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Il simulacro di San Nicola di Bari e’ tornato a splendere

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Eccolo il simulacro rinnovato nei colori e nella struttura.

E’ stato presentato oggi alle 17, il restauro della scultura lignea policroma che raffigura San Nicola di Bari del secolo XVIII custodita nella chiesa dedicata a San Francesco di Paola.  La statua alta 1 metro e 80 cm di autore ignoto è tornata agli antichi splendori.

Nella Chiesa di San Francesco di Paola, detta “dò Santu Patri”, la presentazione del restauro dell’antica statua di San Nicola Vescovo di Mira e venerato a Bari che conserva le sue reliquie. Terminati i mesi dell’accurato restauro, guidato dalla Soprintendenza di Caltanissetta e l’Ufficio dei beni culturali e Arte Sacra di Piazza Armerina, la preziosa statua lignea policroma del XVII sec. verrà presentata alla Città. Il restauro è stato possibile grazie al contributo dell’Associazione Ex-Allievi Liceo Classico Eschilo di Gela, del Lions Club del Golfo di Gela e di vari fedeli. La statua, anticamente, era venerata nella chiesa omonima edificata nel XVI secolo in piazza Sant’Agostino (accanto al teatro Eschilo). La Chiesa di San Nicola, negli anni Venti, è stata demolita, forse perché pericolante, e lo spazio ricavato, per decenni, è stato utilizzato come deposito di automezzi della vicina caserma dei Vigili del fuoco, mentre oggi, tra le mura di una vecchia chiesa e il suo suggestivo arco, ha sede un laboratorio culturale estivo in cui si alternano eventi musicai e culturali: “Eschilo Lab”. La statua di San Nicola, da sempre, è stata venerata dai fedeli gelesi, in particolare dai bambini, che per tradizione, come in tutti i popoli, rivedevano in San Nicola la figura di Santa Claus (Babbo Natale). C’era, inoltre, l’antica usanza, da parte dei bambini, di gettare i denti da latte nella tinozza posta ai piedi del Santo (cosa riscontrata anche nei reperti ritrovati nelle fasi di restauro) e, nel contempo, veniva recitava una preghiera: “San Nicola vola vola vola, io ti do u vecchiu e tu mi duni u novu”. Dopo lo svelamento, la benedizione della statua da parte di Mons. Rosario Gisana, Vescovo della Diocesi di Piazza Armerina e il canto del Vespro presieduto dall’Archimandrita Mons. Atanasie di Bogdania, Vescovo vicario della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia con la partecipazione dei fratelli ortodossi e ucraini presenti in Città per pregare per la pace.

Poi la presentazione del restauro con la riproduzione fotografica delle varie fasi di lavorazione e di recupero da parte dei Prof.ri Antonio e Rosalia Teri di Partanna, gli interventi di don Giuseppe Paci, direttore dell’Ufficio diocesano dei Beni culturali e arte sacra, della prof.ssa Maria Grazia Falconeri presidente dell’Associazione Ex-Allievi Liceo Classico Eschilo di Gela, dell’Avv. Luigi Costa Presidente del Lions Club del Golfo di Gela e di P. Nicolae Chilcos decano per la Sicilia della Comunità ortodossa romena. “Siamo molto felici di consegnare – afferma don Lino di Dio, rettore della Chiesa di San Francesco di Paola – e concludere le fasi di restauro delle opere d’arti presenti a San Francesco di Paola, chiesa per tanti anni chiusa e ora diventata, grazie all’Adorazione eucaristica perpetua, cuore pulsante di preghiera dove molte persone, durante il giorno e la notte, trovano un posto dove ascoltare nel silenzio Dio e il loro cuore. Ringrazio i club, le associazioni e i fedeli che ci hanno aiutato a restaurare tutte le statue e le tele, patrimonio artistico che noi siamo chiamati a custodire e valorizzare.” I club service hanno consegnato una targa.

San Nicola di Bari è vissuto dal 270 al 343d.C. e riconosciuto dalla Chiesa quale protettore dei bambini in età scolare e delle ‘ragazze da marito’. E’ diventato il Santa Claus dei paesi anglosassoni. Nicola vescovo fu perseguitato perché difese la fede cristiana e trascorse molti anni in prigione finchè nel 313 l’imperatore Costantino non emanò l’Editto di Milano che autorizzava il culto. La figura di San Nicola divenne molto popolare in tutto il mondo cristiano grazie ai tanti miracoli di cui si rese protagonista. Nel nord Europa si diffusero tante storie che riguardavano il Vescovo che regalò tre secchi d’oro a tre giovinette salvandole dalla prostituzione e creando la loro dote matrimoniale.

