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Cronaca

Si era rifugiato a Gela: arrestato per violenza su minore

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La Polizia di Stato arresta cittadino polacco su richiesta di estradizione del Regno Unito di Gran Bretagna.

La Squadra Mobile lo ha individuato a Gela dove l’uomo si era rifugiato in quanto destinatario di un mandato di cattura internazionale.

E’ accusato di aver violentato la figlia minorenne della sua compagna.

La Polizia di Stato – Squadra Mobile e Commissariato di Gela – ha tratto in arresto provvisorio un cittadino polacco di 46 anni su richiesta del Regno Unito di Gran Bretagna che ha svolto indagini su una violenza sessuale intra familiare.

L’Ufficio Interpol del Regno Unito, per il tramite del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale Polizia Criminale, ha informato la Squadra Mobile di Caltanissetta che in territorio di Gela poteva aver trovato rifugio un cittadino polacco accusato di crimini gravissimi.

La Squadra Mobile ed il Commissariato di P.S. di Gela hanno immediatamente provveduto ad effettuare capillari ricerche per individuare il ricercato internazionale.

Dopo giorni di appostamenti e di verifiche sull’identità del ricercato, i poliziotti sono riusciti ad individuare i luoghi da lui frequentati. Dopo averlo individuato, l’uomo è stato seguito fino alla sua abitazione dove ieri è stato catturato.

Condotto presso gli Uffici della Questura di Caltanissetta, il ricercato è stato compiutamente identificato dalla Squadra Mobile mediante verifica dei documenti d’identità trovati nella sua abitazione ed una comparazione delle impronte digitali da parte della Polizia Scientifica.

Accertata l’identità, il cittadino polacco è stato condotto in carcere a disposizione del Presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta che procederà alla convalida per l’eventuale estradizione nel Regno Unito.

L’arrestato è accusato di aver violentato in Inghilterra, per anni, la figlia della sua compagna quando ancora minore di anni 13.

Cronaca

Controlli della Capitaneria di porto, autolavaggi ai raggi x

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Operazione della Capitaneria di Porto di Gela, sotto il coordinamento della Procura, che ha assunto un carattere di grande incisività, sia per estensione che per il numero dei controlli effettuati. In campo il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria, composto da personale altamente specializzato in tecniche di campionamento ambientale e da ispettori con qualifica specifica in materia.

L’attività ispettiva si è concentrata in particolare sugli impianti di autolavaggio, soggetti a precise disposizioni normative e autorizzative in campo ambientale, con l’obiettivo di verificare il possesso dei titoli abilitativi necessari e il rispetto delle norme di settore.I risultati dell’operazione sono significativi: 8 informative di reato trasmesse all’Autorità Giudiziaria; 4 prescrizioni ambientali impartite ai sensi della normativa vigente; 8 sanzioni amministrative elevate per violazioni accertate. L’intervento, pur assumendo una valenza ispettiva e di controllo in tema di eventuali condotte illecite perpetrate, ha prodotto anche un effetto preventivo e di sensibilizzazione, tenuto conto che, successivamente ai controlli, si è riscontrata la regolarizzazione delle anomalie accertate ed il conseguente adeguamento alle prescrizioni ambientali previste dalla legge.L’operazione si inserisce nel più ampio quadro delle attività di controllo e tutela ambientale demandate alla Guardia Costiera, a testimonianza dell’impegno costante della Capitaneria di Porto di Gela nel garantire la legalità e la salvaguardia dell’ambiente a beneficio della collettività.

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Cronaca

Troppe feste sulle barche con musica:interviene la Capitaneria di porto

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C’è stato un aumento esponenziale delle feste a bordo di navi da diporto nel tratti di mare adiacente alla costa con uso improprio di impianti di diffusione sonora esterna. Ma questo crea pregiudizio alla sicurezza nella navigazione, crea disturbo all’ascolto del canale 16 dove arrivano le chiamate di emergenza, le richieste di soccorso durante la navigazione.

Per salvaguardare la sicurezza a mare la Capitaneria di porto ha emesso un’ordinanza con cui vieta l’uso di strumenti sonori a 500 metri dalla costa

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Cronaca

Controlli dell’Ispettorato del lavoro, riscontrate diverse irregolarità

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Controlli sono stati avviati nel Nisseno, dal personale del Contingente dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Sicilia: fari puntati ai settori dell’edilizia e del commercio.

Due i cantieri edili ispezionati, nei quali operavano 4 imprese. L’attività ispettiva, mirata alla verifica del rispetto delle normative in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, ha portato alla luce diverse irregolarità.

In particolare, due delle aziende sottoposte a verifica sono risultate priva della patente a crediti.

A seguito dell’accertamento, gli ispettori hanno disposto l’allontanamento immediato delle due ditte dai luoghi di lavoro, informando le stesse dell’impossibilità di operare nei cantieri in assenza del documento. 

Inoltre, nel corso dell’accesso ispettivo effettuato in un cantiere di edilizia privata, è stato accertato che l’impresa faceva lavorare un operaio non regolarmente assunto: è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. La sanzione amministrativa da pagare per ottenere la revoca della sospensione ammonta a 2.500 euro.

Sono state impartite le prescrizioni in materia di salute e sicurezza per l’omessa sorveglianza sanitaria del lavoratore, oltre all’omessa formazione e informazione sui rischi specifici della mansione. Per qieste violazioni sono previste ammende per oltre 5.000 euro.

In un’attività commerciale è stato accertato l’utilizzo di manodopera senza contratto di lavoro – l’unica lavoratrice prestava la propria attività senza regolare contratto di lavoro – e la violazione delle norme di tutela e sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sono state impartite le prescrizioni per omessa sorveglianza sanitaria e omessa formazione e informazioni sui rischi della mansione svolta dalla stessa, con ammende per oltre 3.000 euro, cui si aggiunge la maxi-sanzione per un importo di 1.950 euro.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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