‘Il nostro dialetto da amare e tramandare’: progetto dell’Inner Wheel di Niscemi

Niscemi - I siciliani hanno un problema col dialetto: se ne vergognano. Perché è duro, deciso, non affettato eppure tanto espressivo. Le inflessioni sono state, da anni, oggetto di scherno da parte de...

A cura di Liliana Blanco Redazione
28 maggio 2025 15:29
‘Il nostro dialetto da amare e tramandare’: progetto dell’Inner Wheel di Niscemi -
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Niscemi - I siciliani hanno un problema col dialetto: se ne vergognano. Perché è duro, deciso, non affettato eppure tanto espressivo. Le inflessioni sono state, da anni, oggetto di scherno da parte dei nativi del nord Italia avvezzi ad addolcire i fonemi finendo col trasformare i suoni delle sillabe. Il siciliano invece accentua, ricalca, raddoppia, indurisce i suoni. Da qualche tempo però è nata una nuova consapevolezza: il dialetto siciliano ha dato i natali all'italiano, prima della scuola Toscana con i suoi esponenti di rilievo come Dante, Lapo Giani, Guido Guinizelli. Complici i linguisti innamorati di ogni sfumatura dell'italiano e del siciliano. Ad uno dei linguisti siciliani si è rivolto l'Inter Wheel di Niscemi presieduto da Carmelinda Pepi, il prof. Gaetano Vicari, per dar vita al progetto 'Il nostro dialetto da amare e tramandare' in collaborazione con la V A dell'Istituto comprensivo 'Verga', plesso 'Mario Gori'.

Si tratta di un progetto che ha lo scopo di far conoscere agli alunni il patrimonio linguistico locale e di far capire il valore e il significato di alcune tradizioni, nella convinzione che il dialetto sia il maggiore portatore di valori ideali e del patrimonio di un popolo.

L'obiettivo è quello di valorizzare il dialetto niscemese come patrimonio culturale, trasmettendone la ricchezza linguistica e storica ai giovani studenti per creare un legame emotivo tra i giovani e le tradizioni del territorio, con laboratori linguistici, incontri nelle scuole con esperti di dialetto niscemese (anziani del paese, studiosi locali), per insegnare parole, espressioni e modi di dire tipici attraverso attività interattive.

" Ho parlato delle tecniche di fonetica del dialetto di Niscemi. I ragazzi sono rimasti entusiasti, sempre attenti e reattivi. - dice il prof. Vicari - Ho fatto loro comprendere l'importanza del dialetto anche nei confronti di una posizione buona della lingua italiana attraverso un' analisi contrastiva tra dialetto e italiano. Ci sono stati diversi interventi sulla qualità della fonetica niscemese che riesce anche a dare delle risposte fonetiche alla comprensione dell' italiano: e aperta e chiusa, o aperta o chiusa. Le tecniche particolari che fanno capire come l'acquisizione innata del dialetto possa servire per conoscere meglio l' italiano".

Ieri ha avuto luogo la cerimonia di chiusura con la consegna, a tutti i partecipanti di un attestato. L' Inner Wheel Club ha ringraziato la preside Anna Maria Alesci, donando una targa. Targhe alla maestra Rosa Spata insegnante della classe 5^ A dell' I.C. "G. Verga" plesso "Mario Gori" ed al relatore Vicari.

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