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Attualità

Aperti i termini per accedere al Banco della Solidarietà

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La Pubblica Assistenza Procivis – Protezione Civile, in sinergia con il Comune di Gela – Settore Servizi Sociali, comunica che sono aperti i termini per la presentazione delle istanze di ammissione al Banco della Solidarietà di via Marsala.

L’iniziativa è rivolta a nuclei familiari in condizione di bisogno, privi di reddito e con un ISEE pari a zero, al fine di accedere alla distribuzione periodica di generi alimentari di prima necessità.


Le richieste dovranno essere compilate e presentate presso il Segretariato Sociale, sito in Viale Mediterraneo (ex uffici Pretura), secondo gli orari di sportello al pubblico del Comune di Gela. La documentazione richiesta è:il documento di riconoscimento in corso di validità, la tessera sanitaria, l’attestazione ISEE 2025 con valore pari a zero.

Saranno accolte fino a un massimo di 70 domande. I nuclei familiari eccedenti saranno inseriti in liste successive con accesso a step, in base alla disponibilità e alla programmazione degli interventi.

Questa misura si inserisce all’interno delle azioni di sostegno alle famiglie vulnerabili, rese possibili grazie alla collaborazione tra enti pubblici e volontariato, per rispondere concretamente ai bisogni del territorio.

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente al Segretariato Sociale o contattare la Pubblica Assistenza Procivis in via Marsala 1 Cellulare 351 411 5971

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Un ponte tra generazioni:studenti e anziani a lezione di smartphone

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Si è concluso il corso di formazione sull’uso dello smartphone dedicato agli anziani dell’associazione Auser Rinascita di Gela. Un’iniziativa che ha visto protagonisti, in veste di docenti d’eccezione, gli studenti della 5^ D informatica dell’istituto industriale “Emanuele Morselli”, sotto la guida dell’insegnante Giuliana Cottone e della dirigente prof.ssa Viviana Aldisio.
Sei lezioni intense e coinvolgenti hanno permesso ai partecipanti di scoprire le potenzialità del proprio dispositivo, dalla gestione delle chiamate e dei messaggi fino all’utilizzo delle applicazioni più utili nella vita quotidiana. Ma il corso non si è fermato alle basi: tra gli argomenti trattati, anche la sicurezza online, la tutela della privacy e la prevenzione delle truffe digitali, con consigli pratici per riconoscere e segnalare eventuali tentativi di frode.

L’ultima lezione è stata dedicata all’intelligenza artificiale, un tema di grande attualità che ha suscitato curiosità e domande tra gli anziani. Gli studenti hanno mostrato come assistenti vocali e altre tecnologie possano semplificare molte attività, dalla ricerca di informazioni all’organizzazione della giornata.

L’iniziativa ha rappresentato un’occasione di crescita per tutti: per i giovani, che hanno potuto mettere in pratica le proprie competenze e sperimentare il valore della condivisione, e per gli anziani, che hanno trovato nei loro giovani insegnanti un supporto prezioso per le sfide del mondo digitale con maggiore sicurezza e autonomia.

Un’esperienza – afferma Emanuele Scicolone- che dimostra come la tecnologia, se usata con consapevolezza, possa avvicinare le generazioni e rendere la società più inclusiva e interconnessa.

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Prestigioso incarico nazionale per l’ex deputato di FdI Giuseppe Catania

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La recente nomina dell’on. Giuseppe Catania a componente del Nucleo di Valutazione delle Politiche di Coesione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri rappresenta un importante riconoscimento nazionale che premia non solo le competenze tecniche e amministrative maturate nel corso degli anni, ma anche un costante impegno politico orientato al bene del territorio.

“Il Dirigente di Fratelli d’Italia, Catania – scrive im una nota Maurizio Anfuso componente del direttivo locale di FdI- ha sempre dimostrato uno spiccato senso di appartenenza e una dedizione concreta alle istanze delle comunità locali, operando con rigore e spirito di servizio a prescindere dal ruolo ricoperto. Il nuovo incarico, che lo vede protagonista all’interno di un organismo strategico per il monitoraggio e la valutazione delle politiche di coesione, valorizza non solo la sua figura, ma anche il patrimonio umano e professionale del Mezzogiorno, troppo spesso sottorappresentato nei centri decisionali nazionali.

Questa nomina conferma che serietà, competenza e attaccamento al territorio sono ancora oggi riconosciuti e premiati, e offre una nuova occasione per portare la voce delle aree interne, come quella nissena e siciliana, nelle sedi in cui si disegnano le politiche pubbliche del Paese.
In qualità di componente del direttivo locale del circolo di Fdi di gela ,auguro all’ onorevole Catania un buon lavoro

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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