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L’ ennesimo bene monumentale che passa a miglior vita?

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Il prof Nuccio Mulè torna a denunciare il rischio di crolli della chiesetta di S.Nicola da Tolentino e del colombaio attiguo. Ecco il testo della lettera- denuncia inviata al Presidente Musumeci, all’assessore Samonà il Soprintendente Vullo, al sindaco Greco:

Nella zona adiacente al Cimitero monumentale di Gela esiste un complesso monumentale di fine Ottocento, di proprietà del Comune di Gela, costituito da un edificio a due piani, una chiesetta, quella di San Nicola di Tolentino, con una cripta e un colombaio cimiteriale i cui loculi sono tuttora occupati da defunti di primo Novecento. L’edificio, oggi sede della Biblioteca e, fino a qualche lustro fa, di due assessorati comunali, dopo la ristrutturazione degli anni Ottanta si trova in massima parte ancora in buone condizioni; stessa cosa non si può dire per la chiesetta, la cripta e il colombaio adiacenti che purtroppo versano in uno stato di abbandono totale dopo le dismissioni dalla fruizione religiosa del 2001, tant’è che da allora in poi c’è stata una continua espoliazione clandestina di suppellettili chiesastici e non, seguita da azioni vandaliche perpetrate anche con la profanazione delle tombe. Quanto scritto è già stato oggetto di precedenti lettere aperte di denuncia a cui mai hanno avuto una benchè minima risposta sia in termini epistolari sia in termini di intervento sul bene in oggetto. 
Purtroppo, dopo lo smontaggio della torre campanaria e le puntellature della chiesetta di San Nicola, della cripta e del colombaio di qualche ventennio fa, non si è provveduto al loro consolidamento con il risultato che oggi tali strutture versano in uno stato pietoso con probabili pericoli di crolli imminenti in particolare dei muri con i loculi ancora contenenti le casse da morto. 
Con quanto sopra esposto, pertanto, si vuole coinvolgere le SS.VV. ad attivarsi sinergicamente per evitare che un altro, l’ennesimo, bene monumentale di Gela “passi a miglior vita”.

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Attualità

Giornata ecologica ad Albani Roccella

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Giornata ecologica al quartiere di Albani Roccella: l’hanno organizzata i giovani della Chiesa Evangelica della Riconciliazione.

Venti i sacchi di rifiuti raccolti e anche un materasso.Nel quartiere il Comune ha effettuato in questi giorni attività di pulizia straordinaria. Ma nelle aree libere c’è chi si ostina a gettare rifiuti.Così i giovani sono scesi in campo per dare un segnale di buona cittadinanza.

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Diabetici:tempi insopportabili anche per il rinnovo dei piani terapeutici

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Glenda Paci presidente dell’associazione Diabete 3 evidenzia la mancata attivazione del servizio di diabetologia pediatrica in una città in cui è elevato il numero di bambini ed adolescenti che soffrono di diabete.

“Abbiamo sollevato il caso con la commissione sanità- dice la presidente dell’associazione- ma abbiamo sempre trovato un muro di gomma nell’Asp. Le ore di diabetologia assegnate sono poche, non si riesce a smaltire tutta la richiesta dell’utenza e i ragazzi diabetici devono attendere tempi molto lunghi per il rinnovo dei piani terapeutici.Si tratta di terapie e presidi salvavita incompatibili con i tempi lunghi di attesa imposti dall’Asp”.

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Sbarco in Sicilia, cerimonia in ricordo dei finanzieri

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Solenne cerimonia per commemorare l’82° anniversario dello sbarco anglo-americano del 10 luglio 1943 in Sicilia e per rendere omaggio ai militari della Guardia di Finanza caduti nell’adempimento del dovere. Si è svolta a Porto Ulisse, Ragusa, nel monumento eretto in memoria dell’Operazione Husky.

Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943, truppe canadesi approdarono sulla costa siciliana, trovando l’eroica resistenza dei finanzieri italiani della postazione 56 “Castelluzzo”. Tra loro, il brigadiere Lorenzo Greco e i finanzieri Pietro Nuvoletta, Raffaele Bianca ed Emanuele Giunta. I quattro militari, pur consapevoli dell’inferiorità numerica e di equipaggiamento, opposero una strenua resistenza alle forze nemiche, guadagnandosi riconoscimenti al Valor Militare “alla memoria”.

Alla cerimonia commemorativa erano presenti numerose autorità civili e militari, tra cui il Dirigente del Commissariato di Polizia di Gela, Vice Questore dr. Emanuele Giunta, nipote dell’omonimo finanziere caduto. Durante la cerimonia è stata deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento, seguita da un momento di raccoglimento in memoria di tutti i caduti che hanno sacrificato la propria vita per difendere il Paese, testimoniando coraggio, senso del dovere e spirito di sacrificio.

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