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Il Prefetto visita la Questura

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“Sono contenta di essere oggi qua con voi. In questi primi mesi a Caltanissetta ho potuto notare il grande impegno profuso dalla Polizia di Stato”.

Il Prefetto di Caltanissetta, Chiara Armenia, stamattina si è recata in Questura, in visita istituzionale, alla Polizia di Stato. Ad accogliere il prefetto, il Questore Emanuele Ricifari e tutti i funzionari della Questura, dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Gela e Niscemi e delle specialità della Polizia di Stato. Presso la sala Emanuela Loi, la d.ssa Armenia, dopo il benvenuto rivoltole da parte del Questore Ricifari, ha ringraziato tutti i funzionari per l’accoglienza ricevuta. “Sono contenta di essere oggi qua con voi. In questi primi mesi a Caltanissetta ho potuto notare il grande impegno profuso dalla Polizia di Stato”. Il Prefetto Armenia ha ribadito l’importanza del rapporto di massima collaborazione che deve intercorre tra le istituzioni e manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dai poliziotti al servizio della collettività, sia in ambito preventivo sia in quello repressivo. Il Prefetto – nel corso del cordiale incontro – ha affermato che Prefettura e forze dell’ordine devono lavorare in sinergia sul territorio al fine di migliorare la vivibilità urbana dei centri storici dei comuni e per migliorare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Il Questore Emanuele Ricifari, al termine dell’incontro, ha ringraziato la d.ssa Armenia per l’attenzione prestata all’istituzione donandole una targa ricordo. L’incontro si è concluso nella massima cordialità reciproca e nella consapevolezza di un continuo, proficuo e duraturo rapporto istituzionale.

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Attualità

Visita alla scoperta dell’arte al cimitero monumentale con un pubblico folto e attento

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La pioggia non ha fatto saltare stamattina un’iniziativa che si è svolta per la prima volta in assoluto in città.

In tanti hanno partecipato alla visita guidata dal prof.Nuccio Mulè tra i viali del cimitero monumentale alla scoperta dell’architettura e della scultura delle cappelle e delle tombe. Ed anche delle sepolture di uomini che hanno dato lustro alla città.

La visita guidata fa seguito al volume curato da Mulè con il sostegno di Soroptimist ed Associazione ex Allievi del Liceo Classico che è stato dedicato alla storia ed all’arte al cimitero monumentale. Stamattina la spiegazione dal vivo delle tante curiosità e delle tante opere d’arte che sono custodite nel primo cimitero di Gela.Presenti vari soci di club service che hanno ringraziato il prof Mulè per la sua infaticabile azione di valorizzazione del patrimonio della città attraverso gli studi, le pubblicazioni e anche le visite guidate.

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La storia del cane Biagio per sensibilizzare al sostegno verso chi è più fragile 

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Per anni è stato avvistato ai margini della statale Gela-Licata, all’altezza di Manfria. Era un cane inavvicinabile che non permetteva a nessuno di curarlo dalle ferite provocate dai branchi né di sfamarlo, ma poi ha permesso ai volontari dell’associazione Vita randagia onlus di adottarlo.

Così, dal novembre 2023 al mese di febbraio di quest’anno, Biagio è diventato il cane amico di grandi e piccini. Il meticcio simil labrador è venuto a mancare lo scorso febbraio per un male incurabile, adesso il suo ricordo “rivive” grazie all’iniziativa dell’associazione presieduta da Giulia Cassaro e alla scultura realizzata da Leonardo Cumbo, inaugurata ieri alle villette di Macchitella.

L’opera è stata realizzata grazie al contributo delle imprese Cgm srl e Alfa consulting. Presenti anche il sindaco Di Stefano e l’assessore Morgana in rappresentanza dell’amministrazione che ha sostenuto l’iniziativa. Un messaggio di vicinanza e attenzione al prossimo, ad essere più buoni e sensibili verso chi è nelle difficoltà. 

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“Diamo il nostro contributo per far star meglio chi ci sta vicino”

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Aiutare i più deboli e prodigarsi per far del bene verso chi ha più bisogno. Gesti importanti sempre, ma in special modo se a farli è chi in prima persona ha vissuto sulla propria pelle la “potenza” di un bel gesto o di una parola di conforto.

Rocco Ciaramella, gelese che lavora al Nord, racconta in questo modo il suo legame speciale con don Giorgio Cilindrello, il sacerdote che più di tutti gli è stato vicino in un momento particolare della sua vita. Oggi Rocco non dimentica l’affetto e la presenza di don Giorgio, sostenendolo con aiuti materiali già inviati a Cruz del Eje, in Argentina, dove il presbitero si trova in missione.

«Invito la nostra comunità gelese a dare il proprio contributo e sostenere chi ci sta vicino – è l’appello di Ciaramella –, anche attraverso un semplice gesto o un abbraccio. Così ha fatto don Giorgio con me, facendo aprire il mio cuore verso Dio».

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