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Politica

Rosario Caci possibile candidato dell’area moderata

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In casa dei moderati si fa il punto della situazione politica in vista delle competizioni regionali  e si cerca un candidato. Il progetto politico di civici ed autonomisti va avanti a gonfie vele, visto che gli assessori mantengono le cariche da anni e le dirigenze apicali intendono manifestare anche riferimenti regionali nella prossima legislatura per confermare un segno di identità politica radicata. Una riunione programmatica è avvenuta qualche ora fa. Nell’occasione l’assessore Liardi ha messo a disposizione il suo studio professionale. C’erano gli assessori Di Stefano e Liardi, i consiglieri Davide Sincero, Valeria Caci, Rosario Faraci, il dirigente Rosario Caci e altri simpatizzanti. La scelta di un possibile candidato è confluita verso il dott. Caci: sarebbe benedetta anche dall’ex Governatore Lombardo. Tutto da decidere naturalmente se si considera che non c’è ancora la proposta del candidato alla Presidenza. Di fatto Gela dovrebbe avere un rappresentante politico regionale che arriva dal territorio. Tanti i nomi che circolavano: Di Stefano e Liardi in primis. Ma se gli assessori avessero accettato la candidatura l’ultimo giorno per la presentazione le dimissioni sarebbe stato ieri. Dimissioni non ne sono state presentate quindi sono esclusi. Si cerca ancora quindi anche se l’idea, solo quella per il momento, resta quella del primario di pediatria Rosario Caci. “Si tratta solo di una idea, di una indicazione – dice Caci – una convergenza di pensiero che però deve passare al vaglio di una serie di condizioni prima di arrivare alla dichiarazione di disponibilità: in primo luogo la valutazione degli impegni di lavoro, di famiglia e poi le condizioni oggettive in linea con la scelta del candidato alla Presidenza ancora di là da venire. Insomma si tratta solo di indicazioni”. I tempi sono lunghi ma chi vuole partecipare all’agone politico si muove già da tempo e per ottobre ci sono sono sei mesi di cui due già dedicati alla campagna elettorale attiva.

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Politica

Alessandro Dagnino nuovo assessore regionale

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Palermo – Il presidente della Regione Renato Schifani ha nominato Alessandro Dagnino nuovo assessore all’ Economia,  al posto di Marco Falcone, eletto al Parlamento europeo.

Dagnino ha prestato giuramento in Assemblea regionale e ricopre già operativamente l’incarico. Avvocato cassazionista e docente di diritto tributario dell’impresa e del terzo settore nell’Università degli studi Lumsa, Dagnino è socio fondatore e Managing Partner, coordinatore dell’area tributario e finanza pubblica, dello studio legale Lexia.

Vanta una esperienza pluriennale nella consulenza a enti pubblici e associazioni di categoria in materia fiscale, di finanza pubblica e di contenzioso tributario.

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Dalla scuola Solito alle commissioni consiliari nella seduta del 30 luglio

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La Presidente del consiglio Paola Giudice ha provveduto ad integrare l’ordine del giorno della seduta consiliare del 30 luglio alle 19.30.

Si tratterà la variazione del piano triennale delle opere pubbliche per consentire al progetto di rifacimento della scuola Solito di andare avanti.

Si voterà la composizione delle commissioni consiliari permanenti in modo che il consiglio possa entrare nella piena operatività e si tratterà il punto relativo all’Unione dei Comuni dove vanno nominati tre consiglieri gelesi. L’ultimo argomento riguarda la composizione dell’ufficio di presidenza.

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Flash news

Il sen.Lorefice:”il governo ha dichiarato guerra alla stampa”

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“Siamo di fronte a un’impressionante serie di atteggiamenti ostili del Centrodestra alla libera informazione. Ed è sinceramente frustrante assistere a un Governo e ad alcuni alti esponenti istituzionali di Destra che ritengono il giornalista un mero strumento, nonché capro espiatorio dei fallimenti di Meloni e sodali”.

Lo dichiara a La Notizia Pietro Lorefice, senatore M5S e segretario della Presidenza del Senato. Nel mirino dell’esponente pentastellato finisce, tra gli altri, anche il presidente del Senato.

“Prima l’assurda reazione della Meloni all’inchiesta di Fanpage sulla federazione giovanile di Fratelli d’Italia, con scomposti attacchi al giornalismo sotto copertura”, incalza Lorefice, che subito dopo aggiunge: “poi l’incredibile pestaggio di Joly da parte di esponenti di Casa Pound, episodio derubricato dal presidente del Senato La Russa sulla base del fatto che il giornalista non si sarebbe presentato; poi gli insopportabili atteggiamenti dello stesso La Russa, che durante la cerimonia del Ventaglio ha assunto posture a dir poco irridenti nei confronti di una giornalista che gli chiedeva conto della sua conoscenza delle leggi del ventennio fascista; infine la ministra Santanché, che lancia un attacco al New York Times, ‘reo’ di aver giustamente messo sotto i riflettori internazionali la tragica situazione di siccità in cui versa la Sicilia, con roboanti promesse di fondi da parte dello Stato centrale e penoso scaricabarile tra Governo di Centrodestra e Presidente della Regione sempre di Centrodestra”.

Secondo Lorefice “Meloni, La Russa, Santanché e tutti i loro corifei dovrebbero provare, se ne sono capaci, a rileggere la frase del giornalista Horacio Verbitsky: giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda”.

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