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Dall'Italia e dal Mondo

Si chiama Ematic, il cuore pulsante degli ascensori e arriva da Isola delle Femmine

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Ha il nome del sangue ( dal greco αἷμα -ματος «sangue») e del cuore e le pulsazioni nascono da Isola delle Femmine in Sicilia Ematic, l’azienda siciliana che si occupa della realizzazione del cuore tecnologico ovvero la parte elettrica ed elettronica degli ascensori. La gamma interessa le linee elettriche fisse e mobili, pulsantiere, display, combinatori telefonici, parte integrante dell’offerta commerciale e che vengono forniti ai clienti completamente cablati ed etichettati per facilitare le operazioni di montaggio, olte che gli spazi di manovra. Telematica Italia affianca da anni Ematic nell’ambito della finanza agevolata e il presidente dell’azienda Salvatore Nasca ripercorre con noi la storia dell’azienda, la sua evoluzione e il suo legame con il territorio.

L’Ematic attuale deriva da una passione di famiglia che risale a oltre 50 anni fa con la Emergenzamatic, azienda fondata da Giuseppe Nasca e poi cresciuta fino a diventare leader mondiale per la produzione di un innovativo dispositivo di emergenza per ascensori. Quando mio padre ci stava per lasciare, ho sentito il bisogno di capire in quale direzione andare, cosa sarebbe dovuta diventare l’azienda. Ematic, infatti, che è stata fondata dal sottoscritto nel 1987, inizialmente era dedita alla produzione di software per il monitoraggio e il telecontrollo e nell’arco di un decennio ha esteso la produzione all’hardware per poi consolidare il proprio business nel settore degli ascensori. Questa specializzazione è oggi portata avanti in modo innovativo dalla nostra Ematic, società in cui è confluito il core business di tre generazioni. Per noi non basta realizzare prodotti e servizi di alta qualità, l’azienda deve il suo successo anche a un approccio basato sull’umiltà, sull’attenta valutazione dei bisogni e dei consigli del cliente e su uno spiccato spirito di gruppo in un ambiente di lavoro informale e coinvolgente che non sfugge a chiunque entri in contatto con l’azienda. Nel 2013 Ematic è stata fra le sette aziende italiane che hanno ricevuto il premio ‘Ok Italia 2013’ di UniCredit per la categoria ‘Sviluppo soluzioni smart e finanza innovativa’”.

Dalla Emergenzamatic che aveva il suo focus nei dispositivi di emergenza, alla fine degli anni ’80 nasce Ematic che diventa prima una software house e poi, nel 1998, sviluppa una nuova mission: comincia a progettare e produrre hardware. Nel 2002 vince il premio ‘Qualità Italia’ (Regione Sicilia – IBM) e nel 2003 fa il suo ingresso nel settore ascensoristico con la produzione del quadro di manovra QNCP. Questo è l’acronimo di ‘quadro nato con papà’: progetto nato quando ancora c’era mio padre e sviluppato quando mi ha lasciato. Nel 2013 viene conferito a Ematic il premio ‘OK Italia di Unicredit’ e con l’assegnazione del premio ‘Cambio generazionale e continuità aziendale’ si ufficializza il cambio generazionale insieme alla continuità aziendale. Nel 2016 essa entra in CMA & Partners e nel 2017 nasce NG50, il sistema per il funzionamento a risparmio energetico degli ascensori, due anni dopo nel 2019, nasce Ematic EasyView, sistema innovativo per il controllo e il monitoraggio degli impianti ascensore. Nel 2021 ci sarà la realizzazione in partnership con del Bo Spa delle parti elettriche destinate al Mose, Venezia”.

I quadri di manovra e dispositivo di emergenza, infatti, sono simbolo di una qualità Made in Italy che ha reso il marchio conosciuto fuori dai confini nazionali: all’interno della Sagrada Familia di Barcellona, allo stadio Olimpico di Roma, alla City Tower di Manchester, al Vaticano, al Quirinale, al Park Hyatt di Saigon, alla metro di Porto, all’interno del Parlamento spagnolo, all’Ikea di Brno e all’interno dell’albergo di lusso Sofitel Nile el Gezirah a Il Cairo. L’Italia è il secondo Paese al mondo per numero di ascensori installati, dopo la Cina.

Il  NG50 Energy Saving System: il sistema innovativo che muove l’ascensore sfruttando l’energia cinetica immagazzinata oppure utilizzando fonti di energia alternativa. Sapere per crescere e crescere per sapere: è la linea guida che seguiamo da sempre, convinti che il perfetto mix sia frutto di conoscenza ed esperienza. È per questo che la formazione è una parte fondamentale delle attività.

