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La Fiab:a Gela lo spazio pubblico ha un solo padrone cioè l’automobilista

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Le ripetute sollecitazioni non hanno dato i riscontri sperati, ad oggi l’amministrazione comunale, dopo oltre quattro anni di governo della città, non ha avviato alcuna politica di tutela degli utenti vulnerabili della strada, né sono state messe in campo iniziative che abbiano favorito lo sviluppo di una mobilità diversa rispetto agli spostamenti con l’auto privata: lo dice il vicepresidente Fiab Giuseppe Romano.

” Il concetto di democrazia dello spazio pubblico non è stato minimamente accolto e nella nostra città lo spazio pubblico ha un solo padrone: l’automobilista. Per pedoni, ciclisti, bambini, anziani, persone con disabilità, per tutti questi utenti muoversi rimane una scelta difficile, praticata fra spazi ristretti o inesistenti e in mezzo al pericolo costante di essere investiti da un’automobilista. Niente zone 30 o 20 reali (non bastano un’ordinanza e un cartello), niente interventi di moderazione del traffico, apparentemente nessun controllo sulla velocità o sulla sosta selvaggia, nessun risultato in termini di miglioramento del servizio di trasporto pubblico. In centro storico una sola isola pedonale di poche centinaia di metri ed una ztl che dura appena un paio d’ore durante la settimana, per allungare la sua durata di ben otto ore (di cui sei praticamente notturne ed inutili) nel week end (venerdi e sabato). Sul lungomare la zona 20 non ha alcun controllo sulla velocità, mentre, sempre sul lungomare, l’intero sviluppo dei parcheggi a spina di pesce sembrerebbe non rispettare le regole del codice della strada, con ulteriore pericolo ed insicurezza. Il quadro esposto non è certo dei migliori per una città di settantamila abitanti. Eppure, come associazione di settore abbiamo sempre manifestato la disponibilità a collaborare per costruire una città a misura di persona e non solo di automobilista, ma non siamo mai stati invitati ad un incontro concreto, e questo ci lascia fortemente perplessi. La violenza stradale è ormai la regola prevalente in città, e non sembra esserci alcun interesse a tutelare i diritti di chi sulla strada è più debole”- conclude Romano

                                                                                   


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Giornata ecologica ad Albani Roccella

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Giornata ecologica al quartiere di Albani Roccella: l’hanno organizzata i giovani della Chiesa Evangelica della Riconciliazione.

Venti i sacchi di rifiuti raccolti e anche un materasso.Nel quartiere il Comune ha effettuato in questi giorni attività di pulizia straordinaria. Ma nelle aree libere c’è chi si ostina a gettare rifiuti.Così i giovani sono scesi in campo per dare un segnale di buona cittadinanza.

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Diabetici:tempi insopportabili anche per il rinnovo dei piani terapeutici

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Glenda Paci presidente dell’associazione Diabete 3 evidenzia la mancata attivazione del servizio di diabetologia pediatrica in una città in cui è elevato il numero di bambini ed adolescenti che soffrono di diabete.

“Abbiamo sollevato il caso con la commissione sanità- dice la presidente dell’associazione- ma abbiamo sempre trovato un muro di gomma nell’Asp. Le ore di diabetologia assegnate sono poche, non si riesce a smaltire tutta la richiesta dell’utenza e i ragazzi diabetici devono attendere tempi molto lunghi per il rinnovo dei piani terapeutici.Si tratta di terapie e presidi salvavita incompatibili con i tempi lunghi di attesa imposti dall’Asp”.

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Sbarco in Sicilia, cerimonia in ricordo dei finanzieri

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Solenne cerimonia per commemorare l’82° anniversario dello sbarco anglo-americano del 10 luglio 1943 in Sicilia e per rendere omaggio ai militari della Guardia di Finanza caduti nell’adempimento del dovere. Si è svolta a Porto Ulisse, Ragusa, nel monumento eretto in memoria dell’Operazione Husky.

Nella notte tra il 9 e il 10 luglio 1943, truppe canadesi approdarono sulla costa siciliana, trovando l’eroica resistenza dei finanzieri italiani della postazione 56 “Castelluzzo”. Tra loro, il brigadiere Lorenzo Greco e i finanzieri Pietro Nuvoletta, Raffaele Bianca ed Emanuele Giunta. I quattro militari, pur consapevoli dell’inferiorità numerica e di equipaggiamento, opposero una strenua resistenza alle forze nemiche, guadagnandosi riconoscimenti al Valor Militare “alla memoria”.

Alla cerimonia commemorativa erano presenti numerose autorità civili e militari, tra cui il Dirigente del Commissariato di Polizia di Gela, Vice Questore dr. Emanuele Giunta, nipote dell’omonimo finanziere caduto. Durante la cerimonia è stata deposta una corona d’alloro ai piedi del monumento, seguita da un momento di raccoglimento in memoria di tutti i caduti che hanno sacrificato la propria vita per difendere il Paese, testimoniando coraggio, senso del dovere e spirito di sacrificio.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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