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Messinese lancia strali: la battaglia per la sanità si fa uniti

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Il tema della sanità, sul quale si è tanto dibattuto nei giorni scorsi ci porta a pensare al passato recente, quando il sindaco che ha preceduto quello attuale, Domenico Messinese, ha dato vita ad una vera e propria battaglia con tanto di contrasti con i dirigenti Asp e perfino col Ministro della salute Beatrice Lorenzin. Abbiamo posto a Messinese qualche domanda.

Come ha affrontato il problema sanità a Gela

“Nel 2015 quando mi sono insediato – racconta Messinese – una delle prime iniziative, è stata quella di avere contezza sulle reali condizioni dell’ospedale ed agire di conseguenza. Ho trovato un ospedale con grandi criticità: il reparto di ortopedia del quarto piano disastrato, con problemi di arredi, posti letto e personale, stessa situazione faceva registrare la cardiologia. C’erano condizionatori malfunzionanti o rotti completamente; i bidoni della spazzatura all’ingresso ed il pronto soccorso inadeguato per il quale, nei mesi successivi, era stato redatto un nuovo progetto che conservo tuttora e mai realizzato. Ho interpellato la dirigenza dell’azienda sanitaria di Caltanissetta, la Regione e perfino il Ministero”.

Ci sono registrazioni video che testimoniano con quanta energia l’allora sindaco ha perorato la causa presso il Ministro.

“Ma la sanità non si identifica solo con l’ospedale – continua Messinese – la sanità è anche quello che offrono, o che non offrono, i servizi territoriali che dovrebbero pianificare i mezzi di prevenzione: i servizi di psichiatria, quelli dedicati ai disabili. I livelli essenziali di assistenza, il centro autismo nato in quegli anni. La mia battaglia è iniziata così;  con un pressing verso le istituzioni: a partire dalla Regione con presidente Crocetta e deputato del Pd Arancio. Ho ottenuto qualche risultato con interventi mirati sui reparti, sulla pulizia dell’area, sulla dotazione di presidi sanitari. Ho visto di fronte ai miei stessi occhi virare l’attenzione e con essa i finanziamenti verso piccoli ospedaletti di frontiera e mi sono battuto per evitare che venissero spostati capitali verso il territorio nisseno come la realizzazione del Polo oncologico a San Cataldo mentre continuava inesorabile allora come oggi, il depauperamento di un centro importante quale è quello di Gela. Ma quando ho visto sparire 5 milioni di euro dai finanziamenti regionali, rispetto alle dotazioni del passato recente, quando ho assistito a promesse senza riscontri, tentativi di raggirare un sindaco che è l’espressione di una città intera, ho detto basta ed ho dato vita alla protesta. Perché chi prende in giro un sindaco prende in giro la città: il sindaco è garante della sanità dell’Ente locale che rappresenta e come tale deve difendere la città di cui è responsabile. Ho dato vita alla protesta ma sono stato lasciato solo. Ed ho pagato cara queste mie battaglie per la città, con le querele ed i procedimenti ,anche penali, durante i quali ho dimostrato, carte alla mano, la veridicità delle posizioni sulla  gestione. Ho subito 5 procedimenti per quei fatti perfino con querele per diffamazione  da parte dall’allora manager Iacono”.

Alla raccolta di firme dei giorni scorsi non ha partecipato il sindaco di Gela, impegnato a presiedere riunioni con l’Asp.

Come giudica la situazione attuale?

“Oggi vedo una protesta portata avanti solo da volontari presso cui vanno a ‘fare visita’ taluni consiglieri di ieri e di oggi. Dov’erano i consiglieri di ieri alla protesta del 2017. E dove sono i tre deputati ed il senatore che rappresentano la città alla Regione ed a Roma? Qualcuno scrive una o un’altra mozione e tutto resta dannatamente uguale. Alla mia battaglia per la sanità si aggiungano altri progetti avviati sul fronte dell’Eni. Tutto lasciato e tutto rimasto lettera morta. A me hanno propinato l’inaugurazione della Brest Unit senza personale e con i letti vuoti ma non ho partecipato ad una farsa inutile visto che coi letti e senza medici non si possono ricoverare pazienti. Per ottenere risultati bisogna stare tutti dalla stessa parte,  a meno che non ci siano altri interessi……”

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“Callum ed Eris: missione Spazio”, nuova uscita per piccoli lettori 

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Prende vita il piccolo grande sogno di Rocco Valvoletti e Jennifer Granvillano, due ragazzi di Gela che hanno scritto un libro per bambini con testi e illustrazioni curate da loro: “Callum ed Eris: missione Spazio” il titolo dell’opera. La pubblicazione si può trovare online su Amazon (sia in formato kindle che cartaceo). 

