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Politica

Il candidato De Luca presenta a Caltanissetta la sua squadra

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Presentati oggi a Caltanissetta nel corso di una conferenza stampa i candidati della lista “De Luca sindaco di Sicilia” protagonisti del progetto politico di Cateno De Luca.

«Abbiamo iniziato ieri a Messina – ha spiegato il leader di “Sud chiama Nord” e candidato alla presidenza della Regione Siciliana – e proseguiamo nelle nove province presentandovi gli uomini e le donne che hanno scelto di sostenere il nostro progetto politico. Un progetto politico che ci pone su un livello distante e distinto rispetto all’attuale panorama della politica. Oggi come ieri corriamo da soli senza preoccuparci minimamente di cosa faranno gli altri. Abbiamo la consapevolezza di essere l’unica proposta possibile. Siamo stati i primi a presentare un programma e siamo i primi ad ufficializzare i candidati. Non aspettiamo l’ultimo minuto facendo promesse di seggi o posti. Chiediamo agli uomini e le donne che scelgono il progetto “De Luca sindaco di Sicilia” di fare una scelta senza se e senza ma».

Nel corso della conferenza stampa, sollecitato dai giornalisti presenti, De Luca ha commentato la decisione di Nello Musumeci di tirarsi fuori dalla corsa alla poltrona di governatore.

«Nella notte delle stelle – ha detto De Luca- abbiamo assistito alla caduta di Nello Musumeci. Chiusa questa pagina cosa succederà nel centrodestra? Sono tornati alla carica anche nei miei confronti. Ma noi non facciamo accordi con nessuno. Non li abbiamo fatti con Cuffaro che si sveglia ogni mattina pensandomi, però non ha ancora risposto alla mia domanda. Gli ho chiesto se fosse vero o meno che il fratello è diventato dirigente regionale dell’assessorato Bilancio e Finanza della Regione? Non mi ha risposto.  Non facciamo accordi neanche con Miccichè che in questo momento sta bruciando tutti i nomi di Forza Italia di proposito perché deve dimostrare che ha tentato di indicare come presidente della Regione un rappresentante di Forza Italia. Ma in realtà il suo unico è continuare a fare il presidente del parlamento siciliano. Ecco, ha aggiunto De Luca, questi personaggi devono sparire perché hanno rovinato troppi destini e troppe generazioni. Oggi noi presentiamo una proposta concreta basata sul buon governo e presentiamo candidate e candidati che hanno un passato da amministratore, persone che conoscono il funzionamento degli enti locali e possono dare risposte concrete al territorio. Ecco, ha concluso De Luca, la nostra è una scelta di territorio».

A Caltanisetta sono stati presentati i candidati al parlamento della Regione Siciliana. Sono Marzia Maniscalco, Giampiero Moddafari e Angelo Bellina.

MARZIA MANISCALCO, avvocato a Caltanissetta e autrice di molteplici pubblicazioni scientifiche in materia processuale. «Sono contenta che la presentazione avvenga a Caltanissetta che è la città in cui ho scelto di tornare e dove lavoro. Ho scelto di aderire al progetto di Cateno De Luca perché premia la competenza e la territorialità. De Luca non mi ha chiesto quanti voti avessi o a quale corrente politica appartenessi, mi ha chiesto il curriculum. Mi ha chiesto cosa sai fare. Ed io credo nella politica del fare».

GIAMPIERO MODDAFARI, ingegnere civile, già sindaco del Comune di San Cataldo e oggi consigliere comunale. «Cateno De Luca ha compreso che va premiata la competenza e la mia azione amministrativa è stata improntata sempre a migliorare le condizioni della mia comunità. Accetto questa sfida con uno spirito bene preciso, perché credo che si possano migliorare le condizioni del nostro territorio e che ci siano le condizioni. Noi abbiamo come unico scopo quello di portare avanti le istanze dei cittadini e siamo certi di poterlo farle perché abbiamo in De Luca una guida che ci condurrà nel nostro percorso futuro con la garanzia di ciò che ha già fatto nei comuni in cui ha amministrato».

ANGELO BELLINA consigliere, assessore e già vicesindaco del Comune di Riesi. «Bisogna dare un cambiamento radicale ad una politica becera. Credo in una politica nuova, diversa che sta accanto alla gente. Una politica dell’ascolto che favorisca un pieno sviluppo socioeconomico ed occupazionale, che dia sostegno al mondo agricolo, alla piccola e media impresa, alle famiglie soprattutto quelle disagiate. Che dia entusiasmo ai giovani. Il cambiamento in Sicilia si chiama Cateno De Luca»

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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