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Politica

La strategia del “con me o contro di me”…

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Con il comunicato della vigilia di Pasqua il sindaco Greco ha disatteso completamente il clima di pace e serenità che, invece, imponeva il periodo legato alle festività che portano alla Resurrezione del Cristo. In una paginetta condita da attacchi e contrattacchi, il primo cittadino ha sancito, se ancora ce ne fosse il bisogno, il suo concetto di “capo dell’amministrazione comunale”. Ossia, estendere all’ennesima potenza il concetto del “con me o contro di me”. Dove “con me” non significa solo “stare dalla mia parte”, ma più prosaicamente “si fa come dico io e pipa!”, oppure stai dall’altra parte. E dall’altra parte non ci stanno gli avversari politici, ma bensì i “nemici”.

Un modo assai bizzarro ed arcaico di intendere la politica e, soprattutto, la gestione della “res publica”. Ma il sindaco ha un problema, anzi due. Uno è il suo carattere assolutamente poco incline al ruolo, decisamente importante e delicato, che ricopre. E l’altro, che complica maledettamente le cose, è chi lo consiglia. Chi lo induce a certe “uscite”. Chi lo “sollecita” a scrivere certi documenti che somigliano più a scivoloni istituzionali gravissimi che ad altro. Chi, insomma, lo ha convinto che per fare bene il sindaco a Gela deve imitare, in tutto e per tutto, Saro Crocetta. Ma Saro era Saro! Con i suoi pregi (onestamente assai pochi) ed i suoi difetti (hai voglia, quanti!). E poi erano altri tempi. I gelesi (e per tanti motivi) erano con fette belle spesse di prosciutto davanti agli occhi ed avevano orecchie ancora “vergini” dal punto di vista delle cose da sentire e credere.

Oggi è completamente diversa la situazione. La gente ha aperto gli occhi e liberato le orecchie dalle “sirene ammaliatrici”. Eppure il sindaco “giusto” e chi lo mal-consiglia tutto questo non lo hanno capito. E perciò, siamo passati dal crocettiano “o sei con me o sei mafioso” al nuovo “o con me o sei mio nemico”. Stesse poi, anche le metodologie comunicative. Con i soldi dei contribuenti gelesi, ora come allora, si stanno “condizionando” quasi tutti i mezzi di informazione locali e attraverso la televisione “amica” gridare ai quattro venti il “pensiero unico”. Si, gridare, mica parlare o comunicare. Gridare! Come se dicendo le cose alzando i decibel della voce i concetti risultassero più convincenti. Ma se Caltaqua c’era e Caltaqua c’è! Se Tekra c’era e Tekra c’è! Se i soldi dei finanziamenti pubblici c’erano ed ora non ci sono più! Se le strade cittadine erano ed ora sono un disastro ovunque. Ma se la città distrutta era e distrutta è! Ma cosa vuoi gridare al Mondo? Però chi lo s-consiglia gli assicura che gridando, da solo e senza contraddittorio, la gente abbocca a tutto quello che dice! D’altronde, così facendo Crocetta è diventato prima Europarlamentare e poi Presidente della Regione Siciliana. Magari chi lo consiglia lo alletta in questa maniera, chissà? Nel frattempo, però, la strategia del “con me o contro di me” ha portato ad un risultato strabiliante. La maggioranza più ricca, in termini di numeri, della storia moderna di Gela, in meno di due anni si è già sciolta come neve al sole. E può essere considerato un assai poco invidiabile record che in così poco tempo una coalizione con connotati “bulgari” sia arrivata ad un punto così basso.

Talmente basso che da qualche giorno, ormai, la parolina magica “sfiducia” comincia a serpeggiare negli ambienti politici locali. E, vi assicuro, non soltanto dal fronte della esigua opposizione. Potere di una strategia paurosamente “autolesionista” che prima di fare male al proprio percorso politico, sta distruggendo le speranza di rinascita di una intera città. E della sua sfortunata popolazione. A questo punto, però, un suggerimento (e non un consiglio, visto che c’è già chi lo consiglia) lo vogliamo dare, spassionatamente, al “nostro” sindaco. Innanzitutto, si liberi, e senza indugi, da chi sin qui lo ha consigliato (male, assai male!). E poi modifichi immediatamente il suo “modus operandi”, oltre che “pensandi”. Chi non è d’accordo con lui non lo consideri un nemico, ma semmai uno che lo può aiutare a non sbagliare. E poi smetta di pensare di essere il “deus ex machina” o peggio ancora il podestà della città. E’ un sindaco eletto dal Popolo, certo! Ma smetta di immaginarsi come “un uomo solo al comando”. Perchè come ci hanno insegnato, “da soli non si và nemmeno in Paradiso”. Ci rifletta, sindaco. Per il suo bene! Ma soprattutto per quello della città che amministra e dei suoi cittadini amministrati. Perchè Gela ha tanti difetti! Ma, onestamente, non merita tutto questo…

