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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

IV Sicilia sul decreto ineleggibili: “all’ARS vada in scena il Teatro dei Pupi”.

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Italia Viva Sicilia si scaglia contro il decreto ineleggibili ovvero quanti esclusi dalle cariche pubbliche per sentenza ed pronuncia l’affondo: “all’ARS vada in scena il Teatro dei Pupi”.

“Martedì prossimo, 14.11.2023, potrebbe essere consegnato alla storia del parlamento siciliano un inciucio mai visto, ma quando ci sono in ballo fondi da dividere a pioggia e con cui dare mance e mancette e, finanche, alcune poltrone di deputato regionale, viene messa da parte, con grande disinvoltura, ogni distanza e contrapposizione tra maggioranza ed opposizione.

L’Ars si appresta a votare un maxemendamento che distribuisce prebende per tutti e che salva deputati già dichiarati ineleggibili dal Tribunale di Palermo, alla vigilia della pronuncia della Corte d’Appello che renderebbe esecutiva la decadenza ed il subentro dei primi dei non eletti.

Ma quello che appare eclatante è che l’emendamento delle mance e salva ineleggibili è stato confezionato e probabilmente sarà votato con i voti di Cateno De Luca e dei 5 stelle, oltre che di Forza Italia e Fratelli d’Italia, promotori del maxemendamento con l’Assessore al Bilancio Falcone, che ha festeggiato con un selfie insieme a Nuccio di Paola e Ismaele La Verdera l’approvazione dell’emendamento ed il presidente della Commissione Bilancio, Dario Daidone, che, incredibilmente, ha votato l’emendamento in Commissione Bilancio, nonostante ne fosse beneficiario in prima persona, per essere stato dichiarato decaduto il 27.03.2023 dal Tribunale di Palermo ed ormai prossimo a lasciare il parlamento siciliano.

E’ veramente incredibile che si possano cambiare le regole del gioco a partita finita, influendo sul risultato ed azzerando l’aspettativa legittima di chi si è rivolto ad un giudice ed ottenuto ragione dei diritti fatti valere, peraltro costituzionalmente garantiti.

Dello strumento della norma di interpretazione autentica in materia elettorale la regione ha abusato anche in passato, ma la Corte Costituzionale è intervenuta con l’accetta e ripristinato la legalità violata, anche di recente con la sentenza n. 61 del 2022. Anche stavolta, se non ci dovesse pensare prima il Consiglio dei Ministri impugnando la norma, la Corte Costituzionale farà giustizia di questo abuso.

Per consentire a qualche deputato di restare abbarbicato alla poltrona per i tempi tecnici della pronuncia della Corte Costituzionale (da sei mesi ad un anno), il parlamento rischia di perdere la faccia, visto che stavolta a congegnare e portare avanti il colpo di mano sembra ci sarà non solo la maggioranza ma anche Sud chiama Nord ed i 5 Stelle.

Proprio De Luca ed i 5 stelle sempre pronti a fare demagogia ed inveire contro la Casta, in questa occasione diventano loro stessi Casta e mettono i loro numeri a disposizione di una becera manovra di palazzo, che interferisce con la funzione giurisdizionale del potere giudiziario e sterilizza sentenze e diritti”.

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Flash news

Mostra itinerante su Paolo Orsi non fa tappa a Gela

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Dal circolo gelese del Pli, riceviamo e

La notizia della inaugurazione della mostra itinerante in memoria di Paolo Orsi,induce sconcerto nell’ambiente culturale gelese, dimostrando ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, che non sono solo le somme per gli eventi( 300 mila euro) deliberati da una scellerata scelta del governo regionale  a guida centrodestra,  a determinare la cultura nella nostra citta.

E’ di ieri la notizia che si rendera’ onore ad un illustre “figlio” di Gela, a cui e’ anche dedicata una via nella nostra Citta’, al palazzo Moncada di Caltanissetta una mostra itinerante nel novantesimo anniversario della morte dell’eminente archeologo che, grazie al suo indefesso lavoro organizzativo e di studio, portò alla luce millenarie scoperte archeologiche.

Siamo stati indotti dal coordinatore della nostra sezione dott. Incardona, a prendere visione di una pubblicazione di quasi 900 pagine nella disponibilità della biblioteca personale del Preside Argento, dal titolo ” Gela – Scavi dal 1900-1905″ ad opera proprio di Paolo Orsi, per valutare l’immenso studio dell’Illustre Archeologo riguardante la nostra Citta’.

Venire a sapere che la mostra itinerante ” Paolo Orsi da Akragas a Zancle” toccherà cittadine come Misterbianco,Giarre e Riposto, Lentini e Carlentini, Mazzarino Randazzo etc….. ma anche grossi centri come Messina,Ragusa, Catania, Enna  e Siracusa ad esclusione di Gela, pone una serie di interrogativi e sulla politica di un’ mministrazione sicuramente mediocre  e di una  scelta di qualche mese fa, di un direttore artistico che probabilmente si occupera’ di pane e balletti vari.Ci affidiamo alla benevolenza dell’assessore alla cultura della nostra città e in aggiunta anche all’assessore agli eventi, per protestare con veemenza per  la scelta dell’associazione ” SiciliAntica”.

