Sembrava che il problema delle poche ambulanze e delle tante richieste di assistenza fosse stato risolto e invece arriva la batosta. Il sistema di gestione del servizio di ambulanza in eccedenza nell’ambito dell’urgenza-emergenza del 118 in Sicilia è stato rimodulato.
Il sistema è costato un milione di euro in più in un anno. Quando le ambulanze del 118 sono state occupate e non potevano rispondere alle emergenze, le centrali operative chiamavano un mezzo di una delle associazioni private accreditate con la Regione. Si chiamano eccedenze e nel 2022 in Sicilia la spesa destinata a questo servizio ha raggiunto 2 milioni 425mila euro. Un anno prima era stata di 1 milione 448mila euro. Un’impennata del 67 per cento in dodici mesi. A Gela e in provincia sono state un salvavita vista la carenza di ambulanze ma adesso il Governo regionale ha detto basta.
Un decreto del dirigente generale del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute, ha disciplinato gli interventi effettuati da consorzi e associazioni al di fuori del circuito istituzionale del Sues 118. “Il provvedimento sulle ‘eccedenze’ – dice il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani – si pone in linea con l’intendimento del governo regionale di rafforzare i meccanismi di controllo nel ricorso al privato per la gestione dell’emergenza-urgenza da parte della Sues, garantendo trasparenza ed efficienza nello svolgimento del delicato servizio in un rapporto di collaborazione pubblico-privato, reso esclusivamente in favore del cittadino”.
Le eccedenze, cioè nel caso in cui il trasporto del paziente in autoambulanza non può avvenire con quelle di proprietà della società a partecipazione pubblica, è adesso assoggettata a regole precise e stringenti, riferite esclusivamente ai casi contrassegnati con il codice rosso. L’eventuale ricorso a tale regime nei casi di codice giallo può avvenire soltanto quando la situazione non possa essere affrontata diversamente e su espressa decisione del medico della centrale operativa del 118, che se ne assume la responsabilità sul piano gestionale. Contemporaneamente, sono stati rafforzati i poteri di vigilanza e di controllo dell’assessorato regionale alla Salute nei confronti della Sues, da effettuare con ispezioni e verifiche. A sua volta la società opererà controlli nei confronti dei consorzi e delle associazioni di volontariato che stipulano rapporti di convenzione biennale per lo svolgimento delle attività di trasporto assistiti. I primi esperimenti hanno fatto registrare di nuovo code di decine di pazienti in attesa.
La Sues dovrà tenere un elenco di soggetti convenzionati dei quali dovrà accertare in maniera rigorosa i requisiti di accesso al sistema e dovrà verificare accuratamente il mantenimento degli standard di qualità ed efficienza operativa. Inoltre, è tenuta a verificare ogni aspetto connesso agli accertamenti antimafia.