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Politica

Ghelas: un nuovo problema politico per i pro Greco

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Errori nelle schede dei singoli servizi, servizi che vengono meno invece che rilanciare l’azione della Ghelas, scelte incomprensibili sul verde e l’efficientamento energetico, un piano di rilancio non presentato dall’amministratore unico: già la sera del 27 alla vigilia della seduta consiliare  sulla nuova convenzione della Ghelas, nel corso di una riunione- fiume , la maggioranza ha espresso malessere su quella delibera lanciando accuse al sindaco e ai suoi consulenti, mentre il primo cittadino ha scaricato le sue responsabilità su tutti i suoi collaboratori.

In aula, insieme alle accuse dell’opposizione è emesso il malumore pure di una maggioranza che quella delibera non  vuole approvarla e chiede che si riveda tutto. Messa in discussione anche la figura dell’amministratore unico  della Ghelas Francesco Trainito. È mancato il numero legale ad entrambi gli appelli e si ritorna in aula oggi per salvare il salvabile. C’è un problema politico da superare. Molti degli alleati di Greco non vogliono metterci la faccia su un’operazione definita fallimentare  e dopo la seduta c’è stata una nuova riunione infuocata.

Assente alla riunione di ieri e al consiglio Forza Italia. 

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Flash news

Lo Sbarco della discordia va avanti

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Domani seduta monotematica del consiglio. L’ha chiesta l’opposizione per trattare dell’evento sullo Sbarco degli Alleati a Gela

Ma potrebbe essere un dibattito già strozzato prima di iniziarlo se oggi, come si vocifera, la Giunta approverà la delibera con le manifestazioni scelte tra quelle proposte dal comitato tecnico.

Con la delibera il sindaco può chiedere ad Eni di sbloccare gli 800 mila euro dalle compensazioni.È l’unico finanziamento certo per l’evento.

L’opposizione non ritiene opportuno che si spenda quella cifra in un momento così nero per le finanze gelesi e ritiene che sua troppo tardi per metter su una buona organizzazione. Il sindaco è di parere opposto e va avanti: l’evento dello Sbarco s’ha da fare.

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Flash news

Sulla Tari i lavori d’aula si bloccano

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La scadenza è per il 31 maggio e il presidente del consiglio Totò Sammito convoca per lunedì il consiglio dopo il forfait di ieri.

La Giunta Greco senza maggioranza è andata avanti finora con l’aiuto dei responsabili cioè l’opposizione dei Civici , progressisti e Pd.  Ma quando nella fila dei pro Greco non ci sono tutto gli otto consiglieri e in aula manca anche uno solo dei responsabili c’è poco da fare.I numeri per andare avanti non ci sono.

Così a stento è passata la delibera sull’Imi mentre sul regolamento Tari è venuto meno il numero legale. Il presidente del Sammito dovrà correre ai ripari perché si rispetti la scadenza del 31 maggio per la Tari. Assente nelle ultime sedute il centrodestra che ha voluto così anche far notare che il fronte dei responsabili non è opposizione. 

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Politica

Il Governatore della Sicilia penultimo nella classifica del gradimento

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Palermo – Sicilia sempre fanalino di coda, in tutto. Questa volta a ‘ conquistare’ la maglia nera nela ckassifica è risultato Renato Schifani (Forza Italia) governatore della Sicilia che, con il 26 per cento, è penultimo nel gradimento degli elettori secondo un sondaggio effettuato da Swg su un campione di 10.899 persone nel periodo marzo-maggio.

Luca Zaia (Lega) governatore del Veneto con il 69 per cento dei consensi è il presidente di regione più gradito.

Nella classifica dell’operato dei presidenti di Regione seguono a pari merito, con il 64 per cento, Stefano Bonaccini (Pd centrosinistra), governatore dell’Emilia Romagna e Massimiliano Fedriga (Lega) del Friuli Venezia Giulia.

Con il 49 per cento dei consensi Vincenzo De Luca (Pd Centrosinistra) si posiziona quarto posto. Tra i governatori del Sud c’è al quinto posto Roberto Occhiuto (Forza Italia) presidente della regione Calabria con il 45 per cento dei consensi.

Rispetto al 2022, Zaia ha perso tre punti mantenendo però la prima posizione, mentre Bonaccini di punti ne ha persi 7, mantenendo il secondo posto che deve però dividere con Fedriga che ha confermato il livello di gradimento di 12 mesi fa.

Secondo il sondaggio di Swg, Solinas è il governatore che ha perso più consensi (-8 punti) mentre i migliori risultati sono quelli di Bardi (Basilicata), con 6 punti di crescita, ed Emiliano (Puglia) con 3 punti. I cali maggiori, dopo quelli di Solinas e Bonaccini, il sondaggio segnala quello di De Luca (-6) e Toti (-5).


“Schifani penultimo nella classifica dei presidenti di Regione? Logica conseguenza, visto che finora non ha fatto nulla”.

Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca a commento della classifica Swg che relega il presidente della Regione Siciliana al penultimo posto tra i governatori, davanti soltanto al Presidente della Sardegna.

“Comunque – continua Antonio De Luca – il centro destra può quasi gioire, dato che c’è chi ha fatto (o meglio non ha fatto) peggio di lui. E, viste le premesse, non era per nulla facile. Speriamo che questo serva a fare  cambiare drasticamente rotta a questo governo delle chiacchiere,  la solenne bocciatura questa volta arriva dai cittadini e non dall’opposizione”.

“Purtroppo la realtà è sotto gli occhi di tutti – conclude il capogruppo M5S – questo giudizio non ci meraviglia per niente. Proclami a parte sul caro voli (che non hanno prodotto nulla) questo governo non ha fatto niente per i siciliani, se non cercare di affossarli definitivamente con l’ok al progetto di legge sull’autonomia differenziata di Calderoli (già autore del famigerato “Porcellum”) che rischia di mettere la pietra tombale sul futuro della Sicilia. È proprio vero che al peggio non c’è mai fine: con Musumeci credevamo di aver toccato il fondo, Schifani ci ricorda che è sempre possibile scavare.

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