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La Melfa’s Basket sull’ottovolante, a testa in giù…

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Amara sconfitta, la ottava consecutiva, per la Melfa’s Gela Basket che cade ancora, stavolta sul terreno di gioco dello Sport Club Gravina, squadra che come quella gelese veniva da un periodo di crisi nera.

Dopo avere tenuto bene il campo durante i 40 minuti regolamentari, trascinati da un immarcabile Marko Milekic, il quintetto di coach Salvatore Bernardo è crollato letteralmente nell’over-time, tornando a casa con le pive nel sacco.

Privo dell’infortunato Emanuele Caiola, di Gaspare Caiola (positivo al Covid-19) e dello squalificato Kuburovic, il team caro al presidente Maurizio Melfa ha tirato fuori una prova gagliarda che, però, è praticamente finita allo scoccare della prima sirena. Si era sul punteggio di parità di 64-64 ed è stato necessario giocare un tempo supplementare.

Purtroppo i cinque minuti di gara suppletiva sono stati un autentico massacro per i biancorossi gelesi, che già privi dei tre importanti titolari hanno poi dovuto rinunciare nell’over-time anche a Moricca e Gazzillo, entrambi caricati di cinque falli e, quindi, costretti ad uscire anzitempo dalla contesa. Nei successivi cinque minuti, praticamente, non c’è stata più partita.

La Melfa’s Gela Basket non ha segnato più (appena due punti), mentre i padroni di casa di coach Giuseppe Marchesano hanno capitalizzato la superiorità che, a quel punto, è divenuta assai evidente.

La gara si è chiusa, di conseguenza, con la vittoria della compagine etnea che ha fatto sua la contesa sul punteggio di 77-66. E, dunque, la squadra gelese è stata costretta a mandare giù l’ennesimo boccone amaro di una stagione che, ogni giornata che passa, sta diventando sempre più un calvario agonistico.

Questo, infine, il tabellino della Melfa’s Gela Basket: Vancheri ne, Libro, Milekic 22, Moricca 2, Gazzillo 6, Bozic 12, Seskus 14, Markovic 2, Tuccio ne, ‘Ndubuisi 8.
                    Franco Gallo

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Attualità

La musica di uno Stradivari del 1730 risuonerà al teatro Eschilo: “La cultura bene primario”

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Si avvicina un grande appuntamento culturale: venerdì 23 maggio alle 21 al teatro Eschilo si terrà il concerto “Armonie d’epoca”. La magia di un prezioso Stradivari per “l’incanto di un suono senza tempo”, per la prima volta a Gela. Si tratta di un pezzo unico, realizzato nella celebre liuteria di Cremona nel 1730. L’evento è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo di Città.

«La cultura è il bene primario ed essenziale – ha detto il regista ed ideatore dell’evento, Orazio Messina -. Un progetto che ho fortemente voluto realizzare a Gela, la prossima tappa a Napoli. Il prezioso violino Stradivari rappresenta un capolavoro di maestria e innovazione in tutto il mondo, ancora oggi. L’arte è un linguaggio universale di condivisione e crescita». Da remoto è intervenuto il presidente dell’Anlai Gualtiero Nicolini, uno degli esperti di liuteria più stimati a livello mondiale: «Si godrà della bellezza di uno strumento unico. La Sicilia con Catania è stata nell’Ottocento e nel Novecento uno dei centri della liuteria più importanti: tante botteghe costruivano strumenti che andavano in tutto il mondo».

L’amministrazione comunale patrocina l’evento. I biglietti sono disponibili gratuitamente al teatro tutti i giorni dalle 17 alle 20, sino ad esaurimento. L’organizzazione riserverà biglietti per gli studenti delle scuole e le associazioni. «Uno Stradivari a Gela è una grande opportunità culturale di livello assoluto – ha detto l’assessore ai beni culturali Romina Morselli -. Onorati come città di essere stati scelti per un’iniziativa di livello artistico».

Per la presidente del consiglio Paola Giudice ed il capogruppo del M5S Francesco Castellana il concerto rappresenta «un’occasione unica per ascoltare il suono e le armonie di questo meraviglioso strumento, tanto lontano ma tanto attuale. Siamo contenti di poter accogliere un evento di grandissimo spessore». È prevista a teatro una raccolta fondi per l’associazione “Ccsvi nella sclerosi multipla regione Sicilia”. 

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Una foto di gruppo, i sorrisi e lo slogan pro Terenziano:cosi il Pd cerca di nascondere i suoi malanni

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Una bella foto di gruppo dopo la riunione interna, i sorrisi e lo slogan “Tutti con Terenziano”: così il Pd tenta di disinnescare la bomba interna stentendo un velo sugli episodi degli ultimi giorni.

Gaetano Orlando non si sarebbe lamentato della guida della Ghelas e non avrebbe detto alla riunione dei capigruppo che il PD la convenzione della Ghelas la firma solo dopo che il sindaco nomina un nuovo amministratore

In sostanza i capigruppo di M5s e Una buona idea che erano presenti non hanno capito nulla.È la naturale deduzione che si fa di fronte al capogruppo Dem Orlando che invece nega ai suoi di aver fatto quelle considerazioni.Ma che Orlando non ha digerito ancora la mancata assegnazione della presidenza del consiglio, che poi ritiene che il PD debba esprimere la nuova guida della Ghelas è un dato che continua ad emergere.

Dopo gli stracci ( e non solo) volati tra esponenti della maggioranza, struttura commissariale, assessori e consiglieri confezionano con foto e sorrisi la versione del “tutto a posto, tutti con Terenziano”.La stessa di 4 giorni prima quando hanno chiesto un incontro con il sindaco che li ha ricevuti.Ma fino a quando i Dem riusciranno a non far scoppiare la pentola a pressione?

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Cronaca

La Cassazione:manca la prova della correlazione tra malformazioni e inquinamento prodotto dal petrolchimico

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La Cassazione con un’ordinanza depositata oggi ha respinto il ricorso presentato da un uomo ( e dai suoi familiari) che chiedeva alle società di Eni un risarcimento del danni patito per una malformazione congenita. I ricorrenti legavano la malformazione evidenziata alla nascita, nel 1992, all’inquinamento prodotto dalle attività industriali dell’allora petrolchimico nel sito di Gela.

Ma per la Cassazione manca la prova scientifica, ma anche solo statistica, di una correlazione tra l’inquinamento del petrolchimico di Gela la malformazione del ricorrente. Prima il tribunale di Gela (“mancato raggiungimento della prova”) e poi la Corte di appello di Caltanissetta avevano respinto le richieste di risarcimento. In particolare, il giudice di secondo grado, la cui motivazione oggi è stata oggi confermata dalla Suprema Corte, ha affermato che non vi è alcuna “certezza scientifica” che consente di correlare “la patologia sofferta dall’appellante alle sostanze nocive emesse dagli stabilimenti gelesi”, ma che è soltanto “possibile” collegare i due eventi.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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