presentare un nuovo documento finanziario nel rispetto delle prescrizioni già formulate prima dalla Corte dei Conti e poi dallo stesso Collegio dei Revisori.
Fratelli d’Italia ha assunto in una fase delicata per la città, una posizione responsabile, da una prospettiva d’opposizione, finalizzata alla tutela della città e di tutto il Consiglio Comunale che, allo stato, è ancora chiamato a votare uno strumento finanziario inaccettabile in considerazione dei rilievi ad esso formulati dall’organo tecnico e della recente chiusura delle indagini sui precedenti bilanci, le cui contestazioni incidono anch’esse sulla valutazione delle scelte da fare sullo schema di bilancio.
Allo stesso tempo, riteniamo che i cittadini debbano sapere a chi debba essere attribuita la responsabilità di una situazione finanziaria che, se accertata, comporterebbe una condizione di deficit strutturale per il Comune di Gela tale da condurre concretamente al pericolo della dichiarazione dello stato di dissesto che, dal canto nostro, vorremmo evitare.
Siamo sicuri che queste responsabilità abbiano una chiara matrice politica nell’amministrazione cinque stelle, poi sfiduciata dagli stessi grillini, e prima ancora nelle precedenti gestioni della Città, certamente non riconducibili ad amministrazioni di destra.
Il Sindaco Greco e la sua Amministrazione hanno il dovere morale e politico di assumere oggi, non avendolo fatto nei tre anni precedenti, tutte le iniziative atte ad evitare che la Città sprofondi ulteriormente nel baratro nonché di spiegare come e perché si sia giunti oggi ad affrontare una crisi così complessa chiarendo definitivamente anche a chi attribuire le pregresse responsabilità.
Dal canto nostro possiamo affermare che il partito è stato e sempre sarà coerente con la propria posizione in città come lo è a tutti i livelli di governo.
Coerenza che ha portato il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia a condividere la proposizione di una mozione di sfiducia, senza perorare interessi particolari di partito o di coalizione (tant’è che il gruppo di opposizione vedeva tra i partecipanti componenti del M5s, indipendenti e PD) con chi fino a ieri si professava opposizione a questa Amministrazione Comunale e che, però, solo dopo aver promosso e partecipato alla stesura del testo della stessa mozione, per logiche avulse dal qualsivoglia principio di coerenza politica, ha deciso di schierarsi repentinamente con la maggioranza che sostiene l’amministrazione che fino al giorno prima si intendeva sfiduciare.
Fratelli d’Italia non può che prendere atto di quanto accaduto, ritenendo inevitabilmente tramontata qualsivoglia forma di collaborazione con forze politiche che hanno dimostrato in passato e continuano a dimostrare oggi di agire con un’ambiguità che non fa parte del nostro modo di intendere l’interesse della città.
Non muta il nostro giudizio sul fallimento politico dell’Amministrazione in carica e riteniamo che un’alternativa seria debba necessariamente essere frutto di un confronto atto a ricondurre ad unità il centro destra nei futuri percorsi amministrativi”.

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Nuovo riconoscimento internazionale per Silvana Grasso: il romanzo “La domenica vestivi di rosso” verrà pubblicato in greco

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Il romanzo “La domenica vestivi di rosso” di Silvana Grasso sarà tradotto in greco e pubblicato entro un anno dalla casa editrice ellenica Cnari Rublishing house. A renderlo noto è la stessa scrittrice, in un post sulla sua pagina Facebook dove conquista la rete con post ora ironici e sferzanti, ma anche densi di poesia e pathos letterario. Si tratta del secondo editore greco, dopo la pubblicazione già nota del suo grande successo “Il bastardo di Mautana”.

«Un mese fa era arrivata da Atene la magnifica proposta di questo nuovo editore, ora il contratto che ho firmato, un patto d’amore con la scrittura e con quanti editori, in tutto il mondo, mi traducono mi fanno leggere amare – si legge in un passaggio significativo del lungo post della scrittrice -. Odio viaggiare, ma quello che penso scrivo sono, come pure le mie ossessioni passioni intuizioni fiordi emotivi smarrimenti esorcismi viaggiano in tutto il mondo ormai da 30 anni, per traduzioni tesi di laurea dottorato master, saggi monografie e convegni di studi».

