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Cronaca

La Camera Penale Eschilo visita il carcere

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Una delegazione della Camera Penale “Eschilo” di Gela è entrata stamattina nell’istituto penitenziario di C/da Balate. L’associazione di avvocati penalisti ha infatti aderito all’iniziativa nazionale “Ferragosto in carcere” promossa dall’Osservatorio carceri dell’Unione Camere Penali Italiane, per manifestare solidarietà nei confronti dei detenuti e del personale carcerario. L’obiettivo è quello di verificare le condizioni di vita dei detenuti, mantenere un occhio vigile sulle strutture penitenziarie e sulle proposte normative. Alla visita erano presenti il presidente della Camera Penale Avv. Maurizio Scicolone e il vicepresidente Avv. Angelo Cafà, i quali hanno eseguito un sopralluogo, unitamente alla direttrice del Carcere di Gela dott.ssa Cesira Rinaldi e al Commissario di polizia penitenziaria Luigi Carfì. Oggetto della visita sono stati la cucina, le celle, i corridoi, aree svago, infermeria e servizi. Non sono mancati i momenti di confronto con i detenuti, i quali hanno interagito con i legali e con l’amministrazione penitenziaria, sottoponendo agli stessi osservazioni e suggerimenti finalizzati al miglioramento delle condizioni carcerarie. I legali dichiarano: L’istituto di contrada Balate ospita circa 70 detenuti, provenienti da diverse parti d’Italia. Durante il sopralluogo abbiamo riscontrato delle buone condizioni igienico-sanitarie, dalla cucina alle celle, munite di frigoriferi e ventilatori, doccia interna con acqua calda e fredda, utili a fronteggiare il caldo estivo. Abbiamo raccolto le osservazioni dei detenuti, i quali hanno trovato anche la disponibilità e l’ascolto della direttrice Rinaldi e del vicecomandante Carfì, nonché di tutto il personale, a cui rivolgiamo il nostro ringraziamento per l’attenzione rivolta alle esigenze dei carcerati. Si è parlato anche di progetti, già in essere, di miglioramento delle condizioni di vita intramurarie e dell’introduzione di strumenti che possono gradualmente avvicinare il detenuto verso il mondo esterno. Nonostante le già ottimali condizioni, la camera penale manterrà una costante attenzione sulle esigenze di vita dei carcerati, istituendo un osservatorio. Sarà cura della Camera Penale replicare in futuro il proficuo incontro odierno

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Cronaca

Prova ad evadere: arrestato

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Ragusa – Su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, che ha coordinato le indagini, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Ispica, hanno eseguito un’ordinanza di sottoposizione al regime carcerario nei confronti di un 29enne, residente e domiciliato nella città di Ispica, già agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato arrestato poiché risulta gravemente indiziato del reato di evasione commesso in più circostanze nel corso dell’ultimo mese a seguito della sottoposizione alla precedente misura, sicuramente meno afflittiva, degli arresti domiciliari a cui però l’uomo non è riuscito a conformare la sua personalità.

Infatti, durante i controlli ordinari effettuati dalla Stazione di Ispica e dall’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica nei confronti dei vari soggetti agli arresti domiciliari, l’uomo non era quasi mai presente all’interno della sua abitazione ma, violando la misura in essere, circolava per la città e in un’occasione si era anche allontanato dal comune di Ispica.

Motivo per cui l’Arma di Modica ha riferito all’Autorità Giudiziaria competente in merito alla costante violazione della misura da parte del 29enne, nei cui confronti è stata necessaria l’applicazione della custodia cautelare in carcere che, fatta salva la presunzione di innocenza del suo destinatario, è stata ritenuta allo stato degli atti l’unico strumento utile a contenere i comportamenti dell’uomo contrari alle prescrizioni impostegli.

La misura cautelare si è resa necessaria anche al fine di non destinare i militari impegnati nei controlli quotidiani alla sua costante ricerca, attività necessaria al fine di evitare che potesse commettere altre tipologie di reati durante le varie evasioni.Tutte le ipotesi accusatorie, allo stato condivise dal Gip in sede, dovranno trovare conferma allorché verrà instaurato il contraddittorio tra le parti, come legislativamente previsto.

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Cronaca

Minacce e molestie all’ex compagna, eseguito divieto di avvicinamento

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La Squadra Mobile di Caltanissetta, ha eseguito una misura cautelare personale, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un nisseno di 34 anni. L’indagato, dalla ricostruzione investigativa realizzata, si sarebbe reso responsabile di reiterate condotte persecutorie nei confronti della ex compagna, non rassegnandosi alla decisione di questa di interrompere la relazione sentimentale in atto, tanto da minacciarla e molestarla, controllandone le frequentazioni e gli spostamenti, utilizzando nei suoi confronti epiteti ingiuriosi e offensivi.

L’attività d’indagine eseguita ha consentito di ottenere a carico dell’indagato, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa con contestuale applicazione del “braccialetto elettronico”. Nello specifico, infatti, il Giudice per le Indagini Preliminari, valutati positivamente i gravi indizi di colpevolezza a carico dell’indagato, ha emanato apposita ordinanza esecutiva con cui è stata disposta l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, estendendola anche alle due figlie minori, stabilendo la distanza minima da tenere, con l’ulteriore prescrizione di non comunicare con le stesse attraverso qualsiasi mezzo.

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Cronaca

Precipita in un burrone, tragico incidente nel Nisseno

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Tragico incidente stradale autonomo nelle vicinanze del ponte Capodarso, in territorio di Caltanissetta. Un uomo di 61 anni, Calogero Giuseppe Giusto, di Barrafranca, alla guida della sua Fiat Panda, per cause da accertare, è uscito fuori strada finendo in un burrone.

L’automobilista è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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