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I testimoni di Geova tornano ad evangelizzare porta a porta

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GELA – Dopo una pausa di 30 mesi a motivo della pandemia, dal 1° settembre i Testimoni di Geova tornano in tutto il mondo a svolgere quello per cui sono soprattutto noti: l’evangelizzazione di porta in porta. Nell’occasione verrà offerto a tutti il primo corso interattivo per conoscere la Bibbia.

Piero Maltese, portavoce locale per la Sicilia, ha detto: “Pandemia, guerre, crisi economica, problemi sociali: questi due anni e mezzo ci hanno tolto molte delle certezze che avevamo. La Bibbia però può aiutarci a ricostruire delle certezze migliori, più solide. Il corso biblico interattivo combina testo scritto, immagini, video e audio, permettendo a persone di ogni età di comprendere in modo semplice il messaggio di speranza delle Sacre Scritture”.

L’anno scorso i Testimoni hanno tenuto ogni mese in media cinque milioni di corsi biblici in tutto il mondo, di cui 100.000 solo in Italia. Il programma del corso permette di imparare ciò che la Bibbia insegna su vari argomenti, per esempio, come trovare la felicità, perché l’odio e la sofferenza non fanno che aumentare e quale futuro ci aspetta.

Giuseppe di 37 anni, parlando di come il corso biblico lo ha aiutato a migliorare la propria vita, racconta: “Sono cresciuto con un temperamento aggressivo e violento. Facevo abuso di alcol, mi drogavo, giocavo d’azzardo e avevo problemi con la legge. Quando ho iniziato a studiare la Bibbia con i Testimoni di Geova la mia vita è completamente cambiata. Sono diventato una persona mansueta, ho la coscienza pulita e sono felicemente sposato”.

La partecipazione al corso biblico interattivo è gratuita e non comporta alcun obbligo. Il libro di testo principale utilizzato è la Bibbia stessa. Tramite questo corso, i Testimoni di Geova desiderano semplicemente far conoscere ciò che la Bibbia insegna, lasciando che ognuno decida personalmente in cosa credere e quali scelte fare nella vita.

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Attualità

Ministero della Difesa ed Eni consolidano accordo per la sicurezza del Paese

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Ol Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e l’Amministratore Delegato di Eni,Claudio
Descalzi, hanno siglato a Roma un Protocollo d’Intesa. L’accordo consolida la collaborazione strategica su security e valutazione dei rischi attraverso la condivisione di esperienze e informazioni, che possano integrare le reciproche
competenze acquisite nelle diverse aree geopolitiche di comune interesse.
In quest’ambito sono inclusi gli scenari relativi alla protezione delle infrastrutture e i siti di importanza strategica per gli interessi nazionali, le attività congiunte di assistenza alle comunità locali, la
promozione della cultura dell’innovazione, con particolare attenzione alle nuove tecnologie e anche agli aspetti organizzativi, formativi e addestrativi.


“La firma di oggi segna un passaggio significativo e consolida la sinergia che c’è da sempre, econtinuerà ad esserci, tra il Ministero della Difesa e l’Eni. Ho voluto fortemente questo accordo che
ci impegnerà in progetti strategici per la sicurezza e l’innovazione. Questa partnership riflette l’impegno condiviso per la Difesa nazionale e il benessere delle comunità locali. Il nostro obiettivo è
costruire un futuro sicuro e innovativo per l’Italia”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto.
L’Amministratore Delegato di Eni Claudio Descalzi commenta “L’accordo odierno rafforza lacooperazione già in essere e conferma l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato quale efficace strumento di gestione dei rischi a tutela delle attività strategiche e delle iniziative
economiche e industriali nazionali. Come Eni lavoriamo per la sicurezza energetica italiana, abbiamo importanti obiettivi comuni e per questo dobbiamo fare squadra e lavorare insieme per il Paese”.

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Annullato il concorso dei forestali

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Tutto da rifare. Il concorso per l’assunzione di 46 agenti forestali, il cui esito aveva sollevato più di un sospetto, verrà annullato. Lo ha annunciato il presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, dopo avere ricevuto la relazione degli ispettori che nominati a novembre. Il concorso aveva visto come vincitore il figlio dell’ex capo della Forestale, Giovanni Salerno. Andato in pensione prima dello svolgimento del concorso, era stato però lo stesso Salerno a nominare il presidente della commissione esaminatrice prima del pensionamento. Al figlio dell’ex dirigente, Alessio Maria Salerno, erano state attribuite come esatte tutte e 60 le domande a risposta multipla del concorso, sebbene una avesse solo opzioni sbagliate. Il quesito era sul numero di deputati all’Assemblea Regionale: le opzioni erano “60, 90, 120” ma all’Ars siedono 70 deputati. Un esito quindi che aveva destato più d un sospetto e che aveva portato il presidente Schifani a istituire il collegio di ispettori: “Il dirigente generale del comando del Corpo forestale dell’epoca, infatti, avrebbe dovuto astenersi dal nominare il presidente della commissione di concorso, trovandosi in conflitto di interessi”, questo emerge dalla relazione sottoscritta dal collegio ispettivo della Regione. Una relazione che è stata già trasmessa al dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica per l’annullamento della prova.

