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“Il dono dell’immagine”, in libreria le opere di Francesco Savatta

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Saranno interamente devoluti in beneficenza, per sostenere la ricerca medico scientifica per la cura dei tumori, i proventi della vendita della monografia artistica in lingua italiana e inglese, “Il Dono dell’Immagine” – “The Drawing Gift”, delle opere del gelese Francesco Savatta che raccoglie la produzione artistica dell’autore, dagli anni Duemila a oggi, con oltre 130 opere di collezioni private e pubbliche.Autodidatta, fin da piccolo, Francesco Savatta segue la vocazione per il disegno e la pittura ispirandosi alla tradizione rinascimentale. Dopo un periodo di influenza iperrealista inizia a rimodulare la sua produzione raccontando il proprio universo interiore attraverso un’analisi chirurgica del reale disegnato a matita. Dal 2010 sviluppa una nuova tematica legata al rapporto tra inconscio e realtà rappresentando soggetti che nel contesto delle opere diventano surreali. Tecnica in cui eccelle il maestro è la grafite attraverso un disegno di precisione dove oggetti, luoghi e persone vengono riprodotti e deformati oltre le logiche del reale. Donne, carte da gioco, bicchieri in vetro e paesaggi di una natura mediterranea immersa nel mare che convive ai limiti del possibile con l’uomo, sono i soggetti prediletti della sua produzione artistica.Col passare del tempo la sua arte si diffonde oltre Isola, complici le esposizioni e soprattutto i committenti che portano in tutto il mondo le opere dell’artista. Francesco Savatta, già inserito nel Catalogo dell’Arte Moderna di Mondadori (n.54) e riconosciuto tra i migliori artisti del panorama siciliano contemporaneo, ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti da parte della critica nazionale: tra tutti, il Premio Nazionale di Pittura Basilio Cascella del 2018 riconosciutogli per l’opera “Fragilità”.Nel mondo di Francesco Savatta il bianco e nero del disegno è spesso un tratto che racchiude sensazioni, odori, colori che la nostra immaginazione sente, osserva, vede pur non essendoci sulla scena.Intimamente legato a Gela (città in cui vive e lavora), Savatta ne ritrae i volti, le passeggiate sul lungomare, gli scorci più suggestivi, dipingendoli anche su tavole a olio. E poi il mare. Spesso ritroviamo un mare increspato, una scena straziata dal vento, una natura selvaggia che convive forzatamente con l’uomo ai limiti del possibile. La precisione del racconto visivo è animata da una partecipazione empatica palpabile che induce lo sguardo dell’osservatore a fondere l’essenza dell’universo rappresentato, con i suoi luoghi e l’umanità che li popola, con uno stupore emozionato.Le schede tecniche delle opere ed il saggio critico sono stati realizzati da Emanuela Catalano, storico e critico d’arte, già Docente ordinaria di Storia dell’Arte e Conservazione dei Beni Culturali. La pubblicazione della monografia artistica è stata promossa da sponsor locali che hanno creduto fortemente nell’ideazione del progetto contribuendo alla realizzazione dell’opera, già stampata in oltre mille copie e disponibile in librerie italiane selezionate. Il volume è già parte degli archivi della Biblioteca degli Uffizi di Firenze, tra le più ricche biblioteche d’Arte del Mondo e specializzata nel settore storico artistico per rispondere alle esigenze di studio e documentazione della produzione d’eccellenza contemporanea.

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Statua greca in marmo scoperta a Mozia

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Una figura femminile in posa incedente, abbigliata con chitone e himation, priva della parte superiore del torso e della testa. È la statua greca in marmo emersa grazie agli scavi della missione archeologica dell’Università degli studi di Palermo che opera sull’isola di Mozia, in provincia di Trapani, grazie a una convenzione stipulata con la Soprintendenza dei Beni culturali di Trapani.

«Questo ritrovamento – dice l’assessore regionale ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – conferma l’importanza del lavoro di ricerca e tutela che portiamo avanti ogni giorno. Una scoperta importante che testimonia, ancora una volta, quanto la Sicilia sia stata nei secoli un crocevia di civiltà, ma soprattutto quanto l’isola continui a restituirci testimonianze preziose che meritano di essere conosciute e condivise».

La statua è alta 72 centimetri, incluso il piccolo piedistallo su cui poggia i piedi. La frattura del torso non è accidentale ma determinata tecnicamente dal taglio della pietra, poiché era assemblata da almeno due blocchi, come confermato dalla presenza di due fori con i resti di tenoni metallici sulla superficie del taglio.