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Per l’on.Mancuso la rimodulazione della rete ospedaliera è un’opportunità per rafforzare la sanità territoriale

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La nuova rete ospedaliera in provincia di Caltanissetta non rappresenta una sottrazione, ma un’opportunità concreta per rafforzare e modernizzare il nostro sistema sanitario. Un’occasione per rendere la sanità pubblica più efficiente e più vicina ai cittadini, in particolare nelle aree interne e periferiche» – dichiara l’onorevole Michele Mancuso deputato di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.

In questi mesi, grazie all’azione dell’Assessorato regionale alla Salute e della VI Commissione dell’ARS, è stato avviato un confronto strutturato con i vertici delle Aziende Sanitarie Provinciali per superare le principali criticità. Tra le priorità affrontate con urgenza – continua – vi è stata la carenza di personale nei Pronto Soccorso di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, così come in reparti fondamentali come l’ortopedia di Gela. L’ASP ha già attivato e concluso concorsi in diverse specialità mediche e sta ultimando il processo di stabilizzazione di infermieri e operatori socio-sanitari, assicurando continuità assistenziale e stabilità occupazionale.

La riorganizzazione si integra con la riforma territoriale del DM 77/2022, già attuata nella nostra provincia con la realizzazione di quattro Centrali Operative Territoriali, la ristrutturazione in corso degli Ospedali di Comunità, e con il rafforzamento della telemedicina e dell’assistenza domiciliare. A ciò si aggiungono importanti investimenti per l’ammodernamento tecnologico: nuove TAC, mammografi, ecografi, risonanze magnetiche, tre acceleratori lineari per le radioterapie a Gela e San Cataldo e l’introduzione della cartella clinica elettronica integrata con il Fascicolo Sanitario Elettronico Nazionale – sottolinea l’onorevole Mancuso.

Grande attenzione – aggiunge – sarà dedicata al consolidamento delle eccellenze presenti sul territorio, a cominciare dalla breast unit dell’ospedale di Gela guidata con competenza dal dottor Di Martino, centro di riferimento nel trattamento del tumore alla mammella. Così come sarà essenziale tutelare la cardiologia e l’urologia, già potenziata con l’assunzione di sette nuovi medici, oltre all’endocrinochirurgia di Caltanissetta e Mussomeli e all’ortopedia di Mussomeli, che rappresenta un presidio di assoluto rilievo.

Rispetto alle preoccupazioni espresse da alcuni amministratori locali, Mancuso invita a non alimentare allarmismi: «La proposta di rimodulazione prevede sì una razionalizzazione, ma anche un potenziamento in settori strategici come neurologia, neurochirurgia e chirurgie specialistiche. E, soprattutto, mantiene attivi e funzionali i presidi di Mussomeli, Mazzarino e Niscemi, dove sono previsti nuovi posti letto per lungodegenza e riabilitazione, e modelli misti tra medicina interna e piccola chirurgia programmata, necessari a ridurre le liste d’attesa» – evidenzia il parlamentare regionale.

Un plauso va anche al dirigente generale del Dipartimento per la Pianificazione Strategica, Salvatore Iacolino, che ha mostrato grande disponibilità all’ascolto e alla collaborazione con i territori. Sono certo – prosegue – che l’Assessorato regionale alla Salute saprà recepire e valorizzare le proposte che emergeranno dalla conferenza dei sindaci, garantendo la salvaguardia delle attività ospedaliere essenziali per le comunità locali.

In questa fase delicata e strategica – conclude l’onorevole di Forza Italia Michele Mancuso – auspico una piena e leale collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte, a partire dagli enti locali, dalle aziende sanitarie e dalla Regione. L’obiettivo comune deve essere quello di garantire servizi sanitari efficienti, accessibili e di qualità per tutte le comunità della provincia. La salute è un diritto fondamentale e la sanità rappresenta una delle principali sfide del nostro tempo: per questo serve un impegno condiviso, responsabile e privo di divisioni. Solo attraverso il dialogo e la cooperazione sarà possibile costruire una rete ospedaliera moderna e funzionale, realmente vicina ai bisogni dei cittadini e capace di rispondere con efficacia alle esigenze del territorio.

