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L’intesa tra Camere penali e Miur: approda al “Majorana” un progetto nazionale

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Prende il via all’istituto superiore “Majorana” un progetto formativo sulla legalità condotto in rete dalla scuola diretta da Carmelinda Bentivegna e dalla Camera penale “Eschilo” guidata dall’avv. Maurizio Scicolone. Quattro gli incontri previsti: il primo si è svolto ieri nei locali del plesso centrale di Piano notaro, durante il quale hanno relazionato gli avvocati Angelo Gaccione, Valentina Lo Porto, Angelo Cafà, Dalila Di Dio, Rosario Prudenti e Francesco Minardi.

Il progetto è rivolto agli alunni delle classi quinte e proseguirà con altri appuntamenti fino al 21 gennaio. Tra i temi trattati, la Costituzione e le fasi processuali, il rispetto delle regole per la convivenza civile e democratica e i valori di cittadinanza attiva. Per conto della scuola, coordinatrici del progetto sono le docenti Linda Sacco e Graziana Cannadoro. Le attività sono legate ad un’intesa siglata a livello nazionale dall’Unione camere penali italiane e dal Miur, per una corretta formazione giuridica degli studenti.

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Esercitazione disposta dal Questore in Enimed Spa

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La rilevanza strategica delle infrastrutture energetiche di Eni, correlata ai diversi fronti di crisi mondiale in atto, rappresenta uno degli obiettivi sensibili critici degni di particolare attenzione.

La Questura di Caltanissetta ha disposto una esercitazione presso il Nuovo Centro Olio dello stabilimento di Enimed Spa di Gela, avvenuta ieri pomeriggio.

Vista la rilevanza strategica delle infrastrutture energetiche di Eni, correlata ai diversi fronti di crisi mondiale in atto, che rappresenta uno degli obiettivi sensibili critici degni di particolare attenzione.

Lo scenario ha previsto una pacifica manifestazione all’ingresso dell’impianto, nel corso della quale è subentrata una frangia di infiltrati ostili che hanno ingaggiato una colluttazione con il personale della vigilanza. Con le armi sottratte agli operatori della vigilanza, gli ostili hanno fatto irruzione nel Nuovo Centro Olio, barricandosi e prendendo in ostaggio alcuni dipendenti.

La squadra di esperti della Polizia di Stato per la trattazione di eventi di natura critica sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, che è stata impegnata nell’attività, è composta tutta da operatori appositamente formati dalla Polizia di Stato ed in particolare da Negoziatore operativo della Polizia di Stato che opera con una squadra di supporto, dalla Squadra Interventi Critici costituita dagli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e dalle Unità Operative di Primo Intervento – unità formate dal Ministero dell’Interno per la gestione di eventi critici.

A questi operatori sono state affiancate le unità della Polizia di Stato appartenenti agli Uffici del Commissariato di Polizia Gela nonché della Questura di Caltanissetta. Per la buona riuscita dell’esercitazione, è stato fondamentale il contributo di Eni e della sua struttura di Security, sia nella fase organizzativa sia durante lo svolgimento dell’attività in campo, in un’ottica di sicurezza partecipata tra pubblico e privato. All’esercitazione, in qualità di osservatori, ha preso parte anche un team del Servizio Controllo del Territorio della Polizia di Stato, presenti sul posto per verificare il corretto svolgimento delle procedure. Le operazioni hanno avuto inizio intorno alle ore 15 e si sono concluse alle 19.

Le operazioni, precedute da un briefing tattico, hanno visto il coinvolgimento di due Negoziatori della Polizia di Stato, uno in servizio presso la Questura di Agrigento e uno presso la Questura di Potenza, del Dirigente il Commissariato di P.S. di Gela, nonché di uomini messi in campo dallo stesso Ufficio di Polizia, del personale della D.I.G.O.S., della Squadra Mobile, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, della Polizia Scientifica, questi ultimi appartenenti alla Questura di Caltanissetta, della Polizia Stradale della Sezione di Gela, nonché dei Vigili del Fuoco e della Polizia Locale di Gela.

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Per la crisi idrica la Federconsumatori chiede piano rimborsi in bolletta

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A otto mesi dall’inizio della crisi idrica in Sicilia, ancora il Governo regionale non ha trovato il modo di portare un quantitativo sufficiente di acqua potabile e sicura nelle zone più colpite. Fino ad oggi sono state messe in atto solo misure temporanee e a macchia di leopardo, seguendo una “non strategia” che gira tutto intorno ad una parola: privati.

Privati sono i pozzi dai quali si attinge, in deroga, la poca acqua che resta. Private sono le autobotti che portano quell’acqua ai cittadini che possono pagarla, o ai silos installati nelle piazze dei Comuni più sfortunati. Tutte misure “spot”, slegate tra loro e messe in atto sperando che nel frattempo piova almeno un po’ mentre le settimane passano e persino i dissalatori sembrano sempre più lontani.

“Ci saremmo aspettati dalla Regione – commenta il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – un piano a medio termine per risolvere i problemi strutturali della rete idrica siciliana, oltre ad un vero e proprio piano di emergenza per portare l’acqua ai cittadini subito. Purtroppo, però, ad oggi non vediamo né l’uno né l’altro”.

Ad Enna, in diverse località, i cittadini ricevono dall’acquedotto (e per pochissime ore a settimana) acqua che puzza e di colore scuro che è praticamente inutilizzabile: non va bene per uso potabile, siamo ai limiti della tollerabilità per le pulizie domestiche e il bucato.

Oltre il danno, la beffa: nella maggior parte dei casi le situazioni peggiori si registrano nei Comuni in cui si pagano le tariffe più alte per l’acqua e la fognatura. Federconsumatori Sicilia, per questo, chiede che la Regione trovi le risorse per erogare un rimborso almeno parziale delle bollette del Sistema Idrico Integrato pagate dagli utenti per un servizio che, ancora oggi, non è nemmeno lontanamente sufficiente.

“In vari Comuni siamo sull’orlo dell’emergenza sanitaria – afferma La Rosa – eppure l’acqua costa quanto l’oro. La Regione non ha ancora chiarito quali sono i suoi piani per tamponare quest’emergenza, annunciatissima a dire il vero, e iniziamo a credere che di piani non ne abbia nemmeno uno. La stessa Regione, però, si è dimostrata in grado di trovare risorse per ristori molto costosi e ben poco utili, come quello contro il caro voli, quindi ci aspettiamo che trovi in fretta parecchi milioni di euro per risarcire i cittadini per un danno del quale, certamente, non hanno colpa”.

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L’ on.Scuvera:”ecco le nuove corse dirette tra Gela e Palermo in bus”

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L’on.Totò Scuvera ha reso noto che è attivo il nuovo collegamento diretto tra Gela e Palermo . Il servizio che tornerà utile a studenti, lavoratori e pendolari riguarda due corse di andata e due di ritorno ogni giorno inclusi i festivi ed è al momento assicurato fino al 31 marzo.

“È stato reso possibile grazie all’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità On. Alessandro Aricò a cui vanno i miei ringraziamenti, e alla Giunta Comunale di Gela” – dice il deputato di FdI.


Le corse dirette seguiranno il percorso Gela – S.S. 626 – A19 – Palermo, senza fermate intermedie e senza costi aggiuntivi per l’amministrazione regionale.

Gli orari delle corse sono:
Partenze da Gela: ore 14:00 e 18:00
Partenze da Palermo: ore 12:00 e 17:00 (giorni festivi inclusi)
Gli orari e le fermate sono consultabili sul sito di SAIS Autolinee.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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