Giuseppe Conte è arrivato alle 17 a Gela e ha incontrato prima in Casa madre rappresentanti di gruppi ed associazioni poi il comizio in piazza. Ha aperto il coordinatore regionale Nuccio Di Paola parlando del progetto Gela che ha la pretesa di essere da modello a livello nazionale e regionale. “Da Gela deve arrivare un segnale forte a chi ha vessato la nostra terra.Andate a votare” – ha detto.
È toccato al candidato a sindaco Terenziano Di Stefano. “Ci stiamo mettendo la faccia. Abbiamo scelto con la coalizione il verbo costruire. Gela va ricostruita, dobbiamo aprire i centri aggregativi dove i giovani possano riunirsi per promuovere idee.Riguardo alla sanità siamo stati abbandonati da politici che sanno solo scegliere i direttori generali e non sanno governare processi.Noi siamo liberi da condizionamenti” – ha detto. Riguardo alla carenza idrica ha avanzato il sospetto che che è fatta apposta per scoraggiare gente andare a votare.” Lottiamo contro i signori dell’acqua.Scegliete le persone libere” – ha aggiunto.
Conte un’ora dopo il previsto ha iniziato il suo comizio. ” Terenziano è una persona perbene – ha esordito- altrimenti non sarebbe il candidato di una coalizione dove c’è il M5s. Hanno cercato dividerci e buttarci fuori, ci hanno fatto cadere nel cuore della pandemia. Cercano di alterare la realtà arrivano però fino ad un certo punto perché noi siamo nati e costruiti e abbiamo regole ferree per non diventare come altri. Un giornalista pakistano mi ha chiesto perché il M5s non è coinvolto in casi di corruzione. Chi vuole fare carriera non viene con noi e chi sta con noi non va a braccetto con gli imprenditori”.
Giuseppe Conte ha parlato contro chi passa da un partito e l’altro e si porta dietro lo stesso pacchetto di voti.
“È il sistema clientelare costruito giorno dopo giorno quando i diritti diventano favori. Da voi vogliamo un voto convinto e consapevole” – ha sottolineato.
“Gela vive una grave crisi e dissesto finanziario non credete alle promesse di una certa politica. Meloni si è rimangiata le promesse. L’unica che ha mantenuto è che avrebbe fatto guerra ai poveri e non avrebbe risolto la povertà.Oggi abbiamo 5 milioni e 700 mila poveri assoluti. La meritocrazia by Giorgia Meloni è sistemare parenti e amici e candidare Sgarbi alle Europee. Se vorrete dar credito al nostro impegno noi non garantiamo risultati ma un modo far politica trasparente e massimo impegno. Qui c’è tanto da fare contro la disoccupazione e per giovani. Vogliamo destinare 500 mila euro in 5 anni in borse di studio per giovani che non devono andare via. Il Sud deve ribellarsi anche all’autonomia differenziata che sarà una scure E se il sud non darà una risposta forte loro proseguiranno. I nostri candidati in Europa si batteranno contro l’austerità e contro la guerra”.
Poi un siparietto con un no vax. ” Ho chiuso l’Italia per salvare i cittadini, per quelli cine te saremmo morto tutti e se sei di centrodestra vai a guardare i filmati di Meloni e Tajani in piazza che invocavano il lockdown”.
Il presidente dei Cinquestelle ha presentato poi i candidati alle Europee prima di lasciare la piazza.Tanta gente della coalizione di Di Stefano ad ascoltarlo ma non una folla delle grandi occasioni.
Oggi alcuni amici iscritti al Partito liberale italiano si sono dati appuntamento alle 11 al bar Vecchia stazione di Vito Fraglica, già candidato con il PLI nel lontano 1983.Una tradizione che Grazio Trufolo, oggi segretario nazionale, ha voluto riprendere.
