Seguici su:

Attualità

Ordinazione del salesiano don Antonio Lauretta

Pubblicato

il

Sabato 2 dicembre 2023 verrà ordinato sacerdote don Antonio Lauretta, giovane salesiano dell’Ispettoria Salesiana Sicula, originario di Modica. La solenne cerimonia di ordinazione sacerdotale sarà presieduta da Mons. Salvatore Rumeo, Vescovo di Noto. La celebrazione eucaristica si terrà presso la Parrocchia – Collegiata “San Giovanni Evangelista” di Modica alle 16.30. 

Don Antonio Lauretta è nato a Modica il 16 maggio 1990, qui fin da piccolo frequenta la parrocchia di San Giovanni Evangelista e più avanti si impegna attivamente presso l’Oratorio Salesiano “San Domenico Savio”. 

“Fin da piccolo – afferma don Antonio Lauretta – i miei genitori e le mie nonne ci hanno educato alla vita e alla fede cristiana. A 9 anni ho cominciato a fare il ministrante ed ero affascinato dalla figura del sacerdote che c’era in parrocchia”.

Tra i 16-17 anni comincia a frequentare l’Oratorio Salesiano grazie alle attività di teatro. Per poi inserirsi piano piano nel gruppo animatori. Conseguito il diploma di geometra decide di iscriversi all’università a Catania frequentando il percorso di studi in Scienze e Tecnologie Agrarie, conseguendo la triennale e la specialistica.

“Cominciava infatti – sottolinea don Antonio – a spuntare nella mia testa una domanda: “chissà se il Signore mi chiama a essere sacerdote”. Nessuna certezza… ma questa domanda non mi lasciava, anche se provavo a metterla a tacere e mi metteva in confusione. Consigliatomi con la mia guida, mi disse che non è bene fare scelte importanti quando si è in confusione. A Catania comincio a frequentare gli incontri di lectio divina per i giovani universitari e il confronto con la Parola di Dio accende ancora di più in me quella domanda”.

Percepita la chiamata decide di iniziare un periodo di discernimento con i Salesiani. Viene inviato a vivere l’esperienza della comunità proposta nella Casa Salesiana Catania Salette a settembre 2014, dove poi inizia il percorso di prenoviziato a gennaio 2015.

“Da quel momento, tra alti e bassi, dubbi e domande che pian piano si sciolgono, capisco che effettivamente il Signore e don Bosco hanno pensato di chiamarmi alla vita sacerdotale e salesiana, a servizio dei giovani. Il perché non lo chiedete a me. So solo che nonostante abbia avuto più volte il dubbio e la tentazione di allontanare da me questa vita, in qualche modo il buon Dio e le sue mediazioni mi hanno sempre ricondotto a su questa strada: essere salesiano sacerdote e spendere la mia vita per Cristo e i giovani” conclude don Antonio.

Dopo il primo anno di discernimento, sceglie di vivere l’intenso anno del noviziato, e dal 2015-2016 vive l’esperienza a Genzano di Roma, preparandosi con altri giovani alla prima professione come Salesiano di Don Bosco, l’8 settembre 2016 nelle mani di don  Stefano Martoglio, attuale Vicario Generale della Congregazione.

Vive i primi due anni da salesiano, dal 2016 al 2018, presso l’Istituto Salesiano Internazionale “San Tarcisio”, qui frequenta i corsi di filosofia presso l’Università Pontificia Salesiana. Nel periodo invernale svolge attività pastorale presso l’oratorio salesiano del Pio XI di Roma.  Vive due esperienze estive in Sicilia a Marsala (2017) e San Gregorio di Catania (2018). 

Nel 2018 rientra in Sicilia, l’Ispettore lo invia come tirocinante presso la casa di Alcamo, qui inizia la seconda fase della formazione salesiana, sperimentando sempre di più la vita comunitaria e la missione salesiana in mezzo ai giovani e ai laici corresponsabili. Rimarrà nella comunità educativo pastorale di Alcamo fino al 2020.

Dal 2020 al 2023 ha vissuto la terza fase formativa, prevista nel cammino salesiano. Viene inviato presso la casa di Messina San Tommaso per espletare gli studi della teologia. In questi anni si è anche speso nella missione salesiana attiva nel territorio messinese presso le parrocchie di Messina: Villaggio UNRRA – Madonna della Pace e CEP – Sacra Famiglia. Durante gli studi teologici l’Ispettore lo ha inviato a supporto delle attività estive nelle case di Catania Cibali (2021), di Catania Barriera (2022) e di Palermo Santa Chiara (2023). 

