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In via Niscemi non è cambiato nulla nonostante le denunce

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Gela – Rosario Emmanuello di Fratelli d’Italia torna sull’argomento e parla ancora dei lavori di via Niscemi. Ci risiamo, ad un mese dalla nostra denuncia sulla mancanza di sicurezza nei cantieri in città e sul mancato rispetto dei tempi da cronoprogramma, poco o nulla è stato fatto!
“L’Assessore Liardi in risposta alla nostra denuncia aveva tacciato il nostro partito di fare
populismo, utilizzando il linguaggio del politichese a questa amministrazione tanto caro, ed evitando cosi di dare risposte concrete ai cittadini; ma il tempo è galantuomo e la realtà è ben chiara e sotto gli occhi di tutti.” – dice Emmanuello Dirigente di Fratelli d’Italia.
“Basta fare una passeggiata nel cantiere presente in Via Niscemi per notare che da allora, poco
o nulla è cambiato con gravi carenze dal punto di vista della sicurezza che mettono tutti i giorni
in grave pericolo l’incolumità dei nostri cittadini, tra buche aperte, e detriti nella carreggiata.
Dalla nostra denuncia quali azioni ha posto in essere l’Assessore a tutela dei propri cittadini? e
ancora – ha fatto i doverosi passaggi con il Rup, il direttore lavori, coordinatore alla sicurezza? –
chiede Emmanuello.
“Ricordiamo all’Assessore Liardi che in quell’occasione aveva pure rassicurato la città, sulla fine
lavori indicando la data del 30 luglio, vista la proroga concessa all’azienda a causa della
pandemia. In realtà anche quella data è stata superata, e ad oggi commercianti e residenti del
luogo, continuano a subire disagi senza avere alcuna certezza ne tantomeno rassicurazioni sulla
data di conclusione.” – continua Emmanuello.
La situazione di Via Niscemi ovviamente non è la sola, la sensazione che i cantieri aperti in città
siano abbandonati a sé stessi, è oramai diffusa tra la cittadinanza, costretta a subirne rischi e
disagi senza avere mai certezza alcuna sulla conclusione.
Fratelli d’Italia, come partito d’opposizione, continua nel suo incessante lavoro, denunciando e
vigilando sull’operato di questa amministrazione, al fine di dare risposte alla città e i cittadini,
amministrazione che giorno dopo giorno sta dimostrando di non essere all’altezza del compito
che gli è stato affidato.

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Attualità

“La vita viene prima del profitto”

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 il Senatore M5S e Segretario di Presidenza di Palazzo Madama Pietro Lorefice in occasione della 74ª Giornata dedicata alle vittime di incidenti sul lavoro , ha partecipato al convegno “Vivere, un diritto. Il lavoro sicuro, un dovere” tenutosi oggi a Caltanissetta.

“Solo negli ultimi 10 anni si registra una drammatica media annuale: 1200 vittime sul lavoro. Non possiamo accettare che migliaia di vite ogni anno continuino a spezzarsi a causa di condizioni lavorative insicure. È nostro dovere, come istituzioni, rafforzare gli strumenti legislativi per tutelare la salute, i diritti e la stessa vita di ogni lavoratore. La lotta contro il lavoro nero e il rafforzamento dei controlli sono priorità fondamentali per creare un ambiente in cui la dignità e la sicurezza siano centrali. Rinnovo il mio impegno affinché siano varate misure efficaci e stringenti a tutela dei lavoratori, perché la vita e la sicurezza non siano mai compromesse in nome del profitto”- ha detto durante il suo intervento

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Giornate Fai d’Autunno: successo per l’esposizione dei legni della nave greca “Gela 2”

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Il tradizionale appuntamento con le Giornate Fai d’Autunno è stato caratterizzato quest’anno dall’esposizione inedita dei legni della nave “Gela 2”, il relitto greco risalente al V secolo a.C. individuato nel 1995 nei fondali di Bulala, il cui recupero è in corso in questi mesi grazie all’attività della ditta Atlantis, specializzata nelle attività subacquee.

Ieri il laboratorio di restauro di Bosco littorio, che ha sede nello stesso padiglione in cui due anni fa venne esposta la prima nave greca, è stato visitato da centinaia di persone che hanno accolto e apprezzato la proposta della delegazione Fai di Caltanissetta, guidata da Giulia Carciotto.

Sono stati gli stessi Apprendisti ciceroni del Fai giovani nisseno, a sua volta guidato da Federico Alba, ad illustrare ai tanti visitatori le particolarità dei legni esposti: la nave oneraria veniva utilizzata per il trasporto di merci sulle rotte tra la Sicilia e la Grecia, un’imbarcazione che si presume fosse lunga circa quindici metri.

Le operazioni di recupero del relitto sono a cura della Soprintendenza del mare, in sinergia con la Soprintendenza dei beni culturali di Caltanissetta ed il Parco archeologico di Gela ed in collaborazione con la Capitaneria di porto e la Bioraffineria Eni di Gela.

Di fronte il laboratorio, che accoglieva la mostra “Ulisse in Sicilia” con l’esposizione della Nave greca “Gela 1”, si trova oggi il Museo del mare: un’opera che la città continua ad aspettare ormai da tempo. Oggi prosegue l’iniziativa delle Giornate Fai d’Autunno e in provincia la delegazione ha promosso la visita al Borgo dei miracoli di Mussomeli.

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Dopo la protesta per il caso Rugolo,parla l’avvocato di mons.Gisana:”azione di pochi soggetti ma la Diocesi è solidale con il vescovo”

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Enna – Venerdi scorso la protesta contro il vescovo di Piazza Armerina per la condotta tenuta sul caso Rugolo inscenata a margine della Dedicazione della Chiesa di Santa Lucia a Enna e il contestuale avvio della petizione per la richiesta di dimissioni di Mons. Rosario Gisana.Sulla vicenda il vescovo tace ma per lui parla il suo legale avv. Gabriele Cantaro.

“L’eco mediatica della manifestazione di venerdi- commenta il legale- è la dimostrazione che un albero che cade fa sempre ingiustamente più rumore di una foresta che cresce. In qualità di legale della Diocesi, nel rispetto del desiderio di Mons. Gisana di non rilasciare dichiarazioni per non prestare oltre il fianco a quest’insistente e pretestuosa azione di discredito nei suoi confronti, devo infatti far notare che quest’azione continua a essere condotta da pochi irriducibili soggetti che non riescono a muovere un seguito che di poche decine di persone, mentre attorno a Mons. Gisana continuano ogni giorno a raccogliersi silenziosamente – in ultimo proprio in questa importante e delicata occasione di culto – migliaia di fedeli”.

“L’animo della comunità cristiana della Diocesi è di grande solidarietà nei confronti del nostro Vescovo, giacché tutti ben comprendono quale sia la verità e cioè come il Vescovo stesso abbia seguito sempre in maniera pronta, sensibile e attenta la vicenda che pochi mesi fa ha portato alla condanna di don Rugolo, compiendo sin da subito tutti i passi necessari, procedendo in sede canonica e adottando le misure previste in tale sede. Sul corso che sta seguendo il procedimento canonico ovviamente non posso riferire, ma sottolineo come tutto si stia svolgendo con tempismo e precisione. La libertà di manifestazione è sacra, la mistificazione o la strumentalizzazione mediatica no”- conclude l’avv.Cantaro

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