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I Carabinieri ricordano i caduti nell’eccidio di contrada Rigiulfo

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Il 28 gennaio 1946, nelle campagne tra Gela e Mazzarino (Caltanissetta) furono vilmente uccisi otto Carabinieri. Erano i componenti della Stazione Carabinieri di Feudo Nobile ed erano stati sequestrati venti giorni prima dalla banda del bandito Salvatore Rizzo, che, come Salvatore Giuliano, infestava in quegli anni la Sicilia. I banditi, qualche giorno dopo il rapimento, si dichiararono disposti a rilasciare gli ostaggi in cambio della liberazione del capo dell’E.V.I.S., Concetta Gallo, da poco arrestato. Dopo tre settimane di trattative e di inutili rastrellamenti tesi a intercettare la banda dei rapitori, nei pressi di una miniera di zolfo, i militari vennero denudati e falciati a raffiche di mitra e colpi di moschetto in sequenza, assistendo l’uno alla carneficina dell’altro.

I loro nomi sono: Brigadiere Vincenzo AMMENDUNI (nato a Ruvo di Puglia, Bari), Carabinieri Fiorentino BONFIGLIO (nato a Ceriale, Savona), Mario BOSCONE (nato a Palermo), Emanuele GRECO (nato a Lascari, Palermo), Giovanni LA BROCCA (nato a Gioia del Colle, Bari), Pietro LORIA (nato a Roccamena, Palermo), Vittorio LEVICO (nato a Bolognetta, Palermo) e Mario SPAMPINATO (nato a Misterbianco, Catania).

I corpi furono gettati nel pozzo di una zolfatara abbandonata, dalla quale ciò che restava di loro fu recuperato solo alcuni mesi dopo.

In memoria dei caduti, il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha tributato, nel 1950, un Encomio Solenne a ciascuno di essi e, il 5 aprile 2016, il Presidente della Repubblica ha concesso loro la Medaglia d’Oro al Valor dell’Arma dei Carabinieri “alla memoria”.

Ieri mattina, dopo 78 anni, è stato commemorato a Mazzarino (CL) il loro sacrificio, con una semplice ma sentita cerimonia alla quale hanno preso parte Michele AMENDUNI, figlio del Brig. Vincenzo AMENDUNI e Lucia DAINO, nipote del Car. Fiorentino BONFIGLIO.

Il Colonnello Vincenzo PASCALE, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Caltanissetta, il Sindaco di Mazzarino Dr. Vincenzo MARINO, il Procuratore di Gela facente funzioni D.ssa Lucia MUSTI, e il Ten. Col. Marco MONTEMAGNO, Comandante del Reparto Territoriale dei Carabinieri di Gela, hanno deposto una corona d’alloro sul monumento che, all’interno del cortile della Caserma della Stazione Carabinieri di Mazzarino, ricorda il sacrificio degli otto caduti.A seguire presso la chiesa di Mazzarino è stata celebrata una Santa Messa di suffragio officiata da don Giuseppe D’Aleo.

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Il gelese Di Gennaro al Salone Internazionale del Libro di Torino

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Ci sarà anche la Sbs Edizioni al Salone Internazionale del libro, previsto dal 15 al 19 maggio a Torino. L’appuntamento si terrà presso lo stand E36 al Pad 1, allestito secondo un concept immersivo pensato per accogliere il pubblico in uno spazio evocativo ispirato al tema della fiera: “Le parole tra noi leggere”.

La Sbs Edizioni è molto legata agli autori siciliani: ultimamente ha prodotto “Impunita” del gelese Nunzio Di Gennaro e “Ventex” della catanese Rosalba Mio. Alla più importante fiera del libro e della cultura, cuore pulsante dello stand sarà una parete interattiva dedicata alla partecipazione dei visitatori, invitati a lasciare una parola o una frase legata al tema della manifestazione. Le frasi raccolte andranno a comporre una vera e propria mappa collettiva, simbolo di condivisione e riflessione. A chi parteciperà all’iniziativa saranno distribuiti. Durante tutte le giornate della manifestazione, presso lo stand saranno disponibili per il firmacopie lo stesso Nunzio Di Gennaro, Alessio Tanzi, Augusto Boeri e Matt Bellino pronti a incontrare il pubblico e a condividere le loro pubblicazioni.La partecipazione di Sbs Edizioni al Salone del Libro 2025 rappresenta un nuovo tassello di un percorso editoriale fondato sull’ascolto, sulla qualità della scrittura e sulla relazione con il lettore. Ogni libro, ogni autore, ogni parola, sarà parte di una narrazione condivisa.