Ha ricevuto il lettorato il 24  maggio 2021, l’accolitato l’8 maggio 2020 a Messina San Tommaso. In questi anni ha emesso la professione perpetua come Salesiano il primo novembre 2022 a Messina nelle mani di don Giovanni D’Andrea e il 13 maggio 2023 è stato ordinato diacono da Mons. Cesare Di Pietro, Vescovo ausiliare di Messina, presso la concattedrale del SS. Salvatore a Messina. 

Dal 2018 ad oggi fa parte dell’Equipe di Animazione Missionaria e si occupa insieme ad altri salesiani, suore e laici della realizzazione del percorso “Scuola di Mondialità” pensato per quanti si vogliono avvicinare a tematiche di missionarietà e intercultura. Da settembre 2023 l’Ispettore lo ha inviato a vivere la sua missione salesiana presso l’Oratorio Salesiano di Gela.

L’ordinazione sacerdotale è un passo significativo nella vita di don Antonio Lauretta, che ha dedicato anni di studio, preghiera e servizio alla comunità per raggiungere questo momento cruciale del suo cammino spirituale. Un evento straordinario per tutta la comunità ispettoriale, la sua famiglia e suoi amici.

Giorno 3 dicembre è in programma la prima presidenza eucaristica di don Antonio Lauretta, nella mattinata di domenica alle 10.30 presso la Parrocchia “San Giovanni Evangelista”, mentre alle 18.00 nella Parrocchia Salesiana “Maria Ausiliatrice

clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Attualità

Sanità:no all’ennesima umiliazione per Gela.Di Stefano e Franzone insorgono

Pubblicato

il

Il sindaco Terenziano Di Stefano e l’assessore Filippo Franzone esprimono assoluta contrarietà verso la nuova proposta di rimodulazione della rete ospedaliera nella provincia di Caltanissetta redatta dall’assessorato regionale alla Salute.

Ancora una volta, la città di Gela viene pesantemente penalizzata – evidenziano- con un taglio di 18 posti letto presso l’Ospedale “Vittorio Emanuele”. Mentre altri presidi della provincia registrano modifiche minime, Gela paga – come sempre – il prezzo più alto. È una scelta inaccettabile, offensiva e discriminatoria, frutto di una logica che continua a mortificare il nostro territorio e i suoi cittadini”.

Di Stefano e Franzone aggiungono: “Ricordiamo a tutti – a partire da chi oggi prende decisioni dietro le scrivanie – che Gela è una città di oltre 75.000 abitanti e tra le più grandi della Sicilia.Un territorio che ospita importanti realtà produttive, agricole e industriali, tra cui una bioraffineria di rilievo nazionale e numerose imprese che ogni giorno generano lavoro e ricchezza per l’intera Regione. È inconcepibile che un’area così strategica venga privata, ancora una volta, di servizi essenziali per la salute pubblica”

“Avevamo ricevuto rassicurazioni da parte della Direzione Strategica che la dotazione dell’ospedale di Gela non sarebbe stata toccata. Oggi ci ritroviamo davanti all’ennesima beffa: una manovra che sa di accanimento, non di riorganizzazione.E come se non bastasse, si torna a parlare di una nuova UTIN (Unità di Terapia Intensiva Neonatale) da istituire a Caltanissetta, quando a Gela esiste già da decenni un reparto UTIN mai attivato.Una struttura completa, moderna, pronta, ma inspiegabilmente ignorata.Di fronte a tutto questo, la nostra risposta è netta, chiara e definitiva: NO.Come Sindaco di Gela, insieme all’Assessore alla Sanità Filippo Franzone, rigettiamo con forza questo piano scellerato e dichiariamo lo stato di mobilitazione della città.
Non permetteremo a nessuno di continuare a smantellare pezzo dopo pezzo la sanità pubblica gelese.Siamo pronti ad ogni azione istituzionale e popolare per difendere il nostro ospedale, i nostri cittadini, i nostri malati. Gela non può e non deve più essere considerata un territorio di serie B.Gela chiede rispetto. Gela chiede equità. Gela dice basta.

Continua a leggere

Attualità

Guasti alla rete idrica:Tesauro chiede alla Regione tavolo tecnico urgente con Siciliacque

Pubblicato

il

A fronte dei continui e ripetuti guasti alla rete idrica gestita da Siciliacque, che stanno causando gravi disagi alla popolazione per la prolungata interruzione dell’erogazione dell’acqua – bene essenziale e di primaria necessità – il sindaco di Caltanissetta e presidente del Libero Consorzio Comunale, avvocato Walter Tesauro, ha indirizzato una nota all’Assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità, Francesco Colianni, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo tecnico con i vertici di Siciliacque.

«È necessario – si legge nella missiva – avviare un confronto immediato per individuare soluzioni efficaci e definitive che mettano fine a disservizi non più tollerabili per la cittadinanza».

