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In ricordo di un collega-amico, innamorato del Gela e della “sua” Roma

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Ricordare un caro amico è compito assai difficile perché – probabilmente – colpito dalla profonda commozione per la sua imprevista scomparsa, trovare le parole giuste non è un esercizio che si svolge quotidianamente. Siamo stati abituati da sempre a raccontare di fatti che “interessano” altri; quando si deve parlare di noi, diventa tutto più complicato perché mentre scriviamo la mente si offusca, travolta dalla tristezza dell’inaspettata dipartita di uno di noi. Si, perché Totò Sauna era uno di noi. Loquace, diretto, spontaneo. Non le mandava a dire, non cercava il consenso popolare. Lui era fatto così. E se c’era da evidenziare un problema (che gli altri facevano finta di non vedere), lo diceva apertamente, anche a costo di attirarsi le inimicizie. Come quando invitó in diretta tv l’allenatore del Gela, Orazio Sorbello, a dimettersi seduta stante per gli scarsi risultati ottenuti dalla squadra e per la pochezza del gioco espresso in campo. In studio caló il gelo; il tecnico rispose per le rime, affermando che lui non era deputato ad invitarlo a rassegnare le dimissioni. Totò Sauna si alzò e abbandonò la trasmissione. Totò, assieme al collega Paolo Cordaro, era l’opinionista fisso di “Dribblando”, che ho avuto il piacere di condurre per alcuni anni. Cordaro era più riflessivo nelle sue considerazioni; Totò era esplosivo, un leone in gabbia.

Lui era innamorato pazzo del Gela e non riusciva a digerire gli scarsi risultati ottenuti dalla compagine locale. Un improvvisato Maurizio Mosca in salsa gelese. Indossava poco la cravatta in diretta televisiva “perché – diceva – mi soffoca”. E aveva perfettamente ragione. Perché quando parlava e si inalberava, il rigonfiamento della giugulare era evidentissimo e arrossiva continuamente. Avevamo anche difficoltà ad interromperlo e a fare intervenire nel dibattito anche gli altri ospiti. In fin dei conti, lo facevamo solo per il suo bene, per tranquillizzarlo. E se (quelle poche volte) si presentava in studio indossando la cravatta, era il preludio ad una serata poco movimentata. “Tutto dipende dagli ospiti che hai invitato”, mi diceva al telefono poco prima che la trasmissione iniziasse. Memorabile la sua frase iconica durante la telecronaca dello spareggio play-off con la Cavese: “Mamma butta la pasta”, a testimoniare che ci si poteva sedere a pranzare, perché il Gela aveva da poco ottenuto la promozione in C1. Sulle frequenze di Radio Gela Express, si alternava alle radiocronache con Lorenzo Lo Iacono e conduceva l’anteprima sportiva del sabato, intervistando i protagonisti dello sport locale (soprattutto in ambito calcistico) raccontando aneddoti e sciorinando numeri e dati delle partite in programma. Chiudeva sempre la trasmissione, invitando tutti alla preghiera. “Anche se solo per poco – amava ripetere – dedicatevi a Dio”. Era cattolico praticante. E il suo trasporto lo leggevi anche nei messaggi di auguri natalizi e pasquali che inoltrava agli amici. Scriveva sempre i nomi della moglie e dei suoi figli. Auguri collettivi. Perché lui era innamorato della sua famiglia, della cara moglie Maria Pia e dei figli Sara e Matteo. Aveva provato la gioia di essere nonno. La sua nipotina sarà sempre fiera di lui.

