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Cronaca

In via Niscemi come nel Far West

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Quattro persone incappucciate ed armate con mazze da baseball a bordo di 2 motocicli si sono avvicinate ad un’auto con all’interno il conducente, un ragazzo, ed hanno cominciato a colpire il mezzo mandando i vetri in frantumi e intimando al conducente di scendere.

Quest’ultimo ha fatto marcia indietro per scappare investendo una delle due moto e colpendo alla gamba uno dei due uomini che erano in sella.

E mentre il giovane cominciava la sua corsa per seminare gli aggressori, gli stessi si sono dati all’inseguimento dell’auto.

È successo in via Niscemi e tutto è partito nel parcheggio antistante lo spazio tra il distributore di carburanti e il supermercato. La scena da Far West si è svolta sotto gli occhi sconvolti di tanti clienti del supermercato.

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Cronaca

Albero caduto su auto a Macchitella:il sindaco ha ricevuto segnalazioni di manomissione

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In merito all’episodio verificatosi oggi pomeriggio nel quartiere di Macchitella, dove la caduta di un albero ha causato il danneggiamento di alcune autovetture in sosta, l’amministrazione comunale esprime innanzitutto il proprio sollievo per il fatto che, fortunatamente, nessuna persona sia rimasta coinvolta. Quanto accaduto poteva infatti avere conseguenze ben più gravi.

“Siamo profondamente dispiaciuti per i cittadini che hanno subito danni ai propri mezzi, e assicuriamo fin da ora massima collaborazione per ogni utile approfondimento”- dice il sindaco l.

“Desidero rassicurare la cittadinanza sul fatto che, nonostante le oggettive difficoltà legate alle risorse economiche limitate, questa amministrazione ha già avviato da tempo un programma di manutenzione del verde urbano, che comprende interventi di potatura, monitoraggio costante e, laddove necessario, rimozione degli alberi che risultano pericolanti o compromessi.È però doveroso chiarire che questi interventi seguono procedure complesse: richiedono tempistiche tecniche, verifiche agronomiche accurate e autorizzazioni da parte degli enti competenti. Si tratta di un iter che non può essere improvvisato, ma che deve garantire rigore scientifico e rispetto delle normative vigenti”.

Il primo cittadino rende noto che nelle ultime ore sono emerse segnalazioni secondo cui l’albero caduto potrebbe essere stato oggetto di manomissione. Qualora queste ipotesi trovassero conferma, saremmo di fronte a un atto gravissimo e irresponsabile, che avrebbe messo a rischio l’incolumità pubblica.

“Mi auguro sinceramente – conclude- che ciò non corrisponda al vero, ma in ogni caso abbiamo già disposto un’attenta analisi tecnica da parte degli uffici comunali competenti. Qualora dovessero emergere elementi concreti, l’amministrazione procederà a sporgere denuncia presso le autorità preposte.La tutela della sicurezza pubblica e del nostro patrimonio verde resta una priorità assoluta di questa amministrazione”

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Cronaca

Ieri 380 roghi in Sicilia tra i più gravi a Niscemi e nel Trapanese

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Nella giornata di ieri sono stati registrati 380 eventi, grandi e piccoli, in quasi tutta l’Isola: i più gravi a Niscemi, in provincia di Caltanissetta; nel Trapanese, dove i roghi hanno interessato le zone di Monte Cofano, Custonaci, Makari, San Vito Lo Capo, Riserva naturale orientata dello Zingaro; a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo; nell’Ennese; a Biancavilla, in provincia di Catania; e a Messina.

Gli interventi hanno coinvolto centinaia di mezzi a terra e migliaia di uomini, tra operai antincendio, vigili del fuoco e volontari. Sul fronte aereo sono stati impiegati 10 elicotteri del Corpo forestale regionale, un S64 dei vigili del fuoco, due velivoli pesanti della flotta nazionale, oltre ai due Canadair di base in Sicilia, affiancati per l’occasione da un terzo fatto arrivare dalla Calabria.

