Caltanissetta – Nel corso della mattinata odierna, i poliziotti del Commissariato di P.S. di Gela – con l’ausilio di personale della Squadra Mobile della Questura di Caltanissetta , del Commissariato di P.S. di Licata, del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Occidentale ed Orientale di Palermo e Catania e del Reparto Volo di Palermo – hanno dato esecuzione, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela che ha coordinato e diretto le indagini, all’Ordinanza di applicazione di Misure Cautelari, emessa dal Tribunale di Gela – Sezione G.I.P. – nei confronti di 26 indagati nell’ambito di un articolato procedimento penale in cui vengono contestate, a vario titolo, condotte di furto aggravato di enormi quantità di acqua potabile immessa nella condotta idrica Gela–Aragona, infrastruttura gestita da Siciliacque S.p.A..
Le condotte contestate sono tutte aggravate dalla commissione del fatto con violenza sulle cose e dirette ai danni di infrastruttura destinata a pubblico servizio ed utilità.
I 26 indagati, destinatari del provvedimento, sono stati sottoposti alla misura cautelare del divieto di dimora e di accesso presso le aziende agricole da essi gestite o nelle quali collaborano; 14 di essi, inoltre, sono stati anche sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria competente per territorio di residenza.
Tra i destinatari del provvedimento cautelare vi sono 12 soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato, mentre ulteriori 2 soggetti sono indagati rispettivamente per i delitti di favoreggiamento e violenza privata.
La condotta idrica Gela-Aragona, infrastruttura di interesse pubblico gestita da “Siciliacque” S.p.A., strumentale all’assolvimento della nevralgica funzione di fornitura idrica, per usi potabili, nell’area della Sicilia sud-occidentale, ormai da tempo è interessata da fenomeni furtivi di acqua ad opera di ignoti, messi in atto mediante danneggiamento della stessa infrastruttura con installazione di annesse derivazioni abusive dirette verso alcune imprese agricole insistenti nell’area di riferimento e dedite prevalentemente a colture in serra.
Si constatava che la parte maggiormente significativa dell’attività predatoria ricadente sulla condotta idrica, ubicata parallelamente alla S.S. 115, veniva posta in essere in seno ai territori di Butera e Licata, area ove insiste un elevato numero di aziende agricole dedite a colture intensive.
Per quanto rappresentato, l’esigenza di approvvigionamento idrico delle attività produttive ora menzionate ha sempre richiesto volumi di acqua decisamente elevati e la presenza della vicina condotta idrica, di proprietà di Siciliacque S.p.A., ha suscitato negli imprenditori dell’area di riferimento desideri di ripetuti ed illeciti rifornimenti idrici.
La Procura della Repubblica di Gela, al fine di porre un deciso argine all’imponente fenomeno criminoso, avviava serrate indagini, delegando al Commissariato di P.S. l’espletamento delle relative attività.
Più nel dettaglio, nel corso dell’attività investigativa si poteva appurare come gli imprenditori agricoli avessero realizzato una rete idrica clandestina, occultata nel sottosuolo, attraverso la quale prelevare illecitamente l’acqua destinata alla pubblica fruizione al fine di soddisfare le proprie esigenze irrigue; svariate le tecniche impiegate dagli indagati al fine di eludere ogni responsabilità nell’eventualità di controlli di polizia.
L’attività d’indagine, sviluppatasi e conclusasi essenzialmente nell’arco di un anno, attraverso una costante e scrupolosa direzione da parte della locale Procura della Repubblica, restituiva molteplici riscontri di natura oggettiva in ordine alle condotte contestate, disvelando una serie allarmante e continuata di furti aggravati di acqua potabile.
A decorrere dal giugno 2020, la società Siciliacque metteva in atto una serie di iniziative, volte ad arginare l’imponente fenomeno furtivo, costantemente monitorato dagli organi inquirenti.
In concomitanza all’attività messa in atto dall’ente privato, la Questura di Caltanissetta, in ottemperanza a quanto disposto in seno ad un tavolo tecnico promosso dalla locale Prefettura, predisponevano mirati servizi di ordine e sicurezza pubblica, finalizzati a permettere il regolare svolgimento degli scavi effettuati da Siciliacque S.p.A.