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Papa: il cordoglio de “Il Popolo della Famiglia”

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Roma – Nicola Di Matteo, segretario nazionale de Il Popolo della Famiglia, esprime la più sentita gratitudine al Santo Padre «per il Suo operoso impegno per la difesa della vita, di ogni vita, dal concepimento alla morte naturale, e per la promozione dell’unione familiare».

Ricordando l’incontro in Piazza San Pietro del 17 ottobre 2018, in cui Papa Francesco, circondato dal Popolo della Famiglia, aveva incoraggiato a «continuare a difendere la famiglia, la vita e il diritto alla libertà educativa dei genitori», Di Matteo sottolinea come quelle parole siano rimaste «un faro di speranza e di responsabilità per tutto il nostro movimento».«Il Popolo della Famiglia ringrazia Papa Francesco – continua Di Matteo – per aver ribadito con assoluta convinzione il No all’aborto quando affermava che l’aborto: “È come affittare un sicario per risolvere un problema”, all’eutanasia e alla propaganda gender; per aver difeso l’identità e il ruolo insostituibile della mamma, del papà e dei nonni; e per aver saputo coniugare i principi della tradizione con l’apertura alle esigenze di un’umanità segnata dal peccato, ma redenta dalla Croce.Risuonano ancora le parole di Papa Francesco che, nel tempo della “guerra mondiale a pezzi”, vedeva la Chiesa come un grande ospedale da campo, una chiesa semplice, “in uscita” verso gli ultimi e i diseredati».

A nome di tutto il Popolo della Famiglia, Nicola Di Matteo affida a Dio l’anima di Papa Francesco con questa intensa preghiera:«O Signore,accogli nel Tuo regno il nostro amato Santo Padre Francesco,che con umiltà e coraggio ha servito la Tua Chiesa e difeso la Vita.Sostieni la sua anima nella luce eterna,concedi a noi fedeli di proseguire il suo cammino di verità e carità,e uniscici nel suffragio della Chiesa Universale.Amen.»Il Popolo della Famiglia si unisce alla preghiera della Santa Madre Chiesa e invita tutti i fedeli a partecipare alle celebrazioni di suffragio in onore di Papa Francesco.

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A Siracusa la mostra “Re-Umana”: un atto di resistenza poetica tra materia viva e visioni interiori

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La mostra “Re-Umana: A.I. Amore & Ispirazione”, nata per gli spazi dell’Ex Gargallo di Ortigia dal 25 aprile al 4 maggio 2025, è un’installazione immersiva che fonde arte contemporanea e memoria, spiritualità e tecnologia, radicandosi nel passato per interrogare il presente. Le opere di Mario Morgan Martinez, in arte Avocado Art Sicily, prendono vita da materiali di recupero come tele, legni, cemento, frammenti di barche, in un’alchimia che trasforma il detrito in linguaggio poetico.

Nel cuore della mostra, la sigla A.I. assume un significato doppio e provocatorio. Se da un lato evoca il mondo dell’Artificial Intelligence, dall’altro viene ribaltata e riscritta dall’artista come Amore & Ispirazione: due forze primigenie, profondamente umane, che attraversano l’arte come motore e visione.

L’installazione è concepita in stretta relazione con l’identità del luogo, l’ex istituto scolastico Gargallo: attraverso una sequenza di visioni sospese tra sogno e memoria, l’artista conduce lo spettatore in un rito contemporaneo, dove ogni frammento racconta una tensione collettiva e ogni segno affiorato diventa una voce dell’anima.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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