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Gloria Hoffman Boemia a Gela per raccontare la sua storia

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Gloria Hoffman Boemia a Gela per raccontare la sua storia, su invito della comunità evangelica Chiesa sulla Roccia. Il 23 giugno alle16.30, sarà ospite nella sede di vi Rimini per parlare alle donne. Con lei le professioniste Valera Caci, Selenia Campanaro, Aurora Ranno, Rosa Radicia e l’artista Pamela Arces.

Una storia nata con l’ amore e finita col tentato omicidio. Aveva 21 anni, faceva la modella curvy, ancora alle sue prime esperienze nel mondo della moda. La notte del 26 novembre 2014 Ignazio Serata, il suo fidanzato 20 anni più grande di lei, le ha sparato alla testa sfondandole il cranio in un casolare a Sacrofano. «Avevamo cenato insieme e poi non ricordo niente altro. – ha raccontato-

Ho avuto un’amnesia post-traumatica. Stavamo insieme da circa due anni. Altre volte era stato violento e mi aveva maltrattata. Un giorno mi ha attaccata al muro, tentando di strozzarmi. Mi minacciava: ti uccido. Ma non capivo di essere in pericolo. E adesso ripeto a tutte le donne: state attente ai primi segnali di violenza, non sottovalutateli.

Non pensate non mi farà mai del male. State in guardia davanti a comportamenti maschilisti anche lievi, è l’indice che il vostro compagno potrebbe all’improvviso diventare violento. Cerco di far capire alle donne che è possibile ribellarsi e vivere non più sottomesse a un uomo. Molte pensano: a me non succederà, non mi ha mai fatto del male. Se l’avessi capito non mi troverei adesso in queste condizioni. Sono viva, ed è un miracolo. Ma quante ci hanno rimesso la vita per non aver capito in tempo”.

Questa terribile esperienza l’ ha indotta a prendere in mano la sua vita e far del bene per fare riflettere le donne e sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma vissuto da tante donne all’interno di una crisi sociale. Gloria Hoffman Boemia, e’ sopravvissuta a un tentato di femminicidio. I fatti risalgono al 2014, quando a Sacrofano, in provincia di Roma, proprio nei giorni che precedono la data del 25 novembre, il suo compagno, pregiudicato e spacciatore, le ha sparato. Gloria, ha perso un occhio e l’udito da un orecchio; si muove su una sedia a rotelle; presenta parte del cranio ancora deformata dal colpo.

Non ha mai smesso di lottare e il 22 novembre scorso, a 5 anni dal trauma, è tornata a sfilare in una ‘Charity Night’ in favore del centro antiviolenza ‘Marie Anne Erize’. Il suo ex compagno è stato condannato a otto anni di pena, oltre che al versamento di un risarcimento irrisorio in proporzione alle lesioni riportate.

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Attualità

Da stasera Ztl attiva al Lungomare la Ztl

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Da questa sera saranno attivi i varchi elettronici per il controllo della Zona a Traffico Limitato (ZTL) sul Lungomare

L’orario provvisorio di funzionamento è dalle ore 20:00 alle ore 02:00.

Questo orario è in via sperimentale, e al fine di monitorare il flusso veicolare mentre si procederà a breve ad aggiornare l’orario, che sarà modificato dalle ore 21:00 alle ore 02:00.

L’amministrazione comunale invita la cittadinanza a prestare attenzione alla segnaletica presente e al rispetto dei divieti di accesso.

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Da ottobre anche la Sicilia sarà digitale per i pazienti celiaci

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Dal 1° ottobre, anche in Sicilia i buoni per l’acquisto di alimenti senza glutine saranno completamente digitali. Un passaggio atteso da anni che segna una svolta concreta per oltre 18.000 cittadini celiaci dell’isola, che potranno finalmente dire addio alla burocrazia cartacea e accedere ai propri benefici in modo semplice, sicuro e veloce, tramite la tessera sanitaria con microchip.

L’on Scuvera sottolinea che si tratta di un risultato importante, che arriva grazie al lavoro congiunto tra le istituzioni regionali e AIC Sicilia. Abbiamo lavorato insieme per raggiungere un obiettivo chiaro: semplificare la vita delle persone, ridurre gli sprechi e portare innovazione nei servizi sanitari.

Il nuovo sistema, già sperimentato nei mesi scorsi, sarà pienamente operativo su tutto il territorio regionale. I pazienti celiaci potranno utilizzare i buoni digitali presso farmacie, negozi e supermercati convenzionati, senza più ricorrere alla documentazione cartacea.

È un altro passo avanti fatto dalla Regione Sicilia. Continuiamo a lavorare ogni giorno per costruire una Sicilia che non lasci indietro nessuno, soprattutto chi convive quotidianamente con condizioni che richiedono attenzione, cura e strumenti adeguati.

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Cgil e Spi chiedono un confronto sul piano sanitario regionale

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Cgil e Spi ritengono estremamente grave sapere di un piano Regionale della rete ospedaliera che di fatto pregiudicherà la provincia nissena a scapito sopratutto dei presidi minori senza comunque contare delle reali esigenze del territorio, soprattutto nell’area sud del nostro territorio.Di fatto la rete ospedaliera che verrà presentata alla conferenza dei sindaci che si tiene oggi a Caltanissetta non è altro che il risultato di quanto concepito e pensato dalla Direzione dell’ASP di Caltanissetta e inviato alla Regione senza peraltro passare da un confronto con le Organizzazioni Sindacali del territorio.


Il risultato è quello che si tratterà di un pianodi riordino sanitario che non solo non garantirà un’offerta sanitaria adeguata, ma non potrà nemmeno svolgere un ruolo significativo nel sostenere il livelli occupazionali locali.
Affinché la rete ospedaliera territoriale possa rispondere efficacemente alle esigenze reali, è imprescindibile un confronto sindacale aperto e proattivo.

Le organizzazioni sindacali, infatti, rappresentano non solo le istanze dei lavoratori del settore, ma anche un prezioso sensore delle criticità e delle necessità che emergono dal territorio stesso.Questo confronto non dovrebbe essere un mero atto burocratico, ma un momento di reale partecipazione e condivisione di obiettivi, in cui le competenze e le conoscenze di tutte le parti contribuiscono a disegnare una sanità territoriale più efficiente e vicina ai bisogni dei cittadini.In un momento storico in cui la riorganizzazione della sanità territoriale è più che mai all’ordine del giorno, l’assenza di un tavolo di confronto che includa le voci sindacali rappresenta non solo un’occasione persa, ma un vero e proprio vulnus al processo decisionale.
Ignorare il contributo delle organizzazioni sindacali significa privarsi di una prospettiva fondamentale sulle reali esigenze occupazionali e sanitarie del territorio. Significa rischiare di prendere decisioni calate dall’alto, che non tengono conto delle specificità locali e che potrebbero generare inefficienze, insoddisfazione tra i lavoratori e, in ultima analisi, un peggioramento dei servizi offerti ai cittadini soprattutto i più fragili e gli anziani .
Ma fino a quando la Sanita sarà costante ostaggio della politica locale ,regionale e nazionale, non avremo mai interventi mirati alla cura delle persone e alle esigenze dei territori ma solo spazi riservati al miglior offerente pronto a sistemare questioni prettamente clientelari e di maggiore favore.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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