La Procura della Repubblica di Gela, quindi, sulla base delle risultanze investigative emerse presentava in tempi celeri richiesta di misure cautelari al G.I.P., il quale, valutate le risultanze dell’attività d’indagine, emetteva l’odierno provvedimento nei termini sopra evidenziati
Un operaio dipendente di una ditta che sta eseguendo i lavori di rifacimento della condotta idrica di San Leo è rimasto ferito a seguito del distacco improvviso di uno dei tubi che gli è finito addosso colpendolo alla testa.
L’infortunio si è verificato in un tratto del cantiere sito sulla Gela-Butera. Per l’operaio è stato chiesto l’intervento dell’elisoccorso.
Sortino – Volteggi, piroette, colori che si librano nell’aria. Gli Sbandieratori di Gela incantano al Festival Medievale Itinerante dei Borghi Iblei a Sortino.
Il cuore pulsante della Sicilia ha rivissuto i fasti del Medioevo grazie al primo Festival Medievale Itinerante dei Borghi Iblei, che ha preso il via a Sortino. Tra i protagonisti indiscussi dell’evento invitati dal direttore artistico Gianfranco Rafalà, gli Sbandieratori di Gela hanno regalato al pubblico uno spettacolo mozzafiato, confermando ancora una volta la loro maestria e passione per questa antica arte.Il festival, intitolato “Nova Aetate”, ha trasformato il borgo di Sortino in un vivace palcoscenico medievale, con cortei storici, mercati, e spettacoli di living history.
Gli Sbandieratori di Gela, con i loro costumi colorati e le bandiere che danzavano nell’aria, hanno catturato l’attenzione di tutti i presenti, portando un tocco di magia e tradizione all’evento.La giornata è iniziata con l’apertura del villaggio medievale in Piazza Cappuccini, dove i visitatori hanno potuto immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, tra dimostrazioni di antichi mestieri e spettacoli itineranti. Alle 16:30, il corteo storico ha attraversato le vie del borgo, con gli Sbandieratori di Gela in testa, seguiti da altri gruppi.Il momento clou della giornata è stato senza dubbio l’esibizione degli Sbandieratori di Gela, che con le loro coreografie sincronizzate e l’abilità nel maneggiare le bandiere hanno lasciato il pubblico senza fiato.
Ogni movimento, ogni lancio e ripresa delle bandiere è stato eseguito con una precisione e una grazia che solo anni di pratica e dedizione possono garantireIl festival, che proseguirà con tappe a Ferla, Buscemi e Palazzolo Acreide, rappresenta un’occasione unica per riscoprire le tradizioni e la storia dei borghi iblei. Gli Sbandieratori di Gela, con la loro partecipazione, hanno contribuito a rendere questa prima tappa un successo indimenticabile, dimostrando come la cultura e le tradizioni possano unire le comunità e creare momenti di pura bellezza e condivisione.
Sortino ha così dato il via a un evento che promette di diventare un appuntamento fisso per gli appassionati di storia e tradizioni medievali, grazie anche alla partecipazione di gruppi come gli Sbandieratori di Gela, che con il loro talento e la loro passione continuano a incantare e a ispirare.Il gruppo degli sbandieraori di Gela presenti: Giulio Scrivano, Alessandro Ferro, Paride Giardina, Steven Miccichè, Roberto Virdiano, Samuele Casciana, Gianluca Giannone, Deborah Selicato, Valter Miccichè, Mario Parisi, Pino Lentini, Alex Lombardo, Salvatore Spinello, Salvatore Ferrara, Diana Matraxia, Claudia Nardo, Giulia La Cognata, Saro La Folaga.
Due anziani viaggiavano a bordo di una Fiat Panda lungo la via Crispi quando la vettura, si presume per un danno alla parte elettrica, è andata in fiamme.
Momenti di grande panico per i due anziani intrappolati nell’auto mentre nella via si è diffusa una nube di fumo.
A salvare la coppia è stato un giovane che si è impegnato a liberarli mentre alcuni residenti gettavano acqua sulla vettura in fiamme ed altri chiamavano i vigili del fuoco.