La considerazione che si ha della nostra città deriva dal tutto chiuso che riguarda i siti archeologici, dalla proibizione ai rappresentanti dei quartieri, di potere prendere visione e contezza dello stato dei lavori dei due musei da parte di una soprintendenza sicuramente non amica della nostra città, dalla data indeterminata dell’apertura degli stessi.

Abbiano i nostri amministratori un moto di orgoglio e richiedano con urgenza un incontro all’assessore regionale alla cultura per evitare che vengano ancora presi in giro su un argomento vitale per la nostra economia.Altro Roylates e Fua

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Estate senza mare per i disabili: il caso diventa nazionale

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Roma – Anche quest’anno, estate senza mare per i disabili di Gela. E interviene il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, sulla inaccessibilità delle spiagge di Gela per le persone con disabilità.

Esprime in una nota la sua preoccupazione per una condizione che, oltre a compromettere l’inclusione, rappresenta una grave violazione del diritto alla partecipazione piena alla vita sociale e ricreativa.Non è più tollerabile che il principio di pari opportunità, sancito dalla nostra Costituzione e da normative internazionali vincolanti, venga vanificato da ritardi burocratici, inadempienze amministrative o inerzie logistiche.

“Il caso di Gela, emblema di una prassi purtroppo non isolata nel nostro Paese, ci interroga su una questione centrale – scrive il presidente Tomano Pesavento – quanto vale, nel concreto, la dignità di ogni cittadino?Che un diritto così elementare come l’accesso al mare debba ancora oggi scontrarsi con barriere fisiche e amministrative, nonostante la disponibilità di fondi e strutture già pronte all’installazione, è un segnale di allarme.

A rendere ancora più amara la situazione è la consapevolezza che l’intervento necessario – l’apposizione di passerelle già presenti nei depositi comunali – non richieda né sforzi straordinari né risorse aggiuntive, ma solo la volontà politica e amministrativa di procedere in tempi certi.Nel ribadire la necessità di garantire la piena accessibilità degli spazi pubblici, il Coordinamento richiama il valore educativo dell’inclusione, non come gesto formale ma come espressione concreta di cittadinanza. Non si tratta di “agevolazioni”, ma del riconoscimento pieno dei diritti umani fondamentali.

Ogni giorno senza accessibilità è un giorno in cui viene negata l’eguaglianza sostanziale, che costituisce l’asse portante di una democrazia compiuta.Pertanto, si chiede con urgenza:al Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, di rimuovere ogni ostacolo autorizzativo che ritardi l’intervento;al Comune di Gela e agli enti operativi competenti, di attivarsi immediatamente per il completamento dei percorsi accessibili;alle istituzioni scolastiche e culturali del territorio, di fare della promozione dei diritti un terreno concreto di educazione civica e sociale.

Il mare, come ogni bene comune, non può e non deve essere privilegio di pochi. L’estate non può iniziare davvero, se parte della cittadinanza è costretta a restarne spettatrice”.

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“Non si importino prodotti provenienti da Israele”

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Dal capogruppo del M5s Francesco Castellana riceviamo e pubblichiamo

Dopo la protesta di piazza occorre mettere in campo azioni concrete.
Dopo le bandiere della protesta necessitano piccole azioni quotidiane, con lo scopo rivoluzionario della concreta dimostranza.
A che serve gridare con un megafono se poi ricadiamo in una normalità stagnante?
A che serve presidiare luoghi sensibili per poi tornare alle quotidiane abitudini egoistiche e distaccate?
Come se l’attuale crisi planetarie non ci riguardasse da vicino.

E invece siamo così tanto prossimi e vicini allo stato di emergenza bellicista – vedi il Muos di Niscemi – da imporci una consapevole presa di posizione contro il delirio nichilista della guerra disumana

E allora cerchiamo di intervenire, nel nostro piccolo quotidiano, contro l’elemento fondamentale che fa ruotare il sistema capitalistico dell’emergenza e cioè i rapporti commerciali.

Chiedo infatti alle grandi realtà locali imprenditoriali di interrompere ogni rapporto commerciale con gli operatori economici Israeliani.

Chiedo a Bioraffineria di Gela e alle ditte dell’indotto di non importare e utilizzare prodotti aziendali provenienti da Israele.
Chiedo alla grande distribuzione alimentare locale di non vendere più prodotti alimentari provenienti da Israele e di distribuire, tra i tanti prodotti, la Gaza Cola i cui proventi ricavati sono destinati al sostegno di progetti umanitari, tra cui la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama nel nord di Gaza

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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