Il suo lavoro di vigile urbano lo portava ogni giorno ad avere contatti con tanta gente, nel rispetto delle regole del codice della strada. E in divisa, entrava nelle scuole nell’ambito dei progetti di educazione stradale, che lo vedevano impartire ai giovani, prossimi al conseguimento della patente, cosa bisognava fare quando si era al volante. Sempre col sorriso e sempre a parlare di calcio, oltre al Gela la sua passione aveva i colori giallorossi della Roma. Per la Magica, era disposto a tutto. E quando si avvicinava il derby con la Lazio, cambiava repentinamente argomento perché sovente diceva che “la stracittadina per noi romanisti è una partita sacra e come tale bisogna attenderla in silenzio….” Ultimamente aveva festeggiato la conquista della Conference League da parte della squadra di Mourinho. Gli avrebbe fatto sicuramente piacere assistere alla finale di Europa League, Roma-Siviglia, prevista la settimana prossima. La vedrà da lassù e inciterà i suoi idoli al fine di raggiungere l’ambito trofeo, il secondo consecutivo in ambito europeo. Aveva deciso anche di sposare la politica ma i risultati ottenuti non erano stati soddisfacenti o per dirla tutta, come amava sottolineare, “mi hanno votato solo coloro i quali vogliono cambiare il sistema. Purtroppo sono pochi…” In alcune circostanze, mimava il gesto del fumatore ma lui non aveva mai toccato una sigaretta in vita sua. Una volta gli chiesi perché lo facesse e mi rispose “per l’identico motivo perché lo fai tu che fumi, cioè a dire per niente!” Ci eravamo sentiti pochi giorni prima che venisse ricoverato a Milano per il grave problema che gli avevano diagnosticato. Ci eravamo dati coraggio a vicenda, in ogni settore. Ci eravamo lasciati con un arrivederci al più presto…Al suo rientro a Gela, avrebbe voluto organizzare una cena tra gli ex colleghi giornalisti per ricordare i fasti di un tempo. Rimarrà – purtroppo – solo un desiderio. Ci mancherai tanto, caro bomber…..

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Trasporto extraurbano, la Regione assegna gli appalti in 4 lotti

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La Regione Siciliana ha assegnato i quattro lotti del servizio di trasporto pubblico locale extraurbano di passeggeri su pullman. Stamattina, nella sede dell’assessorato regionale delle Infrastrutture, della mobilità e dei trasporti sono state completate le procedure del bando europeo da 883 milioni di euro (iva compresa). La gara è stata aggiudicata per un importo di 663 milioni più iva, con un risparmio di 154 milioni per le casse pubbliche.

Le aziende che si sono aggiudicate i lotti sono: Consorzio Trasporti Siciliani Nord (in ATI con il Consorzio Stabile Siciliano Mobilità) per il primo lotto che riguarda il bacino Palermo e Trapani, per complessivi 13.794.400 chilometri; Consorzio Stabile Siciliano Mobilità Est (in ATI con Consorzio Trasporti Siciliani Sud ) per  il secondo lotto, che comprende i territori di Catania, Ragusa e Siracusa, per 10.259.863 chilometri; Consorzio Trasporti Siciliani Nord (in ATI con Consorzio Siciliano Mobilità Nord) per il terzo lotto, che riguarda la provincia di Messina, per 9.877.015 chilometri; al Consorzio Stabile Siciliano Mobilità Sud (in ATI con Consorzio Trasporti Siciliani Sud ) infine, il quarto lotto che interessa i territori delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, per 18.895.685 chilometri. La durata dell’affidamento è di nove anni. I quattro ambiti territoriali da coprire ammontano a oltre 53 milioni di chilometri. A questi si aggiungono gli 11.850.000 di chilometri assegnati “in house” all’Ast. Per un totale di quasi 65 milioni di chilometri, il 4,4 per cento in più delle percorrenze attuali. 

«Raggiungiamo un altro importante risultato – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – che garantirà ai siciliani un servizio di trasporto extraurbano efficiente e moderno. Con questo bando abbiamo fissato un orizzonte temporale che dà certezza di continuità ai passeggeri e alle stesse aziende che potranno pianificare gli investimenti per assicurare la qualità richiesta. L’assegnazione “in house” di una quota delle tratte all’Ast è un ulteriore contributo al rilancio di un’azienda che al momento del nostro insediamento era in una situazione di prefallimento. Adesso, grazie alle scelte del mio governo che ha provveduto al cambio della governance e immesso la necessaria liquidità, l’Ast procede verso la piena operatività. È la conferma della bontà di un metodo di governo che guarda all’impegno costante e silenzioso per ottenere risultati. Ringrazio l’assessore Aricò per il lavoro svolto». 