 È stata accertata dal collegio ispettivo nominato dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, l’illegittimità degli atti della procedura concorsuale per l’assunzione di 46 agenti forestali. Già ai primi di novembre, a seguito di alcune notizie giornalistiche, la presidenza della Regione si è immediatamente attivata per l’accertamento dei fatti, coinvolgendo i vertici delle strutture amministrative regionali. Il collegio, formato dal segretario generale, dall’avvocato generale e dal suo vice, ha concluso oggi i lavori. Dall’ampia relazione presentata al presidente della Regione emerge che “il dirigente generale del comando del Corpo forestale dell’epoca, infatti, avrebbe dovuto astenersi dal nominare il presidente della commissione di concorso, trovandosi in conflitto di interessi”, afferma una nota della Regione.
    Tale principio ha trovato conferma nella giurisprudenza amministrativa del Tar Sicilia e del Consiglio di giustizia amministrativa.
    La relazione è stata già trasmessa al dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica per i consequenziali adempimenti di legge e l’adozione dei provvedimenti in autotutela. Secondo alcune indiscrezioni, primo classificato al concorso sarebbe il figlio dell’ex dirigente generale del corpo Forestale fino a febbraio 2023. Sarebbe stato proprio quest’ultimo a scegliere i componenti della commissione giudicante del concorso a cui hanno partecipato oltre 20 mila candidati.
    “Rincresce per i tanti giovani che con sacrificio hanno partecipato alle prova del concorso – dice Schifani – ma l’annullamento degli atti, come indicato dal collegio ispettivo e in sintonia con la giurisprudenza amministrativa, è a questo punto l’unica soluzione percorribile per ripristinare la legalità violata e consentire una partecipazione, con pari opportunità, a tutti i concorrenti. Sono certo che in poco tempo saranno selezionati i migliori”. (ANSA).
   

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Alla scoperta del borgo di Santa Caterina Villarmosa

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Caltanissetta- Un sabato di inizio dicembre, un piccolo borgo dell’entroterra siciliano e la magia di attraversarne le strade e le piazze sotto il sole tiepido e i primi profumi del Natale.

Così il Fai immagina l’evento che si svolgerà tra le vie del borgo di Santa Caterina Villarmosa il prossimo 9 dicembre.


Per scoprire e raccontare una delle più belle storie di riscatto e coraggio femminile della seconda metà del ‘900: quella delle ricamatrici di Santa Caterina e delle trine siciliane.


Un viaggio tra monumenti ed opere d’arte attraverso un itinerario guidato da Apprendisti Ciceroni ed un palazzo comunale che per un giorno si trasforma ad accogliere turisti e cittadini.


Il piano terra del Palazzo Comunale ospiterà un’esposizione di ricami e lavorazioni artistiche.
Al primo piano dello stesso si terrà per l’intera giornata un workshop di ricamo e tessitura con la
partecipazione degli artisti Giovanna Seminatore e Simone Mezzatesta e il contributo delle ricamatrici Maria la Monica, Maria Frattallone, Maria Pastorello, Rosetta Presti e Maria Grandeppiero.


La sala consiliare al 2° piano alle 11 si riempirà delle voci dell’incontro dibattito dal titolo ‘L’arte del ricamo’. Il valore di una comunità. Aperto dai saluti del sindaco Giuseppe Ippolito e moderato dalla Delegata FAI Rosa Gangi, l’incontro vedrà sul palco numerosi protagonisti.


Fiorella Falci, giornalista e Delegata FAI Cultura per la provincia di Caltanissetta;
Dafne Anastasi, sindacalista; Guia Risari, scrittrice e autrice del libro Il filo della speranza;
Anne Clemence de Grolée, artista francese;
Giovanna Seminatore, artista e titolare del laboratorio 8MANItessuti; Piero Di Pasquale, titolare della start-up MANIMAworld.


La poetessa Antonella La Monica.
Saranno inoltre presenti Pina ed Orsola Rotondo, figlie della ricamatrice Filippa Pantano, fondatrice
della cooperativa La Rosa Rossa.


Tante voci per raccontare una storia della nostra terra. Una festa di paese con la musica dei bambini dell’Istituto Comprensivo Statale Santa Caterina Resuttano e gli artisti locali Maria Carmela Salamone, Claudio Liotta ed Erika Calabrese.


Ed i mercatini di Natale, che un po’ di magia natalizia rende sempre tutto più bello.
L’evento, patrocinato dal Comune di Santa Caterina Villarmosa, si terrà sabato 9 dicembre dalle 10 alle 16.

Sarà poi l’occasione per rivivere i momenti migliori di questo anno che sta per concludersi e dare qualche anticipazione sulle iniziative in cantiere per quello venturo.
L’appuntamento è presso il Palazzo Comunale del borgo.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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