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Cronaca

Scoperto autore del furto alla scuola di Mussomeli

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I Carabinieri di Mussomeli, al termine di una meticolosa attività d’indagine, hanno deferito all’Autorità Giudiziaria del capoluogo Nisseno un trentenne palermitano, pregiudicato per reati specifici, ritenuto il presunto autore del furto di 25 computer portatili e di un comunicatore dinamico, ausilio didattico per alunni con disabilità, perpetrato nel febbraio del 2023 presso la Scuola Media “Leonardo da Vinci” di Mussomeli, in via Concetto Marchesi.

La scuola era rimasta chiusa alcuni giorni (tra l’8 e il 13 febbraio), a causa delle condizioni meteo avverse e, proprio durante questo periodo di chiusura, veniva commesso il furto che lasciava sgomenti insegnanti, alunni e genitori. Venivano danneggiati anche gli armadietti della sala docenti e i distributori automatici di snack e bevande, dai quali erano asportate tutte le monete.

Il danno complessivo subito dall’Istituto ammontava a circa 12mila Euro, non assicurato.

I Carabinieri si sono messi subito sulle tracce degli ignoti malfattori e, con il supporto di personale del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caltanissetta, riuscivano a repertare tracce dermiche e biologiche lasciate dagli ignoti autori del reato all’interno della scuola.

I militari di Mussomeli hanno proseguito le indagini analizzando i dati relativi a diversi analoghi furti commessi nello stesso periodo e con lo stesso modus operandi in altre scuole in un’area geografica compresa tra le province di Palermo, Caltanissetta ed Agrigento, individuando un presunto autore che solo in questi giorni, grazie all’esito positivo degli accertamenti del RIS, è stato definitivamente indentificato. Allo stesso, attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso una comunità terapeutica, è stato notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari.

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Cronaca

Un gelese nell’associazione “Unione insigniti Omri”

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C’e’ un socio fondatore proveniente da Gela nella neonata Associazione ““Unione Insigniti OMRI (UIR)”

Nasce a Chieti nello studio del notaio De Vito, l’Associazione “Unione Insigniti OMRI (UIR)”. A presiederla è il Cav. prof. avv. Antonello De Oto. L’Associazione riunisce gli insigniti dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.  
Un sodalizio che si propone di tutelare e difendere i valori fondanti la Repubblica e le sue Istituzioni e di far vivere concretamente la condizione di insignito nella società civile, con particolare attenzione ai principi di solidarietà, legalità, concordia ed eleganza nei comportamenti pubblici.
I suddetti principi si ispirano al motto latino “Omnia Praeclara Rara” (tutte le cose eccellenti sono rare).  
Questa la dichiarazione del neopresidente nazionale De Oto:

“Nasce oggi un’associazione di insigniti che pone i valori costituzionali a difesa della Repubblica al centro del suo fare, innervandola con i principi di solidarietà, legalità, etica ed eleganza dei comportamenti pubblici. Buon lavoro a noi”.
I soci fondatori: Cav. Prof. Avv. Antonello DE OTO, Uff. Prof. Franco GRAZIANO; Cav. Dr. Gaetano PADUANO, Cav. Dr. Antonio MONTALBANO, Cav. Paolo PANI, Cav. Pietro BONGIOVANNI, Uff. Salvatore GIARRIZZO. Uff. Dr. Nicola Martino MARRA, Cav. Dr. Leonardo Maria ROCCA, Cav. Dr. Rocco PARDO, Cav. Antonio BENFATTI, Uff. Riccardo SCAMARCIO

La sede dell’associazione è a Bologna, in via D’Azeglio, 27.

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Cronaca

Ore 13.01: terremoto nel nisseno

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Caltanissetta- Un terremoto di magnitudo 3.6 e’ stato avvertito oggi in provincia di Caltanissetta.

I sismografi dell’Ingv hanno registrato una scossa, alle 13.01, tra i comuni di Villalba, Marianopoli e Vallelunga Pratameno.

Il sisma, che è stato avvertito anche in alcune zone della provincia di Palermo, ha avuto origine a 37 chilometri di profondità

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Cronaca

Due arresti nel Nisseno

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La Squadra Mobile di Caltanissetta ha arrestato due persone in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.

Un trentasettenne, riconosciuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e atti persecutori, è stato condannato dal Tribunale di Palermo a due anni, due mesi e venti giorni di reclusione. Un ventiquattrenne è stato sottoposto alla misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Verona, in ordine ai reati di rapina e furto aggravato in concorso.

Entrambi, dopo gli adempimenti di rito, sono stati condotti dagli agenti della Polizia di Stato nella Casa Circondariale di Caltanissetta, il primo per scontare la pena, il secondo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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