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Cronaca

Frode comunitaria, confisca nel Nisseno

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I Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare di Messina hanno confiscato beni fino al valore della somma di 45 mila euro, nella disponibilità di un’imprenditrice agricola del nisseno, in esecuzione di una sentenza emessa dal Tribunale di Caltanissetta.

Il provvedimento è scaturito dalla sentenza di condanna ed ha chiuso il cerchio su illecite attività che erano emerse a seguito di un’indagine finalizzata al contrasto delle frodi comunitarie nel comparto agricolo, svolta – con il coordinamento della Procura di Caltanissetta – dai Carabinieri del Reparto Tutela agroalimentare di Messina. Le risultanze investigative avevano dettagliato tutti gli elementi di una indebita percezione di contributi pubblici destinati al comparto agricolo ed erogati dall’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura), perpetrata, nelle campagne agricole dal 2015 al 2019, attestando falsamente la disponibilità titolata di superfici di proprietà dell’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo).L’imprenditrice aveva falsamente attestato di aver avuto la proprietà di terreni che, inizialmente offerti in ragione di contratti vantaggiosi (di “compravendita con patto di riservato dominio”) stipulati con Ismea (Ente che ha lo scopo primario di incentivare lo sviluppo dell’attività agricola), non si erano perfezionati per mancato pagamento del saldo. Condannata per aver percepito contributi in ragione della dichiarata titolarità sui terreni, la donna ha dovuto restituire l’indebito contributo percepito, grazie ad un’azione investigativa che ha ripercorso tutti i passaggi documentali e ricostruito le indebite percezioni.Il provvedimento, oltre ad un’ efficace azione di contrasto posta in essere dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta, mediante un’ incisiva azione di coordinamento delle indagini che ha portato, con la condanna, anche al provvedimento ablatorio e al recupero delle indebite somme percepite, evidenzia un’importante capacità risarcitoria per l’Erario e testimonia il lavoro dei Carabinieri, impegnati su tutto il territorio nazionale, nella lotta alle frodi in danno dei bilanci dello Stato e dell’Unione Europea.

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Cronaca

Rumena arrestata dalla polizia per furto in abitazione

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Una trentenne rumena, è stata arrestata dalla Polizia di Gela, dopo essere stata condannata a 2 anni e 2 mesi di reclusione per furto in abitazione.

Il provvedimento restrittivo è stato emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catania. La donna è stata fermata dagli agenti della Polizia mentre transitava ad alta velocità a bordo di un veicolo, assieme ad altre persone. Nel corso dei controlli, eseguiti sulla banca dati interforze, i poliziotti hanno accertato che a carico della stessa pendeva una condanna definitiva della Corte d’Appello di Catania per un furto in abitazione commesso nel luglio del 2012 a Vittoria.

Dopo le formalità di rito, l’arrestata è stata condotta alla Casa Circondariale di Agrigento dove sconterà la pena.

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Cronaca

La Guardia di Finanza scopre a Giardinelli una centrale di marchi contraffatti

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In occasione della festa in onore di Maria Santissima delle Grazie, la Guardia di finanza di Gela ha controllato diversi venditori ambulanti presenti sulle strade cittadine. Nel corso delle ispezioni sono stati sequestrati migliaia di articoli tra capi di abbigliamento e calzature riportanti marchi industriali contraffatti.

Dai successivi approfondimenti investigativi, i militari sono risaliti all’intera filiera illecita di produzione e commercio rinvenendo, all’interno di un deposito ubicato nel quartiere “Giardinelli”, macchinari per produrre articoli falsi, stampanti per etichette contraffatte e adesivi imitanti i marchi Tommy Hilfiger, Guess, Gucci, Dsquarer, Louis Vuitton, Prada, Nike e Versace.

La scoperta degli strumenti evidenzia la presenza di un’organizzazione ben strutturata e potenzialmente pericolosa dedita alla produzione e distribuzione di prodotti non originali per un valore complessivo di oltre 100 mila euro.

I tre responsabili di nazionalità marocchina, senegalese e tunisina sono stati deferiti alla locale Autorità Giudiziaria per i reati di commercializzazione e detenzione di prodotti recanti marchi industriali contraffatti e per ricettazione.

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Cronaca

Uomo muore nella spiaggia di Roccazzelle

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Un uomo di mezz’età è morto mentre si trovava a mare in un lido di Roccazzelle. Secondo le prime voci circolate sull’episodio l’uomo è stato colto da improvviso malore. I bagnanti che si sono accorti della grave situazione hanno chiesto aiuto.

Sul posto sono intervenute due ambulanze del 118 e i militari della Capitaneria di Porto ma non c’è stato nulla da fare. Indagini sono state avviate sull’episodio.

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