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L'occhio del bello

Il “Cammino Adagio” di Walter ed Elisa tra le bellezze di Sicilia

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Non è facile mettersi in cammino. Significa essere disposti ad accettare, anzi ad accogliere, il rischio. Il rischio di fare i conti con imprevisti di ogni tipo. Il rischio di ritrovarsi soli, fisicamente e spiritualmente. Per mettersi in cammino serve grande coraggio. E anche una grande apertura verso il mondo, verso gli altri, verso la natura con le sue impervie strade, soprattutto in un momento così grave dal punto di vista storico come quello che stiamo vivendo. Ma loro hanno questo coraggio e questa forza. Una grande voglia di vivere e scoprire. Walter ed Elisa sono i protagonisti di “Cammino Adagio”, un progetto che li vedi attraversare a piedi la Sicilia dallo scorso ottobre. Qualche giorno fa l’approdo in città per una sosta di pochi giorni, accolti dal comitato di Gela della Via Francigena Fabaria guidato da Pierluigi Pappalardo.

Walter è trentino, Elisa è veneta. Entrambi amano l’arte, la vita, la natura e con questa esperienza stanno conoscendo meglio la nostra terra. «La Sicilia ci sta dando una grande sensazione di familiarità e umanità – spiega Walter –, c’è sempre chi si preoccupa per te. I paesaggi dell’entroterra palermitano, verso Corleone, ci hanno restituito colori suoni e odori capaci di proiettarci indietro nel tempo, sembrava di vivere in un’altra epoca. Un altro momento molto bello l’abbiamo vissuto da Agrigento verso Palma e Licata, camminare lungo il mare è fantastico». «Ascoltare il silenzio ti trasmette un’energia profonda – dice Elisa –, l’energia della terra che ti accoglie e ti avvolge. Una sensazione intensa. Poi arrivare alla spiaggia e camminare di fianco al mare è stato incredibile. Un’altra visuale, altra prospettiva, altre tradizioni. E una totale connessione con la natura».

In un momento in cui c’è tanta diffidenza, è bello e dona speranza condividere un messaggio di apertura, di ricerca e condivisione: «È un’apertura interiore che ci permette anche di aprirci verso l’altro – sottolineano –, conoscendo se stessi attraverso gli altri. È il cammino che rende possibile tutto questo. Ti dà un punto di vista privilegiato sul mondo anche grazie al lavoro fisico, alla fatica e alla grande gentilezza che incontriamo ogni giorno».  

Walter ed Elisa in uno dei tanti selfie “siciliani”

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Il ricordo della maestra Gabriella Tasca, gli alunni in scena al teatro Antidoto

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“Un fiore per te. Il talento in… Tasca”. Con uno spettacolo ricco di emozioni, ricordi e musica, gli alunni delle classi quarte della scuola “Luigi Capuana” diretta dal prof. Maurizio Tedesco, sezioni E-F-G, sono stati protagonisti con il loro talento per onorare la maestra Gabriella Tasca, recentemente scomparsa. «Amica e collega semplicemente meravigliosa», la ricorda così l’insegnante Loredana Palmeri.

La compagnia Antidoto, diretta da Emanuele Giammusso e Guglielmo Greco, ha concesso l’utilizzo del teatro gratuitamente per questo nobile scopo. Ogni alunno ha portato sul palco il proprio talento, nella più ampia libertà: dal canto alla danza, dallo sport alla musica e poi ancora la recitazione, la pittura su tela, la poesia, la scrittura creativa e tanto altro.

Presente anche la famiglia della compianta maestra Gabriella. Lo spettacolo, alla cui organizzazione ha collaborato la coreografa e insegnante di danza Giada Gentili, è stato caratterizzato da «momenti di grande commozione e ricchi d’amore – sottolinea ancora la maestra Palmeri – verso una persona veramente speciale, ma non sono mancati i momenti divertenti e spensierati, che solo i bambini riescono a donare».

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Il memorial “Totò Sauna”, chiusura questa sera nel ricordo di un grande amico 

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Si chiude questa sera la seconda edizione del memorial dedicato a Totò Sauna. Un anno fa la scomparsa prematura di una persona apprezzata e amata da tanti. Lo ricordiamo ancora bene il suo carisma, e lo ricorderemo sempre, che lo caratterizzava così come il suo temperamento, la sua passionalità.

Ispettore della polizia municipale, impegnato nell’associazionismo e nel volontariato, cronista sportivo e grande tifoso del Gela Calcio e della Roma. Totò ci ha lasciato un esempio fatto di educazione, gentilezza e bontà d’animo.

Tanti amici l’hanno ricordato in queste sere proprio nel memorial che vede impegnate le squadre dei giornalisti locali, dei vigili urbani, del Roma club e dei gruppi scout Agesci. La cerimonia di premiazione dalle 22 al centro sportivo Pignatelli: una festa nel nome di Totò, che da lassù continua a guardarci. Ci manca, ma continua a fare il tifo per noi.

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Mini olimpiadi, chiusa la 13º edizione: positivo il bilancio della due giorni alle Mura 

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È positivo il bilancio della 13º edizione delle Mini olimpiadi di atletica leggera. Circa un migliaio di bambini e ragazzi, alunni delle scuole dell’infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, hanno preso parte alla manifestazione promossa dall’associazione Green&Sport presieduta da Giuseppe Veletti, instancabile organizzatore e anima dell’evento.

Due le giornate dedicate alle gare nelle varie discipline, svolte tra giovedì e venerdì nello splendido scenario del parco archeologico delle Mura Timoleontee. Hanno aderito all’iniziativa gli istituti comprensivi “Verga”, “Don Milani”, “San Francesco”, “Gela Butera” e “Don Bosco”, la scuola “Capuana”, il polo educativo Padre Giovanni Minozzi e l’istituto Suor Teresa Valsè. La “Capuana”, in particolare, è stata premiata come scuola più numerosa e per il record di premi conquistati. Tanti i momenti di sport, intrattenimento e spettacolo, con la partecipazione di numerose realtà impegnate nell’associazionismo come la Croce Rossa e il Gruppo archeologico Geloi.

Impegnati nell’organizzazione anche gli alunni del Liceo sportivo “Eschilo” e dell’istituto alberghiero “Sturzo”, i testimonial sono invece stati due talentuosi atleti gelesi come Salvatore Bianca e Kimberly Scudera. «Bimbi che giocano insieme, che vincono e piangono di gioia per aver conquistato una medaglia: tutto davvero molto bello. È importante che ci siano ancora queste emozioni e noi dobbiamo preservarle», ha commentato il prof. Veletti. 

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