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Donegani:”Mercoledì incontro con il presidente della commissione sanità”

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Il segretario regionale di PeR Miguel Donegani ha chiesto al Presidente della commissione regionale sanità l’on Laccoto un incontro con il Sindaco Di Stefano e le forze politiche per affrontare con carte alla mano la situazione di Gela e del territorio sud della provincia che vede iniquità di trattamento con altre realtà territoriali, come si evince dalla proposta del piano di riordino sanitario presentato dalla regione. L’incontro è già fissato per Mercoledì 16 luglio alle 14 e 45.
“Ringrazio il presidente della sesta commissione parlamentare l’on Laccoto per aver subito accolto il mio invito. L’on Lavardera leader di controcorrente sarà a sostegno della nostra battaglia per una sanità più equa e giusta. Gela non può perdere posti letto, servizi e personale. La mia proposta è stata: dialogo e tavolo permanente con tutte e di tutte le forze politiche. La sanità non ha colori politici. Prima Gela e i gelesi. Lunedì il Sindaco ha riconvocato la riunione a Gela per definire un documento finale e unitario, Mercoledì saremo a Palermo in commissione e continueremo senza abbassare la guardia, chiedendo rispetto e attenzione per il territorio. Prima il dialogo per concertare soluzioni positive, non escludendo manifestazioni di protesta se non ci saranno le dovute risposte. Noi ci augurano di non dover ricorrere alla protesta. Siamo fiduciosi perché la classe politica tutta sta dimostrando grande maturità e responsabilità sul tema Sanità, che riguarda la salute dei cittadini, diritto costituzionalmente garantito a tutti noi. PeR starà sempre a fianco del Sindaco e con tutte le forze politiche del territorio per le battaglia di civiltà come questa”- ha dichiarato Donegani

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Sanità,i consiglieri di Una buona idea replicano al gruppo di opposizione

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Il gruppo consiliare di Una buona idea composto da Giovanni Giudice, Davide Sincero, Rosario Faraci, Floriana Cascio e Massimiliano Giorrannello apprende con stupore le dichiarazioni dell’opposizione consiliare di Gela – opposizione in città, ma di fatto maggioranza politica alla Regione – che oggi ha scelto di attaccare l’on. Nuccio Di Paola, colpevole solo di aver detto la verità.

Sì, la verità fa male. Fa male soprattutto a chi, in silenzio o con complicità, ha lasciato che il nostro ospedale venisse depotenziato. Oggi ci si scandalizza per le parole dell’on. Di Paola, ma ci chiediamo: dove erano questi consiglieri, oggi così attenti, quando si costruiva la rete ospedaliera che penalizza Gela?

Perché non hanno fatto sentire la loro voce prima di presentare proposte assurde?
Perché non hanno preteso l’inserimento della Breast Unit , già prevista da un decreto del precedente governo regionale, nel piano sanitario?
Non si erano accorti che, mentre si taglia ovunque, a Caltanissetta si creano due UTIN (Terapie Intensive Neonatali), con l’unico effetto di cancellare quella di Gela? Non si sono accorti che in una città già martoriata dall’industrializzazione il governo taglia posti in reparti fondamentali come Urologia, semi terapia intensiva, oncologia e cardiologia ?

Queste non sono polemiche. Sono quesiti legittimi che ogni cittadino gelese ha il diritto di porre, e che l’on. Di Paola ha avuto il coraggio di portare dove realmente si decide. Un parlamentare ha il dovere di difendere il proprio territorio, anche a costo di risultare scomodo. E scomodo lo è, per chi preferisce fare finta di niente.

Chi oggi si indigna dovrebbe spiegare perché ha taciuto, perché non ha vigilato, e soprattutto cosa intende fare per rimediare a un disastro sanitario che dura da anni.

Noi non ci stiamo a un teatrino politico che cerca solo capri espiatori. Gela non può più permettersi il lusso delle chiacchiere: servono soluzioni.
E se c’è chi, come l’on. Di Paola, ha il coraggio di denunciare pubblicamente le storture di un sistema che penalizza il nostro ospedale, noi lo sosterremo sempre.

Per i consiglieri di Una buona idea “Gela ha bisogno di verità, non di silenzi compiacenti”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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