L’accorpamento delle scuole colpisce non solo i presidi, ma anche i collaboratori scolastici. Il Mattino rende noti alcuni dati
La Campania è al primo posto per le fusioni di istituti: 146 in totale. La stima dei tagli dei collaboratori ATA è di 500 unità, oltre alla cancellazione di 292 dirigenti. La tabella proposta per le fusioni di istituti è sul tavolo della Conferenza delle Regioni per trovare un’intesa entro maggio 2023, altrimenti il ministero dell’Istruzione deciderà entro giugno.
Le fusioni sono concentrate nel Mezzogiorno (70% del totale) a causa del calo demografico e di una situazione preesistente più frammentata. Gli accorpamenti riducono non solo i dirigenti, ma anche i collaboratori scolastici. Le tabelle ministeriali per l’organico riducono il personale necessario all’aumentare della dimensione dell’istituto.
Ad esempio, la fusione di un istituto scolastico di 400 studenti e un plesso secondario con un istituto più grande di 800 studenti con due succursali, ridurrà i bidelli senza giustificazione dato che il lavoro da pulire e sorvegliare non cambia. Prima della fusione, la scuola più piccola aveva 7 collaboratori scolastici, la scuola di 800 studenti 12. Dopo la fusione, l’istituto con 1200 studenti avrà 14 collaboratori scolastici invece dei 19 iniziali.
La stima di 800 tagli a fronte di nessuna riduzione del carico di lavoro per i collaboratori si basa sulla moltiplicazione di 2 dirigenti e 3-4-5 bidelli per 146 fusioni.
Le Regioni meridionali cercheranno di fare fronte comune contro i tagli proposti dal Ministero, proponendo eccezioni agli accorpamenti in aree di particolare disagio sociale con elevato abbandono scolastico. Il ministero può accettare le proposte se ottenute all’unanimità della Conferenza, ma Regioni come Lombardia ed Emilia Romagna potrebbero opporsi. La questione è aperta e intreccia anche il tema salariale, oltre a quella dell’autonomia differenziata.
Gli accorpamenti in base alla legge di bilancio saranno decisi quest’anno, entro il30 novembre, ed entreranno in vigore nell’anno scolastico 2024/25 ma già dal prossimo settembre molti istituti si troveranno a dover condividere il dirigente scolastico.
Comincia il nuovo anno scolastico ed il Lions Ambiente territorio cultura è presente non solo per un augurio verbale ma per un supporto materiale ai bimbi che ne hanno più bisogno ed alle parrocchie di riferimento.
Il Lions Atc si è organizzato per tempo con le raccolte di materiale scolastico e anche quest’anno realizza il service Zaino Sospeso che portera’ tanti sorrisi negli occhi di tanti bimbi…. Il Lions Club Gela Ambiente Territorio e Cultura presieduto dal dott. Santo Figura dopo la raccolta solidale nei vari punti di riferimento cittadino, ha donato zaini, libri,diari, penne, matite e quanto serve per lo studio dei più piccoli alla Piccola Casa della Divina Misericordia diretta da Don Pasqualino Di Dio e alla comunita’ di Macchitella diretta da Don Giuseppe Siragusa.
“Il service è stato reso possibile dalle cartolibrerie – ha detto il presidente Figura che si sono messe a disposizione per la raccolta, senza le quali sarebbe stato difficile centrare l’obbiettivo.
Un ringraziamento al Vicepresidente Giovambattista Mauro e alla Past President Valentina Licata per l’impegno e la preparazione nelle fasi finali del Service e sopratutto ai nostri Cuccioli che hanno operato alla raccolta per i propri coetanei”
Eni conferma che è stata ottenuta l’autorizzazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di concerto con il Ministero della Cultura, acquisiti i pareri dell’Istituto Superiore di Sanità e della Regione Toscana, per il quale era stata presentata l’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) nel novembre 2022.
La costruzione della terza bioraffineria in Italia, confermata da Eni nel gennaio scorso, inizierà non appena il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica rilascerà, di concerto con gli enti locali, l’Autorizzazione Unica e il relativo permesso a costruire.
La raffineria è basata su tecnologia Ecofining™ e avrà una capacità di 500mila tonnellate/anno. La realizzazione è prevista entro il 2026. La conversione del sito industriale di Livorno, sul modello di quanto già realizzato nel 2014 a Porto Marghera e nel 2019 a Gela, conferma la strategia di decarbonizzazione di Eni volta a traguardare la neutralità carbonica entro il 2050 e ad aumentare la capacità di bioraffinazione di Enilive dagli attuali 1,65 milioni di tonnellate/anno agli oltre 5 entro il 2030.
Le aree dove sono previsti i tre nuovi impianti per la bioraffinazione, cantierizzate dal gennaio scorso per le attività preparatorie, sono già pronte per l’apertura dei cantieri dove verranno costruiti i tre nuovi impianti che produrranno HVO diesel, HVO nafta e bio-GPL da materie prime rinnovabili (ai sensi della Direttiva Europea sulle energie rinnovabili).
Ragusa – Con la rappresentazione leggera e divertente de “La serva padrona”, un intermezzo buffo di Pergolesi, si è chiusa la terza edizione del festiva ‘Barocco in tutti i sensi’, compartecipato dal comune di Ragusa, che per tre serate ha riempito di emozioni cava Gonfalone.
Una esperienza immersiva che ha consegnato ad un pubblico, affezionato negli anni, l’offerta culturale e enogastronomica di qualità promossa da Isabella Candeloro e Marco Brugaletta.
Artisti internazionali protagonisti delle tre serate, unite nel tema cardine del racconto dell’uomo nelle sue virtù e nelle sue debolezze, hanno dato vita a quella alchimia che anche in questa edizione si è realizzata: una vulcanica apertura. con gli Extravocalia, Giovanni Caccamo e Giovanni Robustelli, una intima e riflessiva seconda serata con il Valletta Baroque Ensemble di Malta e ‘I sonnambuli’ e la chiusura scoppiettante de ‘La serva padrona’.
Stati d’animo diversi, nella ricerca di non replicare nulla ma di offrire di più. La grande qualità artistica del soprano Minni Diodati e del baritono Roberto Abbondanza accompagnati dal giovane attore Sergio Del Prato e le loro straordinarie doti interpretative hanno trascinato il pubblico – con la qualità della parte musicale dell’Insieme strumentale di Roma diretto dal Maestro Giorgio Sasso – nel genere operistico per la prima volta ospite di cava Gonfalone. Applausi a scena aperta hanno interrotto il recitato particolarmente frizzante e divertente.
Un breve bilancio a fine rassegna, quello tracciato da Marco Brugaletta e Isabella Candeloro di Delicatessen in drogheria. “Non un arrivederci e non un addio. Un progetto, quello di investire nell’offerta culturale alla città, che ha potuto contare sulla partnership di molti sponsor privati che hanno affiancato e sono diventati parte integrante del festival, in dialogo non sempre semplice e non sempre fruttuoso con le istituzioni.
Barocco in tutti i sensi, creatura nata a cava Gonfalone e cresciuta con grande amore e passione in questi tre anni – dicono Candeloro e Brugaletta – è un progetto in evoluzione e lo sguardo avanti”. Grazie alla stampa locale e regionale che ha colto il senso dell’offrire, e a quella nazionale che ha sottolineato la straordinarietà di quanto nella nostra Ragusa stava accadendo.