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Cronaca

Gela, la Finanza setaccia il lungomare: scovati lavoratori irregolari

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Quattro lavoratori impiegati “in nero” e altrettanti lavoratori irregolari, sono stati scovati dalla Guardia di finanza di Gela, nel corso di un’attività di controllo economico del territorio, attraverso interventi ispettivi in materia di lavoro nero nei confronti dei principali locali e stabilimenti balneari del Lungomare Federico II di Svevia.I controlli eseguiti, volti a riscontrare la corretta osservanza delle norme a tutela dei lavoratori, hanno consentito di individuare i soggetti in assenza delle preventive comunicazioni obbligatorie di instaurazione del rapporto di lavoro. Riscontrate irregolarità amministrative circa la posizione contrattuale.I lavoratori sono stati sorpresi dalle Fiamme Gialle mentre prestavano la propria attività lavorativa in orario serale, come camerieri, addetti al banco bar e alla cucina, presso i principali stabilimenti balneari del lungomare gelese, luogo di ritrovo della movida estiva locale. In due occasioni, i Finanzieri hanno accertato la presenza di personale irregolare in misura superiore al 10% di quello presente sul posto di lavoro. Alla luce di ciò, per gli stessi è stato proposto e ottenuto il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, oltre alla comminazione di relative sanzioni amministrative.La Guardia di Finanza risulta fortemente impegnata nel contrasto del fenomeno dello sfruttamento della manodopera, oggetto di particolare attenzione anche da parte della locale Autorità prefettizia, che, oltre a costituire un’insidiosa e assai dannosa forma di concorrenza sleale nei confronti degli operatori economici onesti e rispettosi della legalità, poiché ancorato a forme di evasione fiscale e contributiva, rappresenta principalmente un danno in capo ai lavoratori stessi.

Cronaca

Spacciatore gelese in trasferta a Catania, arrestato dalla Polizia

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Un gelese di 26 anni e un ventiquattrenne di Capaci, sono stati arrestati dalla Polizia per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso. I due, sono stati fermati dai poliziotti della squadra volanti della Questura di Catania in piazza Ghandi, durante un ordinario posto di controllo. Dopo aver intimato l’alt all’autovettura con a bordo i due i giovani, i poliziotti hanno subito avvertito l’inconfondibile odore di marijuana fuoriuscire dal finestrino. I due hanno subito tentato di giustificarsi con i poliziotti, spiegando di aver fumato poco prima uno spinello.

La frettolosa spiegazione fornita dai giovani non ha convinto gli agenti che, al contrario, hanno rafforzato i loro sospetti, ritenendo che entrambi potessero ancora avere a disposizione della sostanza stupefacente. Per questo motivo, i due sono stati fatti scendere dall’auto e sono stati sottoposti a perquisizione, che è stata estesa all’autovettura. Sotto al sedile del conducente è stato trovato uno zaino contenente 43 bustine di marijuana per un totale di quasi 350 grammi e 23 bustine con 20 grammi di cocaina. La droga è stata sequestrata.

Il Giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto nei confronti di entrambi la misura cautelare dell’obbligo di dimora nei rispettivi Comuni di residenza.

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Cronaca

Blitz contro immigrazione clandestina, controlli anche a Gela e a Niscemi

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Una maxi operazione della Polizia di Stato contro l’immigrazione clandestina è stata eseguita in 23 province italiane, tra cui Caltanissetta. Le indagini hanno fatto luce sul giro d’affari milionario di diverse organizzazioni criminali che, per favorire l’ingresso di stranieri irregolari, anche con la connivenza di datori di lavoro, falsificavano contratti e documenti per accedere illecitamente alle quote previste dal ‘decreto flussi’. Nella provincia nissena l’attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile si è concentrata sulle domande di ingresso in Italia per le quali erano state riscontrate anomalie in relazione ai domicili indicati per gli stranieri ed in relazione all’effettiva capacità reddituale delle imprese richiedenti i lavoratori. Nel corso delle operazioni, effettuate anche con l’ausilio dei poliziotti dei Commissariati di Gela e Niscemi, sono state controllate complessivamente 15 abitazioni e identificati 22 extracomunitari e 20 italiani.

In un’abitazione di Gela sono stati rintracciati due extracomunitari irregolari rimpatriati a mezzo di volo charter, a seguito di provvedimento di espulsione emesso dalla locale Prefettura. All’esito dei controlli, sono stati deferiti alla magistratura per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina due soggetti, un datore di lavoro e un cittadino straniero regolare.

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Cronaca

Tre arresti a Caltanissetta per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia

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La Polizia ha eseguito tre provvedimenti restrittivi della libertà personale emessi dell’Autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate e condannate a vario titolo per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia. Due provvedimenti riguardano la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con applicazione del “braccialetto elettronico”, che gli agenti della Squadra Mobile di Caltanissetta anno notificato a un 50enne e a un 35enne indagati per atti persecutori nei confronti delle ex compagne. Un provvedimento di applicazione di misura alternativa alla detenzione riguarda, invece, un 37enne condannato per il reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie, il quale dovrà scontare la pena in regime di detenzione domiciliare.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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