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Cronaca

Provvedimenti del Questore per i partecipanti ad un rave party

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Caltanissetta, il Questore emette nove provvedimenti Daspo e tre avvisi orali nei confronti di alcuni dei partecipanti al rave party dello scorso aprile.

Gli agenti della sezione volanti nell’occorso avevano interrotto l’evento abusivo che si stava svolgendo presso un’area demaniale della campagna nissena con partecipanti provenienti da diverse parti dell’isola.

La notte del 24 aprile scorso, in pieno periodo di restrizioni per il contenimento della diffusione del Covid-19, un centinaio di giovani che partecipavano a un rave party non autorizzato, furono sorpresi dopo la mezzanotte dagli agenti delle volanti nella periferia cittadina in un’area del demanio forestale. I poliziotti, dopo il fuggi fuggi generale, fermarono e identificarono circa venti partecipanti, provenienti da diverse provincie dell’isola che furono denunciati per invasione di terreni o edifici aggravata. Nel corso del sopralluogo la polizia scientifica trovò postazione DJ con mixer e diffusori sonori, mini bar attrezzato per la somministrazione di bevande alcoliche e un gruppo elettrogeno al quale erano collegati le predette attrezzature. Nelle parti circostanti ai luoghi di svolgimento del rave party gli agenti sequestrarono contro ignoti diverse dosi di sostanze stupefacenti, abbandonate a terra nel corso della fuga: trentatré pasticche di ecstasy, diverse dosi di marijuana e di hashish. Marijuana e hashish per uso personale furono sequestrate anche nei confronti di due ventenni che, oltre alla denuncia per invasione di terreno e alla sanzione per la violazione delle misure di contenimento del Covid 19, furono segnalati per detenzione per uso personale di sostanze stupefacenti. Al termine dell’iter amministrativo svolto dalla divisione polizia anticrimine della Questura, il Questore ha emesso nove provvedimenti Daspo, nei confronti di altrettanti partecipanti residenti fuori Caltanissetta e tre avvisi orali nei confronti di tre nisseni che parteciparono all’evento abusivo.

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Cronaca

Scontro auto-moto, centauro ferito

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Sono da chiarire le cause dell’incidente stradale che si è verificato poco prima delle 22 all’incrocio tra via Francesco Crispi e via Pomezia. Lo scontro ha coinvolto una moto ed un’auto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al centauro, caduto rovinosamente a terra.

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Cronaca

E’ mancato il pediatra Giuseppe Giardina

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Ha seguito migliaia di neonati e bambini dell’hinterland e adesso il pediatra Giuseppe Giardina non c’è più a vedere crescere i più piccoli e curare i pazienti più indifesi.

È morto stamane in una Residenza assistita dove risiedeva da qualche tempo, il medico di Gela, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto ad andare in pensione anticipatamente.

Un coro di attestati di stima si è alzato sui social dal momento in cui si è diffusa la notizia.

Per decenni il medico, oggi settantaduenne, ha prestato servizio al reparto di pediatra dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Omicidio Santa Croce Camerina: in carcere altri 3 tunisini

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Santa Croce Camerina – A seguito degli interrogatori di garanzia presso il carcere di Ragusa, dei 3 tunisini raggiunti domenica scorsa da un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero di turno in relazione alla rissa durante la quale è rimasto ucciso un 21 enne loro connazionale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ibleo ha convalidato in toto il provvedimento ed emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ulteriori tre tunisini, rispettivamente due 35enni ed un 26enne, anch’essi coinvolti nella rissa di sabato 7 settembre, nel centro storico di Santa Croce Camerina, durante i festeggiamenti di Santa Rosalia.


I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto nella serata di ieri, 12 settembre, dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa all’esito di una tempestiva attività di ricerca.
Lo sviluppo incessante delle indagini ha permesso di riscontrare a loro carico gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza per la rissa che ha avuto come triste epilogo il decesso del 21 enne.
I tre, condotti in carcere dai militari dell’Arma, dovranno pertanto rispondere dei reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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