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Cronaca

Si era rifugiato a Gela: arrestato per violenza su minore

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La Polizia di Stato arresta cittadino polacco su richiesta di estradizione del Regno Unito di Gran Bretagna.

La Squadra Mobile lo ha individuato a Gela dove l’uomo si era rifugiato in quanto destinatario di un mandato di cattura internazionale.

E’ accusato di aver violentato la figlia minorenne della sua compagna.

La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Gela – ha tratto in arresto provvisorio un cittadino polacco di 46 anni su richiesta del Regno Unito di Gran Bretagna che ha svolto indagini su una violenza sessuale intra familiare.

L’Ufficio Interpol del Regno Unito, per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale Polizia Criminale, ha informato la Squadra Mobile di Caltanissetta che in territorio di Gela poteva aver trovato rifugio un cittadino polacco accusato di crimini gravissimi.

La Squadra Mobile ed il Commissariato di P.S. di Gela hanno immediatamente provveduto ad effettuare capillari ricerche per individuare il ricercato internazionale.

Dopo giorni di appostamenti e di verifiche sull’identità del ricercato, i poliziotti sono riusciti ad individuare i luoghi da lui frequentati. Dopo averlo individuato, l’uomo è stato seguito fino alla sua abitazione dove ieri è stato catturato.

Condotto presso gli Uffici della Questura di Caltanissetta, il ricercato è stato compiutamente identificato dalla Squadra Mobile mediante verifica dei documenti d’identità trovati nella sua abitazione ed una comparazione delle impronte digitali da parte della Polizia Scientifica.

Accertata l’identità, il cittadino polacco è stato condotto in carcere a disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta che procederà alla convalida per l’eventuale estradizione nel Regno Unito.

L’arrestato è accusato di aver violentato in Inghilterra, per anni, la figlia della sua compagna quando ancora minore di anni 13.

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Cronaca

Arresti a Gela e a Niscemi

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Quattro provvedimenti dell’autorità giudiziaria restrittivi della libertà personale, sono stati eseguiti a Gela dalla Polizia.

Un trentunenne è stato posto in regime di detenzione domiciliare, con provvedimento della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’appello di Caltanissetta, poiché condannato a un anno e nove mesi di reclusione per i reati di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli e false dichiarazioni sulla identità personale; un 22enne, è stato condotto ai domiciliari dopo essere stato condannato alla pena residua di un anno e quattro mesi di reclusione per i reati di omicidio e porto abusivo di armi. Nei confronti di un 39enne, affidato in prova ai servizi sociali e sottoposto a misura alternativa della detenzione domiciliare, la Procura della Repubblica Presso il Tribunale di Gela ha disposto la carcerazione dovendo scontare la pena ad un anno e undici mesi: più volte si è reso responsabile di evasione. Un 29enne, che si trovava sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, su disposizione del Gip presso il Tribunale di Agrigento, è stato condotto in carcere poiché si è reso più volte autore di evasione.

A Niscemi, nel corso dei servizi finalizzati alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti hanno tratto in arresto un 24enne nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di cannabinoidi. Il giovane è stato trovato in possesso di circa 190 grammi di hashish e della somma in contanti di 2.500 euro, probabile provento dell’attività illecita di spaccio.

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Cronaca

Arrestati dalla Polizia i due responsabili della rapina commessa a Marina di Ragusa

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Ragusa: Nei giorni scorsi il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto operato dalla Squadra Mobile nei confronti di due tunisini rispettivamente di anni 27 e 22 che avevano rapinato un connazionale.

I fatti si erano verificati a  Marina di Ragusa dove veniva inviata una Volante della Questura a seguito di una segnalazione pervenuta al  112 NUE di un soggetto ferito e sanguinante. Sul posto i poliziotti accertavano che la vittima, per le ferite riportate al fianco destro ed alla testa, era stata già trasportata con ambulanza del 118 in ospedale.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti a causare le lesioni alla vittima erano stati due soggetti, uno di questi travisato con passamontagna, che lo avevano ripetutamente colpito violentemente per impossessarsi del suo ciclomotore.

Ne è scaturita l indagine, coordinata della Procura della Repubblica di Ragusa, che ha portato in breve tempo gli agenti della Squadra Mobile a rintracciare i due rapinatori presso le loro abitazioni site sul litorale ibleo.

Gli agenti procedendo alla perquisizione domiciliare rinvenivano nell’abitazione di uno degli arrestati un passamontagna ed altro materiale provento di furto, mentre nell’abitazione del secondo soggetto veniva rinvenuta una pistola priva di tappo rosso con evidenti macchie di sangue, segno tangibile del suo utilizzo nella pregressa aggressione, altri oggetti che presentavano tracce ematiche e il ciclomotore poco prima sottratto con violenza alla vittima.

Nelle motivazioni della convalida il Giudice, confermando tutte le risultanze investigative prospettate nella misura cautelare, ha sottolineato non solo la gravità del reato commesso dai due soggetti, ma soprattutto l’efferatezza e la violenza poste in essere nei confronti della vittima durante tutte le fasi della rapina, disponendo per tali motivi la misura della custodia cautelare in carcere.

Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di identificare anche un altro soggetto che aveva preso parte alla rapina e che è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria. Inoltre, dalle verifiche eseguite sul ciclomotore è risultato che il veicolo è di provenienza furtiva e per tale motivo anche la vittima della rapina è stata denunciata in stato di libertà per il reato di ricettazione

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Cronaca

Scosse sismiche in terra etnea

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Un serie di movimenti sismici sono stati rilevati nel pomeriggio di oggi dai sismografi nel catanese.

Si tratta perolpiu’ , di scosse di bassa intensita’ ma continue e che seguono i movimenti degli scorsi giorni.

Ecco i rilevamenti di oggi.

La cosa piu’ inquietante è che in questo momento non si registra attivita’ vulcanica di rilievo

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