Continua ad arricchirsi di successi la carriera di un’autrice che ha portato e continua a portare in giro per il mondo il meglio del “mito” della sicilianità, vissuta e incarnata in ogni sua opera. «Nonostante il mio carattere niente affatto docile né mai incline al servilismo, al consenso, a quel malinteso malato lebbroso pluralismo che uccide l’unicità la singolarità la creatività. Nonostante la mia indole serbaggia dunque – ha sottolineato ancora Silvana Grasso – anzi forse grazie a lei, quel che sono penso scrivo, la mia “diversità”, viaggiano in tutto il mondo».

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Comincia la processione: l’abbraccio tra i gelesi e Maria Ss.ma delle Grazie

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È appena cominciata la processione del simulacro della Madonna delle Grazie per le vie della città. Sono migliaia i gelesi che, anche quest’anno, mantengono fede alla tradizione del lungo viaggio insieme a Maria, compatrona di Gela. Il caldo non ferma la devozione della gente, in tanti fanno il viaggio a piedi nudi e sono tantissimi i bambini che continuano ad essere affidati alla Madonna.

Ecco il percorso che farà il simulacro: via Cappuccini, Corso S. Aldisio, via Palazzi, (sosta in ospedale), via Europa, via Manzoni, via Nicolo Paci, via Stoppani, via Guccione, via B. Bonanno, via Matteotti, via Ventura, via S. Maria di Gesù, via Navarra, via Sen. Dammaggio, via Marconi, via Rossini, piazza Sant’Agostino, Corso V. Emanuele, via Navarra Bresmes, piazza s. Francesco, viale Mediterraneo (qui ci sarà la sosta per i fuochi pirotecnici), via Navarra Bresmes, Corso V. Emanuele, via Cappuccini.

La processione sarà animata dalle bande “F. Renda” e “Città di Gela”. Tanti momenti di emozione collettiva al passaggio del simulacro, alle cui spalle ci sono le autorità civili e militari tra due ali di folla partecipe e commossa. Si rinnova dunque un momento molto sentito da tutta la comunità, con tanti gelesi che vivono al Nord o all’estero ma che ogni anno tornano in città per “riabbracciare” Maria Ss.ma delle Grazie. 

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Ventuno mln di euro per la gestione dei 3 dissalatori

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Ventuno milioni di euro per la gestione dei dissalatori di Gela, Porto Empedocle e Trapani. Lo prevede un decreto legge del governo nazionale, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana, che assegna 10 milioni per il 2025 e altri 11 milioni per il 2026. È stata così accolta la richiesta del governo Schifani. Gli impianti di dissalazione potranno partire, con la massima efficienza, nelle prossime settimane. 

«Questo stanziamento – dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani – garantirà l’avvio e la gestione degli impianti in modo da assicurarne il regolare funzionamento nel 2025 e 2026. Un importante risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra governo nazionale, esecutivo regionale e commissario per l’emergenza idrica e che porterà benefici concreti alla popolazione. Le fasi di realizzazione dei tre dissalatori sono ormai alle ultime battute e nelle prossime settimane entreranno in funzione».

Con la produzione garantita dalla dissalazione si potrà immettere nella rete idrica di questi territori in totale, nell’immediato, un quantitativo di 300 litri di acqua al secondo che, a regime, giungeranno fino a 500 litri al secondo, che da soli sarebbero in grado di soddisfare un fabbisogno pari a una popolazione di oltre 200 mila abitanti. In realtà, questa fornitura, unita alle altre forme di approvvigionamento, potrà servire una popolazione complessiva di oltre 800 mila persone.

Per il commissario nazionale per l’emergenza idrica, Nicola Dell’Acqua «l’assegnazione di 21 milioni di euro alla Sicilia rappresenta un passo concreto e strategico nella lotta alla crisi idrica che affligge alcune aree dell’isola. Il lavoro condiviso tra Regione, Governo centrale e struttura commissariale dimostra come la sinergia istituzionale sia lo strumento più efficace per rispondere in modo strutturato e tempestivo alle sfide che il cambiamento climatico ci impone

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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