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Cronaca

La Polizia recupera refurtiva

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Ragusa – Nelle ultime settimane i servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Ragusa dr. Vincenzo Trombadore volti a prevenire e reprimere ogni forma di illegalità ed assicurare alla cittadinanza maggiore percezione di sicurezza, hanno consentito in diverse occasioni di interrompere azioni delittuose, evitando le conseguenze più gravi e spesso il recupero di refurtiva, in particolare utensili da lavoro rinvenuti nella disponibilità di soggetti pregiudicati che non hanno saputo in alcun modo provare la legittimità del possesso e per tale motivo sono stati denunciati per il reato di ricettazione.

 La natura stessa della cosa sequestrate, verosimilmente asportate da locali di deposito o cantieri, senza dubbio hanno rappresentato un grave danno per i proprietari, probabilmente artigiani, che si sono visti sottrarre attrezzi da lavoro.

La Questura di Ragusa ritiene molto importante, nell’ambito della mission istituzionale di servizio al cittadino offrire la possibilità alle persone danneggiate dai reati di poter rientrare in possesso dei loro beni.

Per tali motivi si comunica alla cittadinanza che presso gli uffici della Squadra Mobile di Ragusa a partire dal 16.8.2023, nelle giornate di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 09.00 alle ore 12.00 è possibile visionare gli oggetti rinvenuti.

Agli interessati si raccomanda di presentarsi muniti della relativa denuncia di furto.

Le foto degli oggetti rinvenuti sono consultabili alla pagina ufficiale facebook della Questura di Ragusa .

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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