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Politica

Lantieri: “No alla Fondazione che coinvolga anche i consorzi universitari di Agrigento e Caltanissetta”

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Enna: “La proposta dell’Assessore Razza formulata durante la seconda riunione per risolvere le criticità legate al Policlinico di Enna, da parte mia non è accettabile. Non è proponendo all’Ars un disegno di legge per la nascita di una fondazione denominata Policlinico della Sicilia Centrale-Kore che si risolve il problema. Questa infatti includerebbe l’Università Kore di Enna, il Consorzio Universitario di Agrigento, il Consorzio Universitario di Caltanissetta e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna. Mi chiedo: va bene siglare una convenzione con le aziende ospedaliere – a tutto beneficio dei servizi sanitari – ma che benefici apporta al territorio l’inclusione dei consorzi universitari di Agrigento e Caltanissetta che dipendono dall’Università di Palermo? Nessun beneficio, sono la perdita della centralità ennese. Mi spiace ma non la barattiamo. Concordo sulla necessità di una soluzione comune e apprezzo che alla riunione di ieri sera c’è stata la volontà di tutti per una convergenza. Ma questa non può essere a discapito di Enna”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, on. Luisa Lantieri a seguito della riunione tra l’Assessore Razza, la deputazione locale e i sindaci del territorio. 

“La proposta dell’assessore Razza – continua la Parlamentare – si pone in contrasto con la norma nazionale, la quale all’art. 2 comma 4 del Decreto Legislativo 517/99, che disciplina i rapporti fra servizio sanitario nazionale ed università recita che: ‘Qualora nell’azienda di riferimento non siano disponibili specifiche strutture essenziali per l’attività didattica, l’università concorda con la regione, nell’ambito dei protocolli di intesa, l’utilizzazione di altre strutture pubbliche’. 

“Pertanto – conclude Lantieri – dobbiamo partire dal presupposto che l’Università Kore non può essere messa sullo stesso livello dei due consorzi decentrati dell’Università di Palermo. È il quarto polo universitario della Sicilia e deve essere coinvolto nelle attività decisionali, come previsto per legge. Dobbiamo infine smetterla di denigrare Enna perché al suo interno non c’è un DEA di II livello. Anche in questo caso interviene il legislatore, in quanto secondo la norma, non è un criterio ostativo per la realizzazione del Policlinico”.

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Il sindaco incartato,il salvagente dell’Ars e la formula magica:storia di troppi impegni presi

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Il sindaco Terenziano Di Stefano è incartato: le promesse elettorali fatte sono tante e la quadratura del cerchio non è facile. Solo l’Ars potrebbe dare al primo cittadino il salvagente dei due assessorati in più che gli consentirebbe di rispettare alcuni impegni elettorali. Oggi Di Stefano è incartato.

In vista dell’incontro di maggioranza di domani sera, Tereziano Di Stefano ha avuto colloqui bilaterali con gli alleati. E li ha tranquillizzati tutti. Ognuno avrà ciò che si aspetta. Ma  così non va, i conti non tornano: i Dem vogliono subito il secondo assessorato e aspettano che Di Stefano liberi il posto. L’assessore Arancio  non è così ingenuo da dimettersi prima. Significherebbe fare scoppiare la pentola a pressione che oggi è il Pd  gelese dove la corsa all’assessorato ha più pretendenti dei posti liberi. Ha quelli che si sono candidati e ci hanno messo la faccia e portato i voti come Gaetano Orlando e Giuseppe Fava e quelli che non si sono candidati ma hanno…”il sangue politico blu” come Peppe Di Cristina. I Comunisti vogliono la staffetta tra l’uscente Favitta e il loro segretario Nuccio Vacca ma altri alleati fanno presente che l’accordo in campagna elettorale era che la lista che non avrebbe  fatto eleggere un consigliere avrebbe avuto un assessore per pochi mesi. Se vale per i Comunisti perché non deve valere per gli altri a cominciare da Mpa e Azione? 

I Cinquestelle aspettano il loro secondo assessorato e pretendono che prima si rispettino i patti con gli alleati della prima ora e poi con chi ha dato l’appoggio al ballottaggio. Chiaro il riferimento a Totò  Scerra. Anche con lui, che fa parte del progetto, il sindaco ieri ha avuto un incontro politico. L’assessorato per Scerra? Subito, o forse no, tra qualche settimana, aspettiamo l’Ars …o forse no. Vacci a capire qualcosa. Per farla breve: mettendo insieme  le versioni di ciascun gruppo dell’alleanza di Di Stefano, tutti sono stati rassicurati dal sindaco in questi giorni. Che in politica significa l’esatto contrario: non c’è certezza per nessuno. Oggi, checchè se ne dica, il sindaco è incartato. Dall’Ars potrebbe arrivare un aiuto importante. Ma se non arriva Di Stefano dovrà fare scelte che hanno un prezzo per il suo governo e la sua sindacatura. Cosa si inventerà Di Stefano per fare quadrare il cerchio delle promesse che ha fatto in campagna elettorale? Quale formula magica tirerà fuori? Di certo non quella di tranquillizzare tutti. L’ha già usata ed è stato sgamato.

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Undici mln per aiutare le famiglie che lottano contro il crack

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Palermo – Undici milioni di euro destinati alla legge sul crack sono stati stanziati dal Governo regionale, saranno fondamentali per aiutare le famiglie a lottare contro questa terribile piaga dilagante in Sicilia.

“Ringraziamo il Presidente della Regione che ha accolto le istanze dei deputati e gli uffici che hanno compilato le relazioni tecniche di accompagno, ma soprattutto le associazioni che hanno contribuito alla stesura del ddl sulle dipendenze”.

Lo afferma la deputata del M5S all’Ars Roberta Schillaci, a conclusione, a Palazzo dei Normanni, della commissione Bilancio, che ha licenziato il ddl che ora passa in commissione Salute, prima di approdare in aula.

“Quella del crack – dice la deputata – è un’ emergenza sociale incredibile, che vede le famiglie totalmente abbandonate al proprio destino, con i ragazzi che rischiano di trasformarsi in in una sorta di zombie, mettendo a rischio la propria salute e la sicurezza dei cittadini siciliani. Fondamentale in questa lotta sono la prevenzione e una capillare sanità territoriale che sono gli obiettivi principali da perseguire. Spero che l”approvazione avvenga prestissimo”.

“Siamo lieti che il governo abbia deciso di accogliere le nostre istanze di aumentare decisamente i fondi per dare attuazione al disegno di legge contro le dipendenze”. Lo dice Valentina Chinnicidel PD.

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Scuvera incontra il partito gelese sui temi interni e del governo locale

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 In casa di Fratelli d’Italia di Gela si è tenuta una riunione di partito lunedì sera nel corso della quale si è discusso della situazione interna e del governo della città. 

“Saranno rilanciati i gruppi di lavoro già creati tempo fa,con l’aggiunta di nuovi legati alle problematiche nuove sorte dopo le elezioni – dice Scuvera- e ci saranno riunioni bisettimanali. Al governo locale si avanzeranno proposte su Macchitella lab e l’incubatore di imprese”.

“Un tema che solleveremo- continua l’on.Scuvera- riguarda i fondi delle compensazioni di Eni che non possono essere spesi tra mille rivoli.Noi riteniamo che vadano incanalare su un’opera che lasci un segno tangibile nel.territorio.Potrebbe essere un museo , quello dello Sbarco ad esempio, o qualche altra cosa.Una scelta seria va fatta”

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