All’incontro erano presenti una ventina tra vecchi e nuovi iscritti. Non potevano, certamente mancare l’ing Fabrizio Lisciandra già consigliere comunale nel 1987 nelle file del PLI, l’ng Ignazio Russo già assessore provinciale nel periodo della scesa in campo di Sivio Berlusconi quando assieme ai Liberali costituì il partito Forza Italia. Presenti anche la moglie di Grazio Trufolo e la “liberale da sempre” la signora Marisa Giardino. C”erano pure Gianni Piraino,Scupolito Rino, Vincenzo di Caro ed altri iscritti. Presenti anche l’avv Peppe D’ Aleo ed il commissario della sezione di Gela Gianni Incardona. D
Durante l’incontro, quello che doveva essere un semplice Liberal coffee, informati del compleanno di Grazio Trufolo, si è trasformato n una vera festa con tanto di torta e champagne. Si è parlato di politica ed in particolare di sanità con il commissario Incardona che ha messo in evidenza la frattura creata dal Sindaco che ha minato l’unità raggiunta tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione preferendo di dare priorità agli interessi di partito rispetto agli interessi della città, Finito l’incontro i partecipanti si sono dati appuntamento per il prossimo Liberal coffee a settembre.
Agli attacchi del Pd all’on Scuvera risponde il coordinatore cittadino di FdI Pierpaolo Grisanti.
“Ancora una volta il Partito Democratico – dice Grisanti- si distingue per la sua abilità nel distribuire responsabilità strumentalizzando cinicamente una questione delicata come quella sanitaria e dimenticando, con sorprendente leggerezza, il proprio passato incappando in un’incomprensibile amnesia storica. Le recenti dichiarazioni della segreteria del PD, che attacca Fratelli d’Italia e l’On. Scuvera, sono l’ennesimo tentativo maldestro di riscrivere la storia politica di questa città.È davvero singolare che il PD, partito che ha governato questa città per decenni lasciando dietro di sé una scia di disastri amministrativi, economici e sociali, oggi si erga a paladino della sanità locale. Il passato purtroppo non si cancella e quello che oggi viviamo è frutto e conseguenza diretta di quella politica del passato di cui il PD e i suoi autorevoli esponenti sono stati assoluti protagonisti”.
“Fratelli d’Italia, con la sua giovane classe dirigente (forse e sicuramente meno esperiente dei veterani democratici) è concretamente impegnata nelle sedi istituzionali competenti nella difesa dell’ospedale e dei servizi sanitari, senza cercare visibilità né polemiche sterili, con la consapevolezza che il lavoro parlamentare si misura sulla capacità di “incidere” positivamente nel rispetto delle regole e condialogo istituzionale, non sulla capacità di ottenere favoritismi territoriali. Talvolta, con un pizzico di sana ironia, viene da pensare che sia meglio non riuscire a inciderepiuttosto che incidere come hanno saputo fare loro; visti i risultati tangibili e non contestabili, sarebbe stato meglio, infatti, se loro non avessero inciso affatto sulle sorti di questa città”, con clude Grisanti
La segreteria del Pd non getta acqua sul fuoco nello scontro innescatosi sulla sanità. Attacca l’on.Scuvera.
“Il Sindaco, i partiti di maggioranza, le forze politiche che hanno a cuore le sorti dello ospedale di Gela – sostiene il Pd- fanno i percorsi ritenuti più utili a riguardo, come l’incontro con Il Presidente della Commissione Sanita on.le Pippo Laccoto, che ha ascoltato con attenzione le istanze della delegazione gelese. Semmai l’On.le Scuvera, si chieda perché non è riuscito ad incidere sulla proposta di rete ospedaliera avanzata dallo Assessorato Regionale alla Sanità dove autorevoli esponenti del suo Partito Fratelli d’Italia hanno inciso in modo sproporzionato sui posti assegnati allo Ospedale di Paternò.Cio Significa che l’On.le Scuvera purtroppo per Gela ha poco peso politico nelle dinamiche politiche regionali. Non mancheranno comunque prossime occasioni in cui Scuvera, se vorrà, potrà dare il suo contributo. In ogni caso non si può non rilevare la differenza di ruoli tra vittime e carnefici. La città di Gela, la Amministrazione Comunale con i partiti che la sostengono subiscono queste sciagurate scelte da parte del Governo Schifani, di cui il Partito Fratelli d’Italia dell’ On.le Scuvera è socio di maggioranza, e dove purtroppo l’On.le Scuvera non riesce a tutelare la sua città , finendo di interpretare il ruolo di vittima e carnefice”