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Interporto chiede chiarimenti sul piano regolatore

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L’Associazione Interporto Gela Aps con il suo presidente Marco Fasulo ha chiesto un incontro al Sindaco Terenziano Di Stefano per comprendere se il Piano regolatore portuale della città di Gela esiste considerato che è uno strumento urbanistico specifico che disciplina lo sviluppo e l’assetto complessivo di un porto e delle aree circostanti.

Il piano regola l’ambito e perimetro del porto e definisce chiaramente i confini dell’area portuale, includendo tutte le zone operative e logistiche; l’organizzazione funzionale delle aree; identifica le diverse aree e la loro destinazione d’uso che possono essere:

Aree industriali: Destinate alla produzione e attività connesse al porto.

Cantieristica: Zone dedicate alla costruzione e manutenzione navale.

Infrastrutture stradali e ferroviarie: Percorsi di collegamento che permettono lo scambio di merci e persone tra il porto e il territorio circostante.

Potenziamento delle infrastrutture: Stabilisce piani per migliorare la connettività del porto con la rete stradale, ferroviaria e talvolta aerea, favorendo lo sviluppo economico della zona.

Il Prp non solo pianifica la crescita e l’uso delle aree portuali, ma cerca anche di garantire un equilibrio tra sviluppo economico, sostenibilità ambientale e integrazione con il tessuto urbano e industriale locale.

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Domani allerta meteo gialla in Sicilia

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Continua anche domani l’ondata di maltempo che si è già manifestata oggi. È prevista anche per domani, 14 gennaio, in tutta la Sicilia l’allerta meteo gialla. Scuole schiuse in alcuni comuni del messinese.

A comunicarlo è il bollettino quotidiano del Dipartimento di Protezione Civile Siciliana, che per domani prevede precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia orientale e meridionale, con quantitativi cumulati da deboli a moderati; da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle restanti zone, con quantitativi cumulati deboli.

Sono previste nevicate al di sopra dei 1200-1400 m sui rilievi, con apporti al suolo da deboli a moderati e venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali, in attenuazione dal pomeriggio/sera. I mari saranno da molto mossi ad agitati tutti i bacini in graduale attenuazione dalla sera. Non sono previste variazioni sulle temperature.

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Trapianti in Sicilia: crescita del 40%

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«Nel 2024 in Sicilia si è registrato il 40 per cento di trapianti in più rispetto all’anno precedente: si tratta di uno degli aumenti più significativi tra le regioni italiane. I dati diffusi dal ministero della Salute testimoniano, dunque, che si sta colmando il divario tra Nord e Sud. Un risultato del quale dobbiamo essere tutti orgogliosi perché ottenuto grazie a un lavoro di squadra che mette insieme l’efficienza del sistema sanitario regionale e la generosità di tanti siciliani. Aumenta, infatti, anche il tasso di donazione che ha segnato  nel 2024 una crescita del 37 per cento, con 21,2 donatori ogni milione di abitanti. Allo stesso tempo le opposizioni sono diminuite del 10,2 per cento. Questi traguardi sono stati raggiunti grazie alle iniziative messe in campo dall’assessorato della Salute: favorire la cultura della donazione resta un obiettivo del mio governo e anche su questo fronte continueremo a lavorare».

Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, commentando i dati su donazioni e trapianti relativi al 2024 illustrati oggi dal ministero della Salute.

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Il Circolo Unione di Racalmuto in vendita, Strada degli Scrittori: “Scongiuriamo questa ipotesi

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Parte dalla Strada degli scrittori un appello urgente al presidente della Regione e agli assessori coinvolti nel comparto cultura perché garantiscano al più presto un concreto supporto al Circolo Unione di Racalmuto, il circolo di Leonardo Sciascia, il “Circolo della Concordia” come lo chiamava l’autore delle Parrocchie di Regalpetra. 

Una “piazza letteraria”, caposaldo dei percorsi di Agrigento Capitale della Cultura, che in questo piccolo ma centrale Comune a pochi chilometri dalla Valle dei Templi ha come perno non solo la Fondazione Sciascia, la casa-museo dello scrittore, il Teatro comunale, il Castello chiaramontano, contrada Noce e così via, ma anche il Circolo dove la mattina Sciascia si soffermava per leggere i giornali, conversare con i soci, con gli amici e trarne linfa vitale per i suoi personaggi

La Strada degli scrittori, rilanciando le riflessioni contenute nel reportage pubblicato il 13 gennaio dal sito AgrigentoNotizie Dossier, sottolinea come il Circolo sia da tempo considerato tappa fondamentale per i viaggiatori che possono prendere posto sulla stessa poltrona di Sciascia e vivere l’emozione donata dai soci di oggi, dai loro racconti, dalle foto alle pareti, dall’esposizione dei libri.

Oggi tutto questo rischia di sparire. Perché il Circolo, ospitato al primo piano di una palazzina con i balconi proprio sulla statua di Sciascia a passeggio, il profilo rivolto verso la Chiesa Madre, è di proprietà di una banca, l’Unicredit, decisa a dismettere l’immobile, fatta eccezione per il piano terra dove ha uffici, sportello e bancomat.Non si può affiggere il cartello “vendesi” su un prezioso patrimonio come questo “bene culturale” che per qualche decina di migliaia di euro rischia di finire ad acquirenti pronti magari a farne ben altro uso cancellando un pezzo della storia legata a vita, opere e impegno di Leonardo Sciascia.

Una storia peraltro secolare visto che la fondazione del Circolo Unione risale al 1836, da allora sempre nello stesso stabile dove riecheggiano i richiami di uno dei più antichi “circoli di conversazione”, stando alla prima denominazione di cui sono gelosi anche tanti giovani, decisi con i sessanta soci ad accendere una luce nella piazza di un paese come tanti altri sempre meno popolato.

UniCredit ha il merito di avere finora riconosciuto un simbolico canone di affitto, ma adesso che i vertici dell’Istituto optano per la vendita, auspichiamo che i soci dello stesso Circolo e i loro sostenitori possano essere messi in condizione di acquisire l’immobile per un prezzo altrettanto simbolico. Si tratta di una negoziazione già avviata, ma che va sostenuta con l’intervento delle istituzioni locali e non solo, a partire dalla Regione siciliana. Come peraltro è accaduto in tanti casi per beni legati ad altri scrittori

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