Secondo quanto stabilito dal bando, i pullman impiegati nel servizio di trasporto pubblico extraurbano dovranno avere: una livrea unica; quadranti a led per l’indicazione del percorso; un distributore di snack e bevande; il wc, in quelli impiegati nelle tratte a lunga percorrenza o interprovinciali; il wifi; tv e spinotti di ricarica per cellulari e apparecchi informatici; infine, dovranno prevedere l’accesso agevole a bordo per i passeggeri con disabilità.

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Giornata del cyberbullismo

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Enna – Il personale della Polizia di Stato dei Commissariati distaccati di Polizia di Piazza Armerina e di Leonforte ha incontrato gli studenti degli Istituti Scolastici “Chinnici- Roncalli” di Piazza Armerina e “Medi-Vaccalluzzo” di Leonforte, per affrontare e discutere sulle delicate problematiche connesse all’utilizzo non corretto di internet.

Prezioso è stato anche il contributo degli “addetti ai lavori”, in servizio presso la Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Enna ed intervenuti all’Istituto di Leonforte.

Tema cardine degli eventi è stato il contrasto al fenomeno del bullismo e del cyber-bullismo, il cui sviluppo ha trovato terreno fertile nell’evoluzione tecnologica che caratterizza i tempi moderni.

Dopo un breve preambolo in cui sono stati trattati i rischi connessi all’uso-abuso del Web che vede ogni giorno coinvolte categorie di utenti particolarmente vulnerabili quali i minori, nel corso degli incontri sono stati, inoltre, analizzati la disciplina in materia di cyberbullismo e i rimedi che la società ha a disposizione per prevenire ed, eventualmente, segnalare azioni pregiudizievoli legate all’utilizzo di internet.           

Nell’ambito del fenomeno del cyberbullismo, sono stati illustrati i comportamenti che possono integrare fatti di rilevanza penale nonché i rimedi, anche di natura amministrativa e preventiva, a disposizione delle vittime: la richiesta al gestore del sito internet di rimozione dei contenuti a loro pregiudizievoli e, per l’appunto, la richiesta di ammonimento del minore (di età compresa tra 14 e i 18 anni) da rivolgere al Questore, a cui la predetta legge ribadisce il ruolo di “Autorità di prevenzione sociale”.            

Infine, sono stati rassegnati gli oneri di denuncia spettanti agli insegnanti nella loro qualità di pubblici ufficiali nonché le relative responsabilità penali, amministrative e civili, con particolare riferimento alle ipotesi di “culpa in vigilando”.

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Potenziato il reparto di oftalmologia dell’ospedale di Gela

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Caltanissetta – Potenziato il reparto di oftalmologia dell’ospedale di Gela. Dopo il vuoto di nove mesi è stato assegnato un altro medico che affiancherà lo specialista Cafà.

La direzione dell’Azienda sanitaria provinciale ha deliberato l’immissione in ruolo di due nuovi medici presso i Presidi Ospedalieri dell’ASP di Caltanissetta.


L’immissione in ruolo riguarda un dirigente medico di oftalmologia destinato all’ ospedale Vittorio Emanuele di Gela. Si tratta della Dott.ssa Rosa Maria D’Urso vincitrice del concorso pubblico per 6 dirigenti medici di Oftalmologia che era stato bandito nel 2022.

La dottoressa D’Urso collocata al 1° posto nella graduatoria dei candidati specializzandi aveva dato la propria disponibilità a prendere servizio una volta conseguito il titolo di specialista.

La neo-assunta prenderà a breve servizio presso l’Ospedale di Gela: la firma del contratto è prevista per la prossima settimana.


Immissione in ruolo anche per la Dr.ssa Olga M.Rira LA Cognata Dirigente medico di Cardiologia presso il reparto di Cardiologia dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Il suo rapporto di lavoro è stato trasformato da determinato a tempo pieno e indeterminato.
È stato conferito, inoltre, un incarico a tempo indeterminato per 4 ore settimanali al Dr. Salvatore Bartolotta specialista ambulatoriale in geriatria che svolgerà il servizio al Poliambulatorio di Milena.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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