“L’azienda si trova nel sud Italia – racconta il dirigente Salvatore Nasca –  Molto a sud. È molto distante dai fornitori, dai clienti, dai centri di produzione, dai centri economici e si trova su un’isola, la Sicilia. Tutto questo non aiuta: i costi aumentano, le relazioni con la penisola sono più complicate e i tempi si dilatano. Ma a parte tutto questo, la nostra azienda ha la sede in uno dei posti più belli di Italia. Grazie a questo ambiente incontaminato, al mare che ci circonda, alla luce che riverbera, siamo abituati a ridimensionare i problemi, a ricaricare le energie e a trovare le soluzioni contemplando il mare. E questo è un vantaggio. Rispetto ad altre aziende concorrenti, a noi le idee ci vengono grazie alla meraviglia che ci circonda, sembra banale ma non è da sottovalutare. Siamo leader nel settore e questo ci onora ed è proprio per questo che investiamo sui giovani, entriamo nelle scuole e le scuole entrano in azienda, diamo un messaggio chiaro: si può rimanere qui a Isola delle femmine, ci si può vivere e lavorare bene. Inoltre, siamo molto attenti ai nostri lavoratori: abbiamo conseguito alcune certificazioni, rispettiamo il work life balance, rispettiamo i criteri per la parità di genere e viviamo l’azienda come una famiglia”. da agevolazionialleimprese

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Entra in vigore oggi la “Legge Brambilla” sui reati contro gli animali

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Roma – Entra in vigore oggi la “Legge Brambilla” sui reati contro gli animali, la prima riforma organica del titolo IX bis del Codice penale, attesa da oltre vent’anni. La portata storica del testo è innanzitutto nella sua rivoluzione culturale con un ribaltamento di prospettiva: gli animali diventano finalmente il soggetto giuridico tutelato in via diretta dalla legge, in quanto esseri senzienti, portatori di diritti, e non si tutela più “il sentimento dell’uomo per gli animali”.

E sono esseri senzienti tutelati dalla legge tutti gli animali: d ‘affezione, da reddito, selvatici, esotici, tutti indipendentemente dal fatto che abbiano o non abbiano un proprietario. L’importanza della “legge Brambilla” sta poi nel chiudere finalmente con la stagiome dell’impunitá per chi commette reati a danno degli animali: la normativa innalza tutte le pene (in particolare per l’uccisione e il maltrattamento), introduce anche un sistema di pesanti sanzioni pecuniarie sempre abbinate alla pena detentiva, prevede aggravanti generiche, introduce a livello nazionale il divieto di tenere il cane alla catena e tante altre importanti disposizioni.

Esulta l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente di LEIDAA e dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente, autrice del provvedimento: “E’ il traguardo di una vita”.
“Da quattro legislature – afferma la deputata di Nm – porto avanti questa battaglia di civiltà, con tutto il mio impegno in nome di tutti gli indifesi e dei milioni di italiani che amano gli animali.

È stato molto difficile arrivare al risultato in quanto ho avuto grande opposizione dei partiti di minoranza e dei vari soggetti portatori di interessi. Ma avevo promesso giustizia agli ultimi tra gli ultimi, ai tanti animali seviziati e uccisi da mani scellerate. Sono orgogliosa di aver mantenuto la promessa. Oggi la legge Brambilla entra in vigore e produrrà i suoi effetti, deterrente e repressivo. Affidiamo alla magistratura strumenti più efficaci e adeguati per punire i responsabili di fatti particolarmente gravi, reati gravi in sé, per il disvalore etico che manifestano, e perché la violenza contro gli animali spesso anticipa e  prepara quella sulle persone.

Il cane Angelo torturato a morte nel Cosentino, il cane Aron bruciato a Palermo, il gatto Leone scuoiato vivo nel Salernitano, il gatto Green ucciso a botte in Veneto sono solo i casi più eclatanti, quelli che i media riportano o per la loro efferatezza o perché avvenuti sotto gli occhi di tutti e che, d’ora in poi, sarà più facile sanzionare come meritano. Ricordo infine che i reati contro gli animali, vittime mute, sono procedibili d’ufficio, non appena le autorità ne acquisiscano notizia, o perché sorprendono in flagrante chi li commette o in qualsiasi altro modo. Allora bisogna segnalare, segnalare, segnalare.

Grazie alla sensibilità e al civismo degli italiani, questi reati saranno puniti più che nel passato. E grazie alla “legge Brambilla” saranno puniti più severamente. Sono felice ed orgogliosa di aver regalato all’Italia che ama gli animali questa grande vittoria”.

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Vacanze, Conflavoro: “In Sicilia attesi 4,4 milioni di turisti italiani

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“Il Centro Studi Conflavoro stima per l’estate italiana 268 milioni di presenze, in aumento del 2,1% rispetto al 2024 e in linea con i livelli precedenti alla pandemia. La spesa complessiva toccherà quota 71,8 miliardi di euro (+12,3%), spinta da un turismo che cambia volto orientandosi verso maggiore qualità e sostenibilità.