Jennifer Granvillano studia Scienze dell’educazione all’università di Palermo, mentre Rocco Valvoletti fin da quando era piccolo insegue il sogno di diventare un illustratore. «Abbiamo unito le nostre capacità e ci abbiamo provato», dicono i due giovani. 

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L’esperienza gelese di Open Housing protagonista a Salerno: l’Associazione Le Nuvole tra imodelli nazionali di housing sociale

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Salerno – Si è tenuta l’1 e 2 luglio 2025, presso il Grand Hotel di Salerno, la Summer
School organizzata dal Forum Nazionale del Terzo Settore e dal Forum per la Finanza
Sostenibile, dal titolo Gestire e riqualificare il patrimonio pubblico: beni confiscati, social housing e risposte ai bisogni emergenti. Due giorni di confronto nazionale nell’ambito dei
Cantieri ViceVersa, l’iniziativa che mette in dialogo il mondo della società civile
organizzata con quello della finanza, del credito e delle assicurazioni, per costruire
alleanze concrete attorno a obiettivi di impatto sociale e ambientale.
Tra le realtà selezionate come buone pratiche da presentare durante i lavori, anche l’esperienza siciliana del progetto Open Housing, promosso a Gela dall’Associazione ARCI Le Nuvole con il sostegno di Fondazione CON IL SUD. A rappresentare l’associazione sul palco, nel pomeriggio della prima giornata, è stato Giuseppe Montemagno, che ha illustrato i risultati e l’esperienza nel territorio del progetto.


Open Housing è stato uno dei due modelli di housing sociale invitati a raccontare la
propria esperienza – insieme alla Fondazione La Casa, attiva in Veneto – davanti a una platea composta da rappresentanti di realtà sociali, enti pubblici, imprese e operatori
finanziari provenienti da tutta Italia. Un riconoscimento importante per l’Associazione Le Nuvole, che vede valorizzata a livello nazionale la capacità di intervenire in modo efficace sul problema dell’emergenza abitativa con un modello innovativo di welfare di comunità.
Open Housing ha coinvolto, dal suo avvio, circa 200 utenti in condizioni di vulnerabilità abitativa, economica e sociale, attivando posti letto all’interno di immobili del centro storico di Gela. Le persone inserite nel progetto – individuate tramite segnalazioni di enti pubblici, associazioni o per autocandidatura – sono state accompagnate in percorsi personalizzati di supporto psicologico, educativo e lavorativo. L’obiettivo è stato duplice:
offrire una risposta immediata alla mancanza di un alloggio dignitoso e costruire le condizioni per un pieno reinserimento sociale ed economico.
Grazie alla collaborazione con il tessuto imprenditoriale locale, alcuni beneficiari hanno ottenuto un contratto di lavoro e raggiunto l’autonomia economica necessaria per uscire dal circuito dell’housing sociale.


I lavori della Summer School sono stati aperti da Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, e Massimo Giusti, presidente del Forum per la FinanzaSostenibile. Tra gli interventi istituzionali anche quelli di Lucia Albano, sottosegretaria al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Marco Imperiale, direttore generale di Fondazione Con il Sud, e Maria Rosaria Laganà, direttrice dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati.

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Niente acqua oggi a Caposoprano e Montelungo

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 Siciliacque ha reso noto stamane  che, a causa di un guasto verificatosi lungo l’adduttore San Leo, non è stato possibile rifornire i serbatoi di Montelungo  e Caposoprano al servizio delle utenze del comune di Gela.

Caltaqua non ha effettuato il turno di distribuzione.Resta invariata la distribuzione alle utenze servite dal serbatoio di Spinasanta. Non ci sono ancora notizie sulla ripresa della distribuzione.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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