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La città indifesa…

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Doveva cacciare Tekra e doveva cacciare Caltaqua, e non l’ha fatto! Doveva presentare ricorso al Tar contro la Regione Siciliana, dopo lo “scippo” dei 33 milioni di euro del Patto per il Sud, e non l’ha fatto! Doveva fare “ferro e fuoco” se i suoi alleati avessero votato in Commissione Regionale Bilancio contro il finanziamento da 130 milioni di euro per il porto-darsena, e non l’ha fatto! Doveva fare le barricate se avessero aumentato la quantità di munnizza” da scaricare a Timpazzo, e non l’ha fatto! Doveva fare, doveva fare, doveva fare! Ma, semplicemente, non l’ha fatto! Non ha mai fatto niente di tutto quello che ha promesso ed annunciato, in questi due anni, a favore di telecamere e microfoni pagati dai contribuenti-sudditi gelesi! Eppure c’è ancora chi lo difende!

A loro ci rivolgiamo, stavolta, e non più a lui! Ma santiddio, ma come fate a difenderlo ancora? Come? Ci piacerebbe, obiettivamente, comprendere e persino giustificare questi moderni “pasdaran de noantri”. Nel mondo arabo i “pasdaran” sono i difensori del potere costituito. I “guardiani della rivoluzione islamica”, recitano i dizionari per spiegare in italiano il termine “pasdaran”. Ma quelli, in maniera persino fideistica, credono in una ideologia. I “nostri” a quale ideologia si affidano per continuare nella loro opera (meritoria se la si guarda solo, ed esclusivamente, dall’ottica del soggetto difeso)?

Gela è a pezzi! Sporca, sudicia, sempre senz’acqua, sempre senza un porto, sempre senza lavoro e, ora, anche “pattumiera della Sicilia”. Dicono (ma noi ci crediamo poco, assai poco, e speriamo chiaramente di sbagliarci) che lo saremo solo per 4 mesi. Ma intanto ci becchiamo la spazzatura di mezza Sicilia senza battere ciglio. Con un sindaco che la mattina capeggia un sit-in che era stato presentato come “la madre di tutte le battaglie” per liberare Gela dall’ennesimo sopruso. E che nel pomeriggio va a firmare un contratto che era lo stesso che la mattina aveva contestato.

Lo aveva definito “scempio”, in uno dei suoi soliti comunicati-stampa di fuoco. Scempio la mattina, conquista onorevole il pomeriggio. Cose che Dottor Jekyll e Mister Hyde, a confronto, sono degli emeriti dilettanti allo sbaraglio in materia. E chi la mattina era al suo fianco a protestare, diventa improvvisamente e nel giro di poche ore demagogo e persino capace di strumentalizzare a fini elettoralistici un tema così delicato.

Insomma, tutto ed il contrario di tutto. Senza contare che giorni prima, da noi a “Lo dico alla Radio”, il presidente ed il vice-presidente della SRR4, rispettivamente il sindaco di Butera, Filippo Balbo, ed il sindaco di Delia, Gianfilippo Bancheri, avevano annunciato quali sarebbero state le condizioni del contratto che era già stato stilato e che il sindaco di Gela, in quanto componente della stessa SRR, doveva ben conoscere.

Invece, la mattina organizza e capeggia il sit-in contro lo “scempio” ed il pomeriggio esulta per avere ottenuto (lui?) il risultato di un contratto che i vertici della SRR avevano annunciato largamente prima, in diretta a “Lo dico alla Radio”. Ma pensa che abbiamo tutti l’anello al naso? Eppure c’è chi ancora lo difende a spada tratta! A loro ci rivolgiamo! E a loro chiediamo, in tutte le lingue: Perchè? Why? Pouquoi? Por Què? Warum? Varfòr? De Ce? Insomma, “pirchì” lo continuate a difendere?…
     

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Centrodestra sempre più spaccato e Greco gongola

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Mentre Raffaele Lombardo va da Schifani e Totò Cuffaro incontra Renzi per le Europee, a Gela per le Amministrative regna il caos.

Più tempo passa e più l’unità del centrodestra sembra una chimera.C’è il patto nisseno tra FdI e FI che vale di giorno per FI mentre la notte tiene incontri con I centristi per altri candidati a sindaco. Ci sono i cuffariani che premono per un candidato diverso dal Mpa ma insieme a chi la pensa come loro non presentano ai tavoli ufficiali il nome dell’ing.Grazia Cosentino..

C’è l’Mpa che dice e non dice di non volere sostenere Greco e neanche presenta ai tavoli ufficiali il suo candidato.

C’è il consigliere di FdI Totò Scerra che se non sarà candidato a sindaco dal suo partito ha già il vestito civico confezionato per presentarsi lo stesso.Il presidente del consiglio Sammito sarà con lui se è candidato a sindaco, diversamente si candiderà nella lista di FI.

E poi i meloniani: a Gela mantengono il nome di Vincenzo Casciana, a Roma stanno rivedendo tutto.

Riuscire a mettere insieme tutti questi cocci sembra improbabile. E il sindaco uscente gongola. Lui ha più interesse di tutti ad una coalizione non unita.

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Pizzardi:”la governance della Ghelas va rivista”

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“Stamattina alle 11 sono arrivati piano industriale, convenzione e gli altri atti di supporto.Come se non fossero arrivati.Che te ne fai a ridosso delle feste pasquali quando nè assessori nè giunta ha la possibilità di un esame accurato e quando non ci sono più i tempi per portare la delibera in consiglio comunale?”: è il primo di una serie di rilievi posti dall’assessore Antonio Pizzardi durante la seduta di Giunta conclusasi qualche ora fa che ha portato al via libera ad un mese di proroga alla Ghelas.

Pizzardi però ha voluto che si registrasse il suo invito al sindaco a rivedere la governance della Ghelas.In altri termini ha chiesto le dimissioni dell’amministratore unico della municipalizzata Pietro Inferrera

L’amministratore aveva preso l’impegno di portare in tempo utile alla Giunta gli atto per un contratto biennale tra le parti evitando l’ennesima proroga. Ma così non è stato. “Gli atti richiesti sono arrivati solo stamattina – dice l’assessore- e l’Ad della Ghelas non ha rispettato gli impegni assunti con tutte le immaginabili conseguenze del caso.Perciò io chiedo una revisione della governance della municipalizzata”.

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Proroga alla Ghelas con scintille in Giunta

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Seduta di Giunta molto movimentata stasera. All’ordine del giorno la Ghelas multiservizi il cui contratto con il Comune scade a fine mese.O meglio scade la proroga al vecchio contratto concessa un mese fa.

La Giunta municipale ha avuto oggi sul tavolo il nuovo piano industriale e gli atti necessari a procedere alla stipula del nuovo contratto con le caratteristiche richieste dai revisori del Comune e dalla stessa Corte dei Conti. Ma non ci sono i tempi tecnici per esaminare tutto. Così si è deliberata una proroga di un mese.Ad accendere gli animi la posizione dell’assessore Antonio Pizzardi che ha puntato l’indice sui ritardi con cui ha operato l’amministratore unico della Ghelas Pietro Inferrera di cui ha chiesto le dimissioni.

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