Non è più solo una questione di mare o città d’arte perché si cercano autenticità, esperienze personalizzate, territori da scoprire. I borghi stanno diventando il simbolo di questo nuovo modello: sostenibile, diffuso, integrato nelle comunità locali. È lì che dobbiamo investire”, dichiara Roberto Capobianco, presidente nazionale di Conflavoro.

Secondo l’indagine del Centro Studi di Conflavoro, diretto da Sandro Susini, i turisti italiani saranno 30 milioni (48,4%), mentre 35,5 milioni (51,6%) saranno stranieri, disposti a spendere di più (59,3% dei 71,8 miliardi) complici anche i pernottamenti più lunghi (media di 8,5 notti contro le 7,3 degli italiani).

I 71,8 miliardi di spesa saranno correlati alla propensione verso vacanze premium, con richieste maggiori di camere di categoria superiore (+18,3%), esperienze gastronomiche (+22,7%) e servizi personalizzati come guide e tour privati (+27,5%), ma anche l’aumento generalizzato dei costi avrà la sua rilevanza, in particolare per l’alloggio (+5,8%), la ristorazione (+4,3%) e i trasporti (+6,2).

Secondo Conflavoro, il 72,3% degli italiani rimarrà in Italia. Le regioni più visitate saranno Puglia (15,8%), Sicilia (14,7%), Toscana (13,2%), Sardegna (11,8%) e Campania (9,3%), con Liguria, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige appaiate (8% circa di presenze). Tra le mete estere, predilette le tradizionali Spagna (22,3%), Grecia (18,7%), Croazia (12,5%), Francia (9,8%) e Portogallo (7,3%), ma cresceranno i viaggi di lungo raggio: rispetto al 2024, forte incremento per Giappone (+18,7%), USA (+15,3%) e Thailandia (+14,2%).

Dal punto di vista demografico, ogni età avrà precise preferenze: la fascia 18-30 anni (22,3% del totale) sceglierà Riviera Romagnola, isole maggiori, città d’arte; la fascia 31-45 anni (28,7%), Riviera Adriatica, Toscana e Puglia; la fascia 46-60 anni (26,4%), Toscana, Umbria, Sicilia e Costiera Amalfitana; infine, gli over 60 (22,6%) opteranno per località termali, laghi del Nord e zone balneari tranquille.

Tra le tendenze più significative registrate dal Centro Studi di Conflavoro, emerge poi il boom del turismo nei borghi e nelle aree rurali, con un incremento del 22,5% rispetto al 2024. Le motivazioni principali di questa scelta risiedono certamente nella volontà di allontanarsi dal clima torrido (38,5%), ma anche nel desiderio di riscoprire il patrimonio culturale (32,7%) e nell’interesse per un turismo sostenibile (28,8%). In crescita borghi meno noti come Pitigliano, Sovana e Sorano (Toscana, +28,3%), Bevagna e Montefalco (Umbria, +24,7%), Offida e Moresco (Marche, +31,2%), Pacentro e Scanno (Abruzzo, +27,8%), fino a Venosa e Guardia Perticara (Basilicata, +29,5%) ed Erice e Castelmola (Sicilia, +25,7%). Emergono, infine, sempre più forti, anche i “distretti di borghi” come Val d’Orcia, Monti Sibillini e Cinque Terre, con tassi di crescita oltre il 30%.

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Lorefice: “Italia svenduta, a stelle e strisce…”

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“Il Governo si erge a paladino dell’indipendenza dagli Usa per giustificare il piano di riarmo, ma poi nei fatti sta svendendo pezzi dell’economia italiana proprio a fondi americani. – Lo ha affermato in una nota il Senatore M5S Pietro Lorefice, Segretario di Presidenza del Senato.

” Dopo aver ceduto nel 2024 il 2,8% di Eni a investitori vari, nel 2025 si sono perfezionate la cessione del 30% di Enilive al fondo americano Kkr e la cessione del 20% di Plenitude al fondo americano Ares. Un altro 10% di Plenitude, poco prima, era stato ceduto al fondo svizzero EIP.

Più che una politica industriale, una liquidazione. In queste svendite di metà mandato, è finita anche la Sicilia, in particolare Gela, dove non senza travagli e difficoltà è stata riconvertita l’ex raffineria Eni in una bioraffineria. Ma anche questo impianto, controllato da Enilive, ora è di fatto sotto la presa incisiva di un fondo estero.

Gela è uno dei pochi esempi reali di riconversione industriale nel Sud, eppure è stata trascinata senza scrupoli nel tritacarne della finanza speculativa internazionale, senza garanzie per lavoratori e territorio.

L’ennesimo colpo basso a un Sud che merita investimenti, non di essere venduto al miglior offerente.  Ma è chiaro a tutti: noi siamo il Movimento 5 stelle, loro ormai stelle e strisce”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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