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Cronaca

Rissa e spari al GB Oil, chiesto rinvio a giudizio per 10 persone

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La Procura di Gela, ha chiuso le indagini e chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone che nella notte dell’8 ottobre scorso si sono resi protagonisti di una rissa finita a colpi di pistola all’interno della stazione di servizio GBoil. Il violento episodio era scaturito dopo
un accesa lite fra un gruppo di gelesi ed un gruppo di licatesi per delle “avances” che il licatese Salvatore Giuseppe Cavaleri avrebbe rivolto ad una ragazza. Da lì a breve la situazione è degenerata culminando in una violenta rissa che ha coinvolto i due gruppi. Neanche l’intervento delle forze dell’ordine era inizialmente riuscito a sedare i tafferugli, richiedendo pertanto l’impiego di più pattuglie di Carabinieri e Polizia. Una volta sedata la rissa Paolo Quinto Di Giacomo, nonostante la presenza delle forze dell’ordine, dei sanitari del 118 e dei tanti avventori si era avvicinato a Cavaleri sparandogli numerosi colpi a brevissima distanza, con una pistola munita di silenziatore, ferendolo gravemente insieme ad un infermiere che era intervenuto. Uno dei carabinieri è riuscito a disarmare il giovane gelese impendendo che potesse uccidere il rivale.
Paolo Quinto Di Giacomo è accusato di tentato omicidio, mentre gli altri indagati sono accusati di rissa e lesioni personali. A Salvatore Giuseppe Cavaleri viene contestato anche il reato di resistenza a pubblico ufficiale.

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Cronaca

Scontro auto-moto, centauro ferito

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Sono da chiarire le cause dell’incidente stradale che si è verificato poco prima delle 22 all’incrocio tra via Francesco Crispi e via Pomezia. Lo scontro ha coinvolto una moto ed un’auto. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure al centauro, caduto rovinosamente a terra.

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Cronaca

E’ mancato il pediatra Giuseppe Giardina

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Ha seguito migliaia di neonati e bambini dell’hinterland e adesso il pediatra Giuseppe Giardina non c’è più a vedere crescere i più piccoli e curare i pazienti più indifesi.

È morto stamane in una Residenza assistita dove risiedeva da qualche tempo, il medico di Gela, dopo una lunga malattia che lo aveva costretto ad andare in pensione anticipatamente.

Un coro di attestati di stima si è alzato sui social dal momento in cui si è diffusa la notizia.

Per decenni il medico, oggi settantaduenne, ha prestato servizio al reparto di pediatra dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela.

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Cronaca

Omicidio Santa Croce Camerina: in carcere altri 3 tunisini

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Santa Croce Camerina – A seguito degli interrogatori di garanzia presso il carcere di Ragusa, dei 3 tunisini raggiunti domenica scorsa da un decreto di fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero di turno in relazione alla rissa durante la quale è rimasto ucciso un 21 enne loro connazionale, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale ibleo ha convalidato in toto il provvedimento ed emesso, su richiesta della locale Procura della Repubblica, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ulteriori tre tunisini, rispettivamente due 35enni ed un 26enne, anch’essi coinvolti nella rissa di sabato 7 settembre, nel centro storico di Santa Croce Camerina, durante i festeggiamenti di Santa Rosalia.


I tre sono stati rintracciati e tratti in arresto nella serata di ieri, 12 settembre, dai Carabinieri della Compagnia di Ragusa all’esito di una tempestiva attività di ricerca.
Lo sviluppo incessante delle indagini ha permesso di riscontrare a loro carico gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza per la rissa che ha avuto come triste epilogo il decesso del 21 enne.
I tre, condotti in carcere dai militari dell’Arma, dovranno pertanto rispondere dei reati di rissa aggravata, lesioni personali e porto abusivo di strumenti atti ad offendere.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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