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Le azioni nefaste della Regione e i limiti della Giunta Greco

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“La memoria è la precondizione perché una comunità acquisisca una propria identità e vi si possa riconoscere. Perciò il suo valore è inestimabile”: parte da questo principio  Unità siciliana per schierarsi contro la Regione Siciliana che ha deciso di cancellare definitivamente due importanti simboli identitari della nostra città e lo ha fatto in assenza di impegni per la loro ricostruzione.

“Così il Pontile sbarcatoio e il lido la Conchiglia saranno abbattuti – dice Francesco Salunitro – e la memoria di ciò che rappresentavano per la città sarà consegnata all’oblio perenne contribuendo ad accrescere quel vuoto al quale la città si è colpevolmente assuefatta. E così, mentre altrove si investe per il recupero e la salvaguardia delle testimonianze del proprio passato, da noi ci si preoccupa dei costi della ricostruzione e si demolisce senza remore perché si reputa ciò che degrada per definizione privo di valore. Eppure si tratta di due simboli significativi e importanti dei quali la città sarà definitivamente privata rendendola inevitabilmente più povera””Si tratta di due ferite gravi – continua – che con questa decisione diverranno mortali, tanto più che seguono la cancellazione dei tanti progetti di rinnovamento della città, seguono le negligenze della burocrazia regionale e l’insufficienza di quella locale che hanno finito per bloccare i lavori di recupero del porto rifugio e inceppato con una “dimenticanza” la procedura di assegnazione dei fondi dell’Agenda Urbana sulla quale tanto lavoro aveva svolto la precedente amministrazione. Seguono l’assenza di ogni attività progettuale riguardo al ripristino delle dighe pur in presenza di finanziamenti assegnati con i fondi per il sudAbbiamo elencato opere che sono di esclusiva competenza regionale, ma pur tuttavia fondamentali per il sostegno di ciò che resta della marineria gelese, della nostra agricoltura e delle speranze di rinascita del settore turistico””Purtroppo alle decisioni nefaste del Governo regionale si sono sommati i limiti politici e tecnici di questa Amministrazione comunale prigioniera com’è di piccole logiche partitiche, priva di una grande visione del futuro di questo territorio, nonostante disponga di un programma politico amministrativo di tutto rispetto, tenuto nel cassetto, grazie al quale ha vinto, a questo punto immeritatamente, le elezioni amministrative”

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Attualità

In pensione il responsabile del posto Polfer di Caltanissetta

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Ieri è stato l’ultimo giorno di lavoro per il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Leonardo Burgio, Responsabile del Posto Polfer di Caltanissetta.

Il Questore Pinuccia Albertina Agnello, alla presenza della Dirigente del Compartimento Polfer di Palermo, Primo Dirigente della Polizia di Stato Matilde Corso, ha consegnato al Sostituto Commissario la Medaglia del Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

Leonardo Burgio, dopo 36 anni di servizio nella Polizia di Stato, dove ha ricoperto diversi incarichi presso l’XI Reparto Mobile e la Questura di Palermo, la Questura di Caltanissetta, il Distaccamento della Polizia Stradale di Gela e, da ultimo, al Posto di Polizia Ferroviaria di Caltanissetta, ieri ha indossato per l’ultima volta la divisa ed oggi è stato collocato in quiescenza per raggiunti limiti di età.

Una passione per la divisa e la disponibilità verso il prossimo che è iniziata già prima di entrare nella Polizia di Stato, prestando servizio per un anno nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco come Vigile Ausiliario. Nel corso del suo servizio alla Polizia Ferroviaria, Leonardo Burgio ha coordinato sotto l’aspetto organizzativo, gestionale ed operativo, gli agenti che fanno parte di quel presidio di Polizia, mettendo a disposizione la sua professionalità, acquisita partecipando a numerosi corsi di formazione, tra i quali quello per la Specialità della Polizia Ferroviaria.

La sua esperienza, la sua personalità ecclettica e la conoscenza del territorio e dell’attività della Specialità, gli hanno consentito di tenere ottimi rapporti con le istituzioni e le altre forze di Polizia operanti sul territorio di competenza, nonché con il personale ferroviario ed i viaggiatori

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Attualità

Su Macchitella Lab va avanti la petizione di Generazione Gela

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“Con molto stupore abbiamo appreso dai quotidiani locali l’imminente risoluzione delle problematiche relative all’avvio del progetto Macchitella Lab. L’unica nota incongruente e stonata di questa faccenda è che questi articoli si susseguono periodicamente da oltre un anno e, nella sostanza, la struttura rimane chiusa e il progetto non decolla senza una valida motivazione. Manca una programmazione chiara sulla gestione della struttura, sull’avvio dei corsi universitari, sull’avvio del programma di incubatore start-up e date certe sull’avvio del coworking; non è stato stilato nessun cronoprogramma delle attività; non si hanno novità nemmeno sull’area di pertinenza esterna”: lo dice il comitato spontaneo Generazione Gela.


Crediamo che non si stia facendo abbastanza, che si stia solo perdendo tempo, e chiediamo pertanto a gran voce a tutti gli attori di accelerare definendo tutti questi aspetti e rendendoli noti alla comunità gelese.Nel frattempo noi faremo la nostra parte: ci vediamo sabato pomeriggio in piazza Umberto I e domenica mattina ai giardini Auriga di Macchitella per continuare la raccolta firme. Dalla prossima settimana, dopo aver avuto accesso agli atti pubblici sul progetto, seguiranno altre iniziative”

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Attualità

Sei sindaci dell’Ato Ambiente tornano alla carica.Greco no.

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I sindaci di Niscemi, Mazzarino, Riesi, Delia, Sommatino e Butera tornano alla carica reclamando la convocazione dell’assemblea, ordinaria e straordinaria per discutere dell’avvio della fase di passaggio dell’Ato Ambiente alla Srr4 e dell’eventuale revoca dell’attuale commissario liquidatore, Giuseppe Lucisano.  

Dopo aver inviato una lettera di sollecito al commissario liquidatore senza ottenere riscontri ora hanno ufficialmente scritto al collegio sindacale dell’Ato chiedendo, nella veste di organo di controllo procedere con l’immediata convocazione sia dell’assemblea ordinaria sia di quella straordinaria perché è trascorso il termine di trenta giorni dalla richiesta e   il liquidatore ha omesso di procedere  a quelle convocazioni.

La nota è stata trasmessa anche al Dipartimento regionale acqua e rifiuti che ha poteri di vigilanza sull’ Ato. I sei sindaci   vogliono che  l’Ato Ambiente venga  liquidato e tutti gli  impianti passino alla Srr Sud  risparmiando sui costi di gestione che oggi sono doppi e su altro. Inoltre vogliono   valutare se nelle more della liquidazione  non sia il caso di sostituire Lucisano.

A fianco dell’attuale liquidatore  c’è solo il sindaco Lucio Greco  che per conto del Comune di Gela è l’azionista  maggiore dell’ente in liquidazione

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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