L’opera è stata rinvenuta all’interno del “Ceramico” di Mozia (Area K), una delle più grandi officine ceramiche puniche del Mediterraneo centrale: giaceva in posizione orizzontale sul margine di una vasca contenente l’argilla usata per la produzione di vasi e terrecotte figurate nel V secolo a.C., il periodo di massimo splendore e vigore produttivo della città. La dismissione della scultura e la sua deposizione sono attribuibili all’ultima fase d’uso dell’officina, probabilmente in concomitanza con l’inizio dell’assedio dionigiano del 397 a.C. È inoltre possibile ipotizzare una sua collocazione originaria all’interno della stessa officina, in connessione con le nuove strutture murarie riportate alla luce nel corso della campagna. La statua conferma la presenza nella città fenicia di capolavori dell’arte greca e aiuta a ricostruire un quadro di strette connessioni culturali nella Sicilia grecopunica.

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Cerimonia di Premiazione “Gorgone d’oro” al club Vela

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Grande appuntamento sabato 19 luglio, alle ore 20.30 nella terrazza del suggestivo Club Vela di Gela, con la cerimonia di premiazione della 25/a edizione del premio di poesia Gorgone d’oro promosso e organizzato dal Centro di Cultura e Spiritualità Cristiana “Salvatore Zuppardo”, in collaborazione con Betania OdV, Cesvop e le associazioni “Gaudium et Spes” di Butera e “Futuramente”.

Riceveranno l’ambizioso premio i poeti Domenico Pisana di Modica, Denise Evelyne Parouty di Chatillon (Aosta), Floriana Raggi di Poggio Torriana (Rimini), Giovanni Zeverino di Santeramo in Colle (Bari), Margherita Neri Novi di Cefalù (Palermo), Donatella Bisutti di Genova e Luciana Salvucci di Colmurano (Macerata).

Saranno assegnati premi speciali a Marco Girardo, direttore del quotidiano Avvenire (Gorgone d’Oro per il giornalismo, in memoria di don Giulio Scuvera), al regista Paolo Licata, per il film “L’amore che ho”, omaggio a Rosa Balistreri; al Fondo Andrea Camilleri di Roma (premio per la Cultura in memoria di Salvatore Zuppardo) ad Alessandra Mortelliti, nipote dello scrittore Andrea Camilleri, di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita e un premio speciale nel ventennale della sua fondazione all’Università degli Studi di Enna Kore alla presenza del Magnifico Rettore Paolo Scollo e della Pro-Rettrice alla Didattica Marinella Muscarà.Il premio nazionale “Gorgone d’Oro” di Gela taglia un traguardo importante che testimonia la longevità, la forza e il valore di un’iniziativa capace, da venticinque anni, di promuovere l’eccellenza culturale, artistica e poetica. Il successo dell’edizione 2025 conferma la vitalità del premio: 192 i poeti partecipanti complessivamente in tutte e tre le sezioni (poesia religiosa o a tema libera, poesia dialettale, silloge poetica e haiku)

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I segretari di maggioranza inviano un chiarimento all’on Scuvera per distendere i toni

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I segretari della maggioranza hanno diffuso un documento in cui trattano degli incontri tenutisi nei giorni scorsi sul tema della sanità, affrontati in pubblica adunanza con le associazioni, con le parti sociali con tutti i rappresentanti politici ed in fine in consiglio comunale in sessione monotematica da cui il Sindaco ha avuto pieno mandato a rappresentare alla politica e alle istituzioni di livello regionale quanto emerso nei vari confronti.


“Con il mandato avuto, insieme ad una delegazione di rappresentanti istituzionali e politici ha portato le istanze delle associazioni, della maggioranza, della minoranza consiliare e dei cittadini gelesi al presidente della Commissione Regionale Sanità. Tutto ciò -,dicono i segretari della maggioranza – è stato fatto nello spirito di un processo rivendicativo e propositivo unitario della politica gelese per l’unico scopo comune che è la salvezza e il rilancio della struttura ospedaliera gelese e del suo territorio. I vari rappresentanti si sono spontaneamente aggregati tenendo conto dell’informativa anticipata da illustrare in Commissione Consiliare Sanità”.


“Nessuno deve sentirsi escluso e nessuno può escludere nessuno da questa battaglia che non è una battaglia partitica, ma una battaglia per il diritto alla salute e alla vita.
La discussione con la Commissione Regionale Sanità si inquadra nell’ottica del confronto preliminare della città con l’istituzione, l’onorevole Scuvera sa che la sua presenza sarebbe stata più che gradita alla discussione di cui tutti sapevano.
Siamo certi che l’onorevole Scuvera parteciperà a tutti gli incontri opportuni, il suo contributo è ben gradito e auspicato come quello di chiunque sia in grado di aiutare la città a risolvere i problemi che l’assillano.Pur tuttavia, se in alcuni casi dovesse essere necessario diramare specifici inviti, nell’interesse dei cittadini, lo faremo”- concludono

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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