«Ho seguito in costante collegamento con il comandante del Corpo forestale regionale, Tea Di Trapani, e con il capo della nostra Protezione civile, Salvo Cocina, a sua volta in contatto con il direttore regionale dei vigili del fuoco, l’evolversi degli incendi che hanno nuovamente colpito numerose zone della Sicilia, in queste ore di caldo estremo. Sono rimasto molto colpito dalle immagini della devastazione causata dalle fiamme in alcune località, come nel Trapanese, dove tante famiglie sono state costrette, per precauzione, a lasciare le loro case. A loro va la mia vicinanza. Allo stesso tempo, ringrazio quanti si sono prodigati prontamente per spegnere i roghi e per limitare i pericoli per la popolazione e i danni per l’ambiente. L’intero sistema antincendio  – Vigili del fuoco, Corpo forestale, Protezione civile e volontari – ha operato in maniera lodevole e coraggiosa e ad essi va la gratitudine mia e dei siciliani. I numeri danno la dimensione di quanto avvenuto nelle ultime ore, a causa della mano criminale di piromani senza scrupoli».

Lo ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani, in merito agli incendi che hanno colpito la Sicilia tra il 24 e la mattina di sabato 26 luglio, anche per la concomitanza di temperature estremamente alte e dei forti venti che hanno imperversato nelle aree più colpite. 

«La Regione – ha aggiunto Schifani – ha rafforzato l’apparato antincendio e l’impegno su questo fronte è massimo e costante. Basti pensare alla Sala operativa unificata regionale inaugurata lo scorso giugno a Palermo per coordinare le forze in campo e potenziare la vigilanza, anche grazie alle convenzioni stipulate con i Vigili del fuoco e alle centinaia di pattugliamenti fatti dai volontari. Anche diversi sindaci sono scesi in campo. Quella contro gli incendi è una lotta corale che coinvolge tutti e per la quale non ci possono essere speculazioni politiche. Per questo rivolgo un invito anche ai cittadini a segnalare per tempo ogni focolaio, ma anche qualsiasi atteggiamento sospetto perché intervenire tempestivamente può contribuire a ridurre rischi e danni per la popolazione».

«Quest’anno abbiamo ampliato la convenzione con i Vigili del fuoco così da avere un controllo più capillare del territorio e attivato la centrale unificata per coordinare tutte le forze in campo – spiega l’assessore regionale al Territorio, Giusi Savarino – il nostro auspicio è quello di confidare anche nei cittadini affinché segnalino tempestivamente al numero di emergenza 1515 ogni principio di incendio e chi appicca il fuoco – e continua -. In Sicilia abbiamo delle bellezze naturali e un patrimonio ambientale inestimabile che dobbiamo proteggere con ogni mezzo, contro gli atti criminali di chi manda in fumo ettari di terreno causando danni paesaggistici e alla popolazione. Noi stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili, e ringrazio tutti per gli sforzi e la passione che mettono per evitare queste devastazioni e per difendere il nostro territorio».

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PeR: “Chi ha distrutto la Sughereta sono criminali e stragisti”

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Distrutta la riserva Naturale della Sughereta di Niscemi, che insieme alla riserva naturale orientata “Bosco di Santo Pietro” di Caltagirone costituisce l’unico residuo di quella che un tempo era la più grande sughereta della Sicilia centro-meridionale.

Un patrimonio di straordinario valore naturalistico ed ecologico. La portata delle fiamme e la loro durata dai primi rilievi escludono il fenomeno naturale, non è un incendio ma una tentata strage ambientale. 

Lo dichiara il laboratorio politico PeR in una nota: «Non chiamateli piromani ma criminali, assassini. La legge va cambiata. Ad oggi chi uccide animali, chi distrugge vegetazione riceve pene ridicole. Occorre equipararle alle tentate stragi, agli omicidi». PeR esprime vicinanza al sindaco e a tutta la città di Niscemi. «L’intervento della Regione e dello Stato deve essere immediato». 

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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