Il primo vero confronto tra la municipalizzata Ghelas e il Comune di Gela che è il socio unico si svolgerà il primo ottobre. Per quella data l’amministratore unico Guido Siragusa ha convocato un’assemblea nel corso della quale relazionerà al sindaco Terenziano Di Stefano della situazione finanziaria dell’ente. Si tratterà del nuovo contratto e del nuovo piano industriale della società.
Guido Siragusa sottolinea che “la Ghelas oggi non sta bene. A livello finanziario pesa un debito con gli enti pensionistici che risale al 2009, ammonta a 900 mila euro e produce interessi. Ha poi difficoltà derivate dal 50% di personale tecnico andato in pensione e non rimpiazzato”.
< Oggi la Ghelas ha bisogno di cambiare pelle e va guidata in questo – evidenzia l’amministratore unico- la municipalizzata deve passare da una gestione di somministrazione di lavoro a una società che gestisce servizi che gli danno l’autonomia finanziaria necessaria ad emanciparsi dal Comune. Con quest’ultimo nella nuova convenzione vanno previsti servizi che rendono al Comune e alla Ghelas. Mi riferisco all’efficientamento energetico che abbiano già realizzato per il 70% in città facendo risparmiare tanti soldi al Comune. Ma anche alla gestione dei cimiteri, di una parte dei tributi, del condono edilizio. Su questo solco che è poi quello che ci è stato indicato dal sindaco, bisogna nuoversi. Ghelas deve poter aumentare il suo personale ed uscire fuori dalla spesa corrente. Con il nuovo contratto bisogna andare verso questa direzione>.
Nell’ assemblea del 1 ottobre c’è un punto più di carattere tecnico- politico il cui inserimento è stato voluto dal sindaco. Riguarda la verifica della procedura di nomina dell’amministratore unico nella seduta del 31 maggio. Si ritorna insomma alla questione della revoca dell’ing. Inferrera da parte del sindaco Greco (cosa mai successa e soprattutto in campagna elettorale) e la nomina di Siragusa.
<Non so perché il sindaco abbia voluto l’ inserimento di quel punto e non tocca a me discutere di quell’assemblea precedente alla mia nomina. Esistono delle regole di diritto e credo che in quell’assemblea le abbiano seguite. Altro non sono in condizioni di dire su questo aspetto>- conclude.