Nel ribadire la centralità del diritto all’acqua e la necessità di garantire un servizio stabile e continuo, il sindaco Tesauro ha sottolineato come la richiesta non riguardi solo la città di Caltanissetta, ma coinvolga l’intero territorio provinciale. Per tale ragione, l’appello è stato formulato anche in qualità di presidente del Libero Consorzio, evidenziando l’urgenza di una risposta istituzionale che tenga conto delle esigenze di tutti i Comuni interessati.

«Confidiamo – conclude Tesauro – in un sollecito riscontro da parte dell’Assessorato regionale, nell’interesse della collettività e della tutela di un bene primario come l’acqua».

Continua a leggere

Attualità

Space economy:ci sono 1,6 miliardi per costruire una filiera di imprese in Sicilia

Pubblicato

il

Una “industria dell’aerospazio” in Sicilia è
possibile anche senza bisogno di costruire aerei, satelliti o razzi.
Infatti, le imprese siciliane hanno tutte le potenzialità e capacità per competere alla pari e conquistare una consistente fetta dei 983 milioni non ancora spesi del “Pnrr” destinati alla costruzione di filiere
specializzate nelle tecnologie satellitari e nei servizi a terra della space economy, cui si aggiungeranno una parte dei 615 milioni stanziati dalla Regione per le tecnologie e filiere Step e delle risorse che
saranno liberate entro l’anno dalla revisione di medio termine dei Fondi europei di Coesione.
Il “come farlo” sarà spiegato mercoledì prossimo, 9 luglio, dalle ore 10
alle ore 12, alle imprese dell’Isola nel webinar “Space economy: le opportunità per l’industria nazionale” organizzato da Unioncamere Sicilia e Uniontrasporti nell’ambito del programma “Infrastrutture”
finanziato dal fondo di perequazione 2023-2024 di Unioncamere nazionale.
Interverranno Santa Vaccaro, segretario generale di Unioncamere Sicilia;
Laura Summa, project manager di Uniontrasporti; e Silvia Ciccarelli,
responsabile settore Internazionalizzazione industriale e missioni Sistema Paese dell’Agenzia spaziale italiana. Sono previste
testimonianze delle imprese. Il link per registrarsi e partecipare è disponibile su www. .unioncameresicilia.it
La Sicilia è destinataria in totale di 11 miliardi del “Pnrr” per realizzare 20.416 progetti in sei missioni; di questi, 10,2 miliardi sono risorse di competenza esclusiva regionale per 20.164 iniziative e
759 milioni sono, invece, riservati a 252 progetti transregionali. All’interno della dotazione siciliana sono previsti  2,6 miliardi per finanziare 1.339 investimenti da parte di società per azioni e 449 milioni destinati a 67 azioni di srl.
Nel “Pnrr” nazionale, la Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione,
competitività e cultura, ha in budget 40,7 miliardi, di cui 1,5 miliardi
sono per la Sicilia.
All’interno di questa missione, l’obiettivo C2 – Tecnologie satellitari ed economie spaziali, stanzia 1,4 miliardi ripartiti su quattro sub-obiettivi: 797 milioni per l’Osservatorio della terra (fra cui un incubatore al Sud di applicazioni e servizi di osservazione, e il progetto “CyberItaly” di replica digitale del Paese); 300 milioni per la “In-Orbit economy”  (fra cui sensori a terra per il tracciamento di detriti spaziali e servizi dati a supporto del traffico aereo); 210 milioni per la “SatCom” (fra cui l’Internet of things tramite reti di piccoli satelliti e, a valle, un hub per servizi satcom); e 180 milioni per la “Space factory” (fra cui tecnologie verdi per la futuragenerazione di propulsori e lanciatori). A fine 2024 risultavano spesi
34,6 milioni per 4 progetti della “In-Orbit economy”, 60 milioni per unprogetto della “SatCom”, 340 milioni per un progetto dell’“Osservatoriodella terra” e 69 milioni per tre progetti della “Space factory”.
Il  “Pnrr” offre sia incentivi diretti a progetti delle imprese, sia fondi alle P.a. per pagare fornitori che sviluppano specifici
interventi.


“Lanciamo questa iniziativa – spiega Giuseppe Pace, presidente di
Unioncamere Sicilia – per stimolare le imprese siciliane a coglierequesta importante opportunità. La Campania ha saputo diventare un hub tecnologico per l’industria dell’aerospazio. Riteniamo che anche in Sicilia, regione che ospita importanti infrastrutture satellitari e di
osservazione dello spazio a servizio dell’area mediterranea e del mondo
intero, possa nascere una dinamica filiera di imprese con il supporto delle istituzioni nazionali come l’Asi e le università, e favorire sinergie con realtà internazionali”.

(nella foto Giuseppe Pace)

Continua a leggere

Più letti

Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
Pubblicità