Si è svolta questo pomeriggio a Gela la semifinale nazionale dei Campionati internazionali di Giochi matematici, organizzate dal Centro Pristem-Eleusi dell’Università Bocconi di Milano. La manifestazione giunta alla 32º edizione nazionale e alla 23º per la sede di Gela è articolata in ben quattro fasi e i concorrenti devono risolvere un certo numero di quesiti, di solito tra gli 8 e i 10, in 60 o 90 minuti per la categoria C1 (prima e seconda media) e in 90 o 120 minuti per le altre categorie.
Un gioco matematico è un modo appassionante di avvicinarsi alla matematica, è un problema con un enunciato divertente e intrigante che suscita curiosità e la voglia di fermarsi un po’ a pensare. Molte volte la stessa soluzione sorprenderà poi per la sua semplicità ed eleganza. Non è necessaria la conoscenza di nessun teorema particolarmente impegnativo o di formule troppo complicate. Occorre invece la capacità di ragionare, un pizzico di fantasia e quell’intuizione che fa capire che un problema apparentemente difficile è in realtà più semplice di quello che si poteva prevedere.
La prima fase, i quarti di finale, si è svolta online il 28 febbraio. Gli iscritti per Gela sono stati 1200 e di questi circa 700 sono stati ammessi alla semifinale nazionale tenutasi presso la sede del Liceo delle scienze umane “Dante Alighieri”. Requisito di ammissione alla Semifinale era la risoluzione corretta di almeno tre quesiti.
I primi classificati della semifinale, suddivisi per categoria, saranno ammessi alla finale nazionale che si svolgerà a Milano, presso l’Università Bocconi, nel pomeriggio di sabato 10 maggio 2025. In quest’occasione verrà selezionata la squadra che rappresenterà l’Italia alla Finale internazionale di fine agosto. La Responsabile per la sede di Gela è la prof. Angela Amato
La mostra “Re-Umana: A.I. Amore & Ispirazione”, nata per gli spazi dell’Ex Gargallo di Ortigia dal 25 aprile al 4 maggio 2025, è un’installazione immersiva che fonde arte contemporanea e memoria, spiritualità e tecnologia, radicandosi nel passato per interrogare il presente. Le opere di Mario Morgan Martinez, in arte Avocado Art Sicily, prendono vita da materiali di recupero come tele, legni, cemento, frammenti di barche, in un’alchimia che trasforma il detrito in linguaggio poetico.
Nel cuore della mostra, la sigla A.I. assume un significato doppio e provocatorio. Se da un lato evoca il mondo dell’Artificial Intelligence, dall’altro viene ribaltata e riscritta dall’artista come Amore & Ispirazione: due forze primigenie, profondamente umane, che attraversano l’arte come motore e visione.
L’installazione è concepita in stretta relazione con l’identità del luogo, l’ex istituto scolastico Gargallo: attraverso una sequenza di visioni sospese tra sogno e memoria, l’artista conduce lo spettatore in un rito contemporaneo, dove ogni frammento racconta una tensione collettiva e ogni segno affiorato diventa una voce dell’anima.
Si moltiplicano a Gela le iniziative del ricordo di Papa Francesco in contemporanea con la Veglia di Roma.
Il Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo” e il Gruppo Archeologi Geloi ha reso omaggio a Papa Francesco nella Mostra d’Arte “Il sacro nell’arte. Pasqua a Gela” in corso fino al 26 aprile a Palazzo Ducale. Il direttore artistico della mostra, Emanuele Zuppardo, ha esposto un’opera inedita del maestro Antonio Occhipinti che dipinge il papa in tre sfaccettature.
Il pittore di Gela era stato ricevuto dal santo padre in occasione della donazione di un suo ritratto e, successivamente, in Piazza San Pietro, Papa Francesco ha firmato di proprio pugno un’opera di Occhipinti “La cena di Emmaus” ora in mostra nella Casa della misericordia di Gela. L’altra opera presente nella mostra d’arte è un ritratto del pittore Pietro Attardi, un olio su tela.
Un omaggio al Papa, una voce fuori dal coro, che fino all’ultimo si è speso per gli ultimi, scontrandosi con i potenti della terra, i padroni delle armi e criminali autori di genocidi e di sterminii di uomini, donne e bambini inermi.
La mostra, inaugurata il mercoledì santo alla presenza di un numeroso pubblico e di amanti dell’arte comprende opere di elevata fattura del compianto Antonio Occhipinti, di Dario Vitale, di Franco Iudici, di Francesco Passero, di Giovanni Iudice, di Giuseppe Forte, di Giovanni Battista Di Dio, di Giuseppe Santopà, del maestro Giuseppe Tuccio, di Pietro Attardi e della bravissima Rita Castellano ed icone del bravissimo pittore Sebastiano Russotto.
Sono anche presenti sculture di Roberto Tascone, Rocco Cuvato e Giuseppe Alessandro di San Cono e fotografie sulla passione di Cristo di Antonio Pignato, Emanuele Cuvato, Fabio Cafà, Francesco Cerniglia, Giuseppe Cirignotta, Maria Rita Cavallo, Peppe Ferreri di Butera, Roberto Virdiano. Tante opere che parlano di bellezza in questo momento triste di passione del mondo minacciato da turbini di guerra.
Ieri sera nella chiesa di Sant’Angostino una riflessione meditata sulla sua figura.
In seguito alla proclamazione del lutto nazionale di cinque giorni deliberato dal Consiglio dei Ministri per la scomparsa del Sommo Pontefice Francesco, dalla giornata di oggi e fino a sabato 26 aprile, giorno della cerimonia esequiale, nell’atrio della Prefettura di Caltanissetta, è disposta l’apertura di un registro di condoglianze a disposizione dei cittadini che desiderino manifestare in forma diretta il proprio cordoglio.
Lo ha reso noto il Prefetto di Caltanissetta Chiara Armenia.