Le tre proposte di Italia viva contro il disagio giovanile

I due casi di tentato suicidio che hanno avuto luogo nelle ultime settimane a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro sono un campanello d’allarme che non può lasciare impassibili, soprattutto per l...

A cura di Redazione Redazione
22 marzo 2022 20:17
Le tre proposte di Italia viva contro il disagio giovanile -
Condividi

I due casi di tentato suicidio che hanno avuto luogo nelle ultime settimane a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro sono un campanello d’allarme che non può lasciare impassibili, soprattutto per la giovanissima età dei protagonisti. Abbiamo vissuto due anni terribili fra quarantena e isolamenti che hanno reso difficile se non a volte impossibile intrattenere rapporti sociali e che hanno segnato fortemente tutti noi e in modo particolare i giovani che si sono visti privati della possibilità di poter vivere al meglio la loro adolescenza e le esperienze ad essa legate. Questa nefasta e disastrosa situazione ha pregiudicato la crescita dei nostri ragazzi ragion per cui le Istituzioni devono farsi trovare pronte per dare una risposta e la giusta attenzione alle esigenze dei cittadini con aiuti concreti anche e soprattutto verso coloro i quali non hanno la possibilità economica di avvalersi un consulto medico specialistico. Adesso, con il sopraggiungere di un ulteriore periodo di crisi economica e con la persistenza degli  strascichi dalla pandemia, la situazione è ancor più critica e secondo noi di Italia Viva serve intervenire in modo tanto concreto quanto repentino. A volte decidono di tentare il gesto estremo del suicidio ragazze e ragazzi che hanno difficoltà ad integrarsi  o giovani che non hanno figure cui potere esprimere o manifestare le loro ansie o semplicemente con le quali confrontarsi, qualcuno che li ascolti liberamente senza giudicarli. Questa l'analisi di Italia viva tramite la segretaria cittadina Nadia Di Francesco e il segretario organizzativo Giuseppe Perna. L'analisi viene tradotta in tre proposte e cioè l’istituzione di un numero verde locale, gestito da Asp, che sia operativo durante alcune fasce orarie (diurne e notturne) individuate con accortezza. Seconda proposta è una campagna di sensibilizzazione sul tema del consulto psicologico nelle scuole primarie e secondarie al fine di sfatare ogni remora ideologica possibile, sia nei ragazzi che nei genitori. Infine Italia viva propone che le scuole, in collaborazione con Asp, istituiscano delle ore dedicate "al confronto in classe" in presenza di un professionista. L’obiettivo è quello che sia lo psicologo ad andare dai ragazzi, parlare con loro, approcciarli alla materia e successivamente, magari con l’aiuto degli insegnanti e della famiglia, avviare un percorso. Lo scopo sarebbe quello di cercare di avvicinare la psicologia ai ragazzi piuttosto che viceversa e, quindi, una sorta di inversione di rotta che potrebbe portare nuovi risultati. Nei prossimi giorni Italia viva avvierà i colloqui con l’Assessore alla Salute Nadia Gnoffo e il Sindaco Lucio Greco per concretizzare insieme queste proposte.

Segui Il Gazzettino di Gela