Fronte comune dei sindacati contro il Presidente della Srr che ha detto a chiare note che i lavoratori devono accettare le condizioni imposte dall’Ente oppure verranno assunte altre unità. I rappresentanti sindacali hanno fatto appello ai sindaci della 5 terre affinchè non firmino i contratti.
“Ci auguriamo che i sindaci dei comuni di Sommatino, Riesi, Mazzarino e Niscemi non firmino i contratti attuativi del servizio di raccolta dei rifiuti. Abbiamo recepito, con grande preoccupazione, le dichiarazioni del Presidente della Srr Sud che ha affermato mezzo stampa che i lavoratori della ditta Tekra che dovrebbero transitare alla impianti Srr sud se non firmeranno – Rosanna Moncada segretario generale Cgil, Angelo Polizzi della Fp Cgil, Emanuele Gallo segretario Cgil, Mario Stagno FIT CISL (Ag. Cl. En), FIT CISL (Ag. Cl. En) Vincenzo Mudaro della Uil, Filippo Manuella della UIL Trasporti –
la Impianti troverà altro personale e aggiunge che sarà facile rimpiazzarli visto la lista di disoccupati che hanno voglia e bisogno di lavorare. Parole pesanti e offensive che suonano come un vero e proprio avvertimento per i 47 lavoratori in servizio presso i comuni delle 5 terre : o si accettano le condizioni imposte dalla impianti Srr sud o si resta fuori. Condanniamo e stigmatizziamo le dichiarazioni del Sindaco Balbo e le modalità della Impianti Srr nell ‘ assumere il personale perché contrarie alla normative contrattuali vigenti nel comparto di riferimento e adottate con la prepotenza di chi ritiene di poter disporre del destino lavorativo di
persone ,lavoratori che per anni hanno assicurato e garantito un servizio essenziale come quello della raccolta dei rifiuti.
Rileviamo un gravissimo messaggio nelle parole di Balbo e ci auguriamo che i Sindaci dei Comuni di Sommatino, Riesi, Mazzarino e Niscemi abbiamo cura di questi lavoratori e delle loro famiglie. Un modo semplice per dimostrare in questi tempi di pandemia la vera attenzione per un mondo del lavoro che inesorabilmente sembra andare sempre più verso la precarietà e contro la dignità del lavoro”.