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Lo Scrivo a Il Gazzettino di Gela

“La vertenza Sicilia esiste! La Politica, ne prenda atto”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma del Presidente dell’Associazione Interporto Gela, dott. Marco Fasulo.

“Jack London diceva: “La natura dell’uomo è vivere, non esistere. Non ho intenzione di sprecare i miei giorni nel tentativo di prolungarli, voglio viverli”.


La massima di London, con ogni probabilità, non ha particolarmente attecchito in Sicilia. Quanto meno in una sua parte. Quella più sfortunata, assopita, ma anche meno combattiva e stanca di lottare la provincia di Caltanissetta. Ed ancora, sottomessa ed incapace a rialzarsi. Che preferisce sopravvivere in ginocchio piuttosto che scegliere di vivere (o morire), ma in piedi e con dignità. Che conosce il lamento come cura dei mali, ma ignora la forza d’animo e la determinazione.
La Sicilia!
Quella infelice e contenta.

Eppure, quando immagino la Sicilia anche se risiedo a Milano ma nato a Gela, vedo una terra nata per essere una fabbrica del turismo che avrebbe, potenzialmente, pochi eguali al Mondo, se non nessuno. Una terra che si presta allo sviluppo di una delle migliori agricolture del Pianeta e con risorse enormi. Una condizione climatica invidiabile: il passaggio da inverni freddi nell’entroterra ad una condizione più mite sulle linee di costa. E parimenti dicasi per il passaggio dalle calde ed afose estati delle zone rivierasche alle fresche nottate del clima dell’Etna; il tutto a 10 minuti di distanza in linea d’aria.


Detta così sembrerebbe il paradiso.
Tuttavia, sguarnito di una componente fondamentale, arranca a trovare una sua dimensione e ad accrescere l’appeal in chi lo vive o in chi potrebbe apprestarsi a visitarlo.

I servizi, parola per lo più assente dal dizionario Siciliano, (e totalmente disconosciuti nell’altra Sicilia) sono alla base di un qualunque processo di sviluppo voglia definirsi tale.
Senza servizi è e resterà inimmaginabile qualsiasi miglioria o processo di upgrading sociale della Regione.
È necessario che la politica si rimbocchi le maniche. E che lo faccia iniziando, prima di subito, a intessere strategie volte al miglioramento dei livelli essenziali delle prestazioni che, indissolubilmente, viaggiano in parallelo con la crescita infrastrutturale omogenea di ogni singolo angolo del territorio.
Continuare a guardare con visioni miopi e deviate, focalizzate sempre e solo alla crescita di un versante a scapito dell’altro, non condurrà questa Regione ad uscire dal pantano in cui versa.
Le recenti elezioni hanno già dimostrato una disaffezione sempre più crescente verso la politica. Aver disertato le urne, soprattutto nella provincia di Caltanissetta dove il PIL è ultimo in Italia, è la palese conferma che il Popolo (quantomeno la maggior percentuale della popolazione) è stanco di essere considerato una nullità consegnandogli ogni mese la paghetta (il reddito di Cittadinanza) voluta dall’orda Barbarica Grillina.

Sarà necessaria un’iniezione di massiccia fiducia che non potrà essere soddisfatta con qualche specchietto per le allodole.
La vertenza Sicilia esiste! La Politica, ne prenda atto.
Di rotonde, guardrail, plinti metallici arrugginiti che sostituiscono alberi come posa per uccelli, falsi Ambientalisti, porti ridotti a bagnarole, Interporto di Gela mai realizzato anche se lo stesso Interporto di Gela porterebbe solo tantissimo sviluppo economico e un’enorme quantità di nuovi posti di lavoro per l’enorme traffico marittimo che passa dal Canale di Sicilia a pochi miglia dal Golfo di Gela e inoltre gli scali aerei non messi in condizione di esprimere le loro potenzialità, la Sicilia è al centro del Mediterraneo e il Mediterraneo è il mare più ricco del mondo dove vi un florido commercio.

Così come di ospedali resi sempre più scatole vuote, dove in alcuni casi (e forse neanche quelli) restano solo cartelli consumati dal tempo ad indicarne la destinazione d’uso.
Pertanto se vogliamo che questa Regione, e soprattutto la provincia di Caltanissetta , non continui a far scappare le menti che sforna, bisogna darsi da fare.
Non abbiamo più tanto tempo! Il treno del PNRR sta per passare. E non esistono clausole di salvaguardia per quel risicato 40% del totale che è stato riservato al Mezzogiorno.
Tuttavia rischiare di perderlo, o di sfruttarlo parzialmente, sarebbe l’errore più imperdonabile che le classi dirigenti meridionali possano commettere.
https://www.progettointerporto.it”.

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Flash news

Mostra itinerante su Paolo Orsi non fa tappa a Gela

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Dal circolo gelese del Pli, riceviamo e

La notizia della inaugurazione della mostra itinerante in memoria di Paolo Orsi,induce sconcerto nell’ambiente culturale gelese, dimostrando ancora una volta, ove ce ne fosse bisogno, che non sono solo le somme per gli eventi( 300 mila euro) deliberati da una scellerata scelta del governo regionale  a guida centrodestra,  a determinare la cultura nella nostra citta.

E’ di ieri la notizia che si rendera’ onore ad un illustre “figlio” di Gela, a cui e’ anche dedicata una via nella nostra Citta’, al palazzo Moncada di Caltanissetta una mostra itinerante nel novantesimo anniversario della morte dell’eminente archeologo che, grazie al suo indefesso lavoro organizzativo e di studio, portò alla luce millenarie scoperte archeologiche.

Siamo stati indotti dal coordinatore della nostra sezione dott. Incardona, a prendere visione di una pubblicazione di quasi 900 pagine nella disponibilità della biblioteca personale del Preside Argento, dal titolo ” Gela – Scavi dal 1900-1905″ ad opera proprio di Paolo Orsi, per valutare l’immenso studio dell’Illustre Archeologo riguardante la nostra Citta’.

Venire a sapere che la mostra itinerante ” Paolo Orsi da Akragas a Zancle” toccherà cittadine come Misterbianco,Giarre e Riposto, Lentini e Carlentini, Mazzarino Randazzo etc….. ma anche grossi centri come Messina,Ragusa, Catania, Enna  e Siracusa ad esclusione di Gela, pone una serie di interrogativi e sulla politica di un’ mministrazione sicuramente mediocre  e di una  scelta di qualche mese fa, di un direttore artistico che probabilmente si occupera’ di pane e balletti vari.Ci affidiamo alla benevolenza dell’assessore alla cultura della nostra città e in aggiunta anche all’assessore agli eventi, per protestare con veemenza per  la scelta dell’associazione ” SiciliAntica”.

La considerazione che si ha della nostra città deriva dal tutto chiuso che riguarda i siti archeologici, dalla proibizione ai rappresentanti dei quartieri, di potere prendere visione e contezza dello stato dei lavori dei due musei da parte di una soprintendenza sicuramente non amica della nostra città, dalla data indeterminata dell’apertura degli stessi.

Abbiano i nostri amministratori un moto di orgoglio e richiedano con urgenza un incontro all’assessore regionale alla cultura per evitare che vengano ancora presi in giro su un argomento vitale per la nostra economia.Altro Roylates e Fua

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Estate senza mare per i disabili: il caso diventa nazionale

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Roma – Anche quest’anno, estate senza mare per i disabili di Gela. E interviene il Coordinamento Nazionale Docenti della Disciplina dei Diritti Umani, sulla inaccessibilità delle spiagge di Gela per le persone con disabilità.

Esprime in una nota la sua preoccupazione per una condizione che, oltre a compromettere l’inclusione, rappresenta una grave violazione del diritto alla partecipazione piena alla vita sociale e ricreativa.Non è più tollerabile che il principio di pari opportunità, sancito dalla nostra Costituzione e da normative internazionali vincolanti, venga vanificato da ritardi burocratici, inadempienze amministrative o inerzie logistiche.

“Il caso di Gela, emblema di una prassi purtroppo non isolata nel nostro Paese, ci interroga su una questione centrale – scrive il presidente Tomano Pesavento – quanto vale, nel concreto, la dignità di ogni cittadino?Che un diritto così elementare come l’accesso al mare debba ancora oggi scontrarsi con barriere fisiche e amministrative, nonostante la disponibilità di fondi e strutture già pronte all’installazione, è un segnale di allarme.

A rendere ancora più amara la situazione è la consapevolezza che l’intervento necessario – l’apposizione di passerelle già presenti nei depositi comunali – non richieda né sforzi straordinari né risorse aggiuntive, ma solo la volontà politica e amministrativa di procedere in tempi certi.Nel ribadire la necessità di garantire la piena accessibilità degli spazi pubblici, il Coordinamento richiama il valore educativo dell’inclusione, non come gesto formale ma come espressione concreta di cittadinanza. Non si tratta di “agevolazioni”, ma del riconoscimento pieno dei diritti umani fondamentali.

Ogni giorno senza accessibilità è un giorno in cui viene negata l’eguaglianza sostanziale, che costituisce l’asse portante di una democrazia compiuta.Pertanto, si chiede con urgenza:al Dipartimento Regionale Territorio e Ambiente, di rimuovere ogni ostacolo autorizzativo che ritardi l’intervento;al Comune di Gela e agli enti operativi competenti, di attivarsi immediatamente per il completamento dei percorsi accessibili;alle istituzioni scolastiche e culturali del territorio, di fare della promozione dei diritti un terreno concreto di educazione civica e sociale.

Il mare, come ogni bene comune, non può e non deve essere privilegio di pochi. L’estate non può iniziare davvero, se parte della cittadinanza è costretta a restarne spettatrice”.

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“Non si importino prodotti provenienti da Israele”

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Dal capogruppo del M5s Francesco Castellana riceviamo e pubblichiamo

Dopo la protesta di piazza occorre mettere in campo azioni concrete.
Dopo le bandiere della protesta necessitano piccole azioni quotidiane, con lo scopo rivoluzionario della concreta dimostranza.
A che serve gridare con un megafono se poi ricadiamo in una normalità stagnante?
A che serve presidiare luoghi sensibili per poi tornare alle quotidiane abitudini egoistiche e distaccate?
Come se l’attuale crisi planetarie non ci riguardasse da vicino.

E invece siamo così tanto prossimi e vicini allo stato di emergenza bellicista – vedi il Muos di Niscemi – da imporci una consapevole presa di posizione contro il delirio nichilista della guerra disumana

E allora cerchiamo di intervenire, nel nostro piccolo quotidiano, contro l’elemento fondamentale che fa ruotare il sistema capitalistico dell’emergenza e cioè i rapporti commerciali.

Chiedo infatti alle grandi realtà locali imprenditoriali di interrompere ogni rapporto commerciale con gli operatori economici Israeliani.

Chiedo a Bioraffineria di Gela e alle ditte dell’indotto di non importare e utilizzare prodotti aziendali provenienti da Israele.
Chiedo alla grande distribuzione alimentare locale di non vendere più prodotti alimentari provenienti da Israele e di distribuire, tra i tanti prodotti, la Gaza Cola i cui proventi ricavati sono destinati al sostegno di progetti umanitari, tra cui la ricostruzione dell’Ospedale Al Karama nel nord di Gaza

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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