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Cronaca

L’appartamento come luogo di spaccio di droga: arrestato diciannovenne

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Durante un intervento dei carabinieri finalizzato al contrasto dello spaccio di
sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Riesi, supportati da una unità cinofila del
Nucleo Cinofili di Villagrazia (PA), hanno arrestato un 19enne di Riesi.
I militari dell’Arma, nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio disposto dal
Reparto Territoriale di Gela, insospettiti dal continuo via vai di giovani dalla abitazione di V.S.G.,
hanno fermato per un controllo uno di questi ragazzi che era appena uscito dall’abitazione
sospetta, trovandolo in possesso di una dose di marijuana.
Durante la successiva perquisizione domiciliare, i militari dell’Arma hanno trovato a casa
dell’arrestato circa 15 gr di marijuana, gr. 2 di hashish, 830,00 euro provento dell’attività di
spaccio e tutto il materiale occorrente per il confezionamento delle dosi.
Alla vista dei Carabinieri, il giovane ha tentato di disfarsi dello stupefacente lanciandolo in strada
da una finestra, ma l’azione è stata notata da uno dei militari che lo ha recuperato.
L’arrestato, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltanissetta è
stato ristretto agli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto. Il Giudice per le
Indagini Preliminari di Caltanissetta, sabato 17 aprile, ha convalidato l’arresto, applicando a
V.S.G. la misura dell’obbligo giornaliero di presentazione ai Carabinieri.

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Cronaca

È morto il Presidente Emerito della Repubblica Giorgio Napolitano

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Alle 19.45, il Presidente Emerito della Repubblica, senatore Giorgio Napolitano, si è spento presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma Una notizia triste che era nell’aria da qualche giorno con l’aggravarsi delle condizioni del Presidente che fu definito l’uomo delle riforme a tutti i costi.

Attento ad ogni dettaglio, lavoratore instancabile, profondo conoscitore della vita parlamentare e delle dinamiche politiche dell’intera storia repubblicana. Sempre accompagnato con discrezione dalla moglie Clio, Giorgio Napolitano ha iniziato il suo primo settennato al Quirinale, nel 2006, gioendo per la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio di Berlino e ha concluso i quasi due anni del secondo mandato con qualche rimpianto per non essere riuscito a vedere del tutto compiuti quei cambiamenti istituzionali per i quali tanto si è speso.

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Cronaca

Continua la protesta dell’operatore licenziato due volte dalla Archimede

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Una delegazione del consiglio comunale farà visita domani alle 11 a Salvatore Comandatore l’uomo che da alcuni giorni protesta davanti al Palazzo di Giustizia contro i due licenziamenti operati dalla società Archimede presso cui lavorava.

Comandatore fu licenziato una prima volta e ottenne dal giudice una sentenza di reintegro al lavoro che non è stata eseguita. È stato invece licenziato una seconda volta.

Alla base di tutto secondo la tesi di Comandatore ci sarebbe il suo rifiuto di sversare sostanze inquinanti a mare.

La Archimede nega ma il legale di Comandatore avv.Giuseppe Smecca sostiene che è tutto documentato.

A fianco di Comandatore si è schierato il movimento gelese che fa capo a Cateno De Luca, presieduto da Marco Maniglia.

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Cronaca

Inceneritori. Di Paola (M5S): “Altro che modello Copenaghen, sui rifiuti alla Regione serve l’abbecedario

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Palermo – “Il presidente Schifani continua a parlare di inceneritori, cosa che ha più il gusto dello specchietto per le allodole che della soluzione al problema.

Sarebbe più opportuno, invece, prendersi la responsabilità di ripianare i debiti delle aziende, di rinnovare il sistema di gestione con una riforma che sia degna di questo nome e soprattutto di rinnovare il parco dei pochi impianti oggi disponibili puntando su quelli più sostenibili rispetto ai vecchi, inquinanti e costosi inceneritori.

A queste condizioni il M5S c’è ed è pronto a discutere per il bene della Sicilia”. A dichiararlo è il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle Nuccio Di Paola a proposito delle recenti dichiarazioni del governo Schifani sugli inceneritori. 

“Le idee che esprime il governo Schifani – spiega Di Paola – sono poche e pure confuse. Questa pare la conclusione a cui si arriva leggendo le dichiarazioni di Schifani e del suo Governo sul fronte dei rifiuti e dei due famigerati inceneritori che vorrebbero realizzare.

Abbandonato il modello del project financing del Governo Musumeci, adesso pare che si voglia seguire la strada del ‘modello Gualtieri’ ovvero poteri speciali al presidente della Regione, che in parole povere vuol dire un procedimento amministrativo più rapido. Null’altro che questo. Alla Regione spetterebbe dunque costruirli e poi gestirli, peccato che un inceneritore gestito male è cento volte più pericoloso di una discarica mal funzionante. 

Tra l’altro la RAP ha accumulato in sei mesi un buco di bilancio di quasi 4 milioni di euro. Ma non basta, dalla stessa RAP fanno sapere che su 60 compattatori appena la metà sono in funzione, tutti gli altri sono danneggiati. Altro che inceneritore sul modello Copenaghen, in Regione siamo ancora all’abbecedario